Scuola e università: due realtà strettamente legate fra loro ma che spesso non riescono a comunicare. Un deficit dovuto soprattutto alla scarsa conoscenza reciproca e che impedisce a entrambe di compiere il salto di qualità necessario. E’ stata questa la chiave della giornata di studi, dal titolo L’impresa formativa. Nuove partnership fra scuola e università, svoltasi lo scorso 11 febbraio in Cattolica, promosso dal Master universitario di II livello in Management delle Istituzioni Scolastiche e Formative.

La ‘parola magica’ per compiere questo salto di qualità si chiama partnership ovvero una conoscenza approfondita e duratura che superi le attuali collaborazioni. Una strada già tracciata, come hanno dimostrato i numerosi interventi in cui sono stati presentati numerosi progetti già realizzati o in corso. Tutti esempi di Good Practices, ovvero 'buone pratiche', forme concrete e innovative, efficaci e sostenibili, di azione strategica in accordo tra le due istituzioni.

Una risposta a queste esigenze, dal punto di vista della formazione, è rappresentato proprio dal Master in Management delle Istituzioni Scolastiche e Formative, espressione di una partnership interistituzionale che ha individuato nell’alta qualificazione della dirigenza scolastica la leva strategica per l’innovazione e lo sviluppo del sistema di istruzione e formazione. Si muove in questa direzione anche l’esperienza denominata La qualità dei progetti formativi: una ricerca per il miglioramento dell’offerta formativa, una ricerca valutativa sui progetti delle scuole lombarde per la formazione in servizio degli insegnanti, hanno già avuto esiti positivi e stanno proseguendo con le seconde edizioni.

L’incontro è stato anche l’occasione per presentare due progetti pilota appena partiti. Il primo, che ha come obiettivo quello di orientare facendo didattica si intitola ‘Oltre il programma, non solo orientamento. Co-progettare la didattica scolastica per il successo negli studi universitari’ e prevede il coinvolgimento di docenti dell’Università Cattolica e delle scuole superiori in un lavoro sperimentale di co-progettazione, riguardante diverse materie di insegnamento, per favorire negli studenti della secondaria lo sviluppo e il consolidamento di competenze corrispondenti ai requisiti necessari per affrontare con successo gli studi universitari. Il secondo progetto si chiama Accountability in education: dall’obbligo dei risultati al governo degli istituti scolastici e sfrutta la rendicontazione come strumento per meglio governare la ‘macchina scolastica’: un gruppo di dirigenti scolastici, con la guida di un docente dell’Università Cattolica esperto, impegnati nella messa a punto e nell’eventuale sperimentazione di un modello innovativo ed efficace di accountability per le scuole. I risultati dei due progetti-pilota saranno resi noti a fine anno, al termine della prima sperimentazione.

I rappresentanti di entrambe le istituzioni, intervenuti nel corso della giornata, hanno confermato disponibilità e impegno per operare per crescere sempre di più come 'sistema' nel territorio, anche in sinergia con gli altri interlocutori pubblici e privati. L’auspicio migliore per una giornata che ha contribuito a mettere a fuoco l’orizzonte complesso ma anche stimolante nel quale scuola e università possono lavorare assieme per affrontare con successo la sfida sociale e culturale della formazione e dell’educazione.

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