Il master in Relazioni di aiuto in contesti di vulnerabilità e povertà nazionali e internazionali dell’Università Cattolica, che è diretto dalla professoressa Cristina Castelli e opera da anni in Paesi colpiti da situazioni di povertà e di emergenza, oggi avvia un progetto a sostegno del Mozambico, in particolare nella zona di Pemba, cittadina nell’area nord del paese dove si riscontrano le più significative realtà di indigenza.

La convenzione tra l’Università Cattolica italiana e l’Università Cattolica del Mozambico (che a Pemba ha la sua facoltà di “Gestione del turismo”) ha sancito una collaborazione nell’ambito dell’insegnamento e della ricerca e sviluppo di programmi didattici comuni che coinvolgano docenti e studenti di entrambe le strutture, oltre che uno scambio di materiali accademici e di competenze tecniche.



Ester Giutnini, diplomata al master, è già presente sul territorio grazie a una borsa di studio di Educatt, Ente per il diritto allo studio universitario, e altri quattro studenti sono in partenza quest’estate per svolgere a Pemba il loro tirocinio di 240 ore, portando avanti il progetto che vede protagonisti i bambini e gli educatori che saranno impegnati nell’istituire laboratori pratici di educazione ambientale con attività di esplorazione guidata al patrimonio naturalistico e culturale di Pemba, nell’attuare campagne di sensibilizzazione per giovani sui temi del turismo sessuale, della criminalità e della violenza, nella realizzazione e distribuzione di materiale informativo come guide, depliants, fumetti.

Le suore Paoline del Buon Pastore, da tutti chiamate Pastorelle, gestiscono quotidianamente un oratorio dove accolgono circa 450/ 500 bambini provenienti dai barrios più poveri della città, distribuiscono la merenda - a volte unico pasto della giornata - e organizzano giochi e intrattenimenti. Le suore Salesiane di Chiure nelle vicinanze di Pemba gestiscono un asilo, una scuola elementare e un centro di formazione per adulti.
Questi due partner sono i punti di riferimento fondamentali per i tirocinanti e gli operatori che lavoreranno sul campo.
Dopo un’analisi dei bisogni effettuata nell’estate 2009, il master intende realizzare uno strumento innovativo con le linee guida necessarie per far realizzare ai ragazzi una Guida turistica dei bambini, che riguardi le principali risorse naturali e culturali locali. Si tratta di uno strumento utile innanzitutto agli abitanti del territorio, perché diventino più consapevoli della potenzialità del proprio paese, delle modalità con cui è possibile impiegare queste risorse traendone beneficio, e al tempo stesso prendere coscienza dei possibili rischi che accompagnano la nascita del turismo di massa. Pemba sorge in una tra le più belle baie al mondo e le risorse naturali stanno attirando forti interessi legati al turismo da parte dei paesi occidentali. Purtroppo in generale queste “incursioni” in paesi incontaminati e vergini dal punto di vista turistico sono accompagnate anche da fattori negativi (violenza, criminalità, sfruttamento delle fasce più vulnerabili della popolazione, turismo sessuale ai danni di minorenni). Per evitare queste derive e per promuovere la cultura e le tradizioni locali in modo rispettoso della popolazione autoctona, il contributo del master vuole proprio essere quello di creare una coscienza della ricchezza del territorio e contemporaneamente dei rischi connessi con la sua promozione in termini turistici.

A questo scopo è stato realizzato un master in Local development and tourism management  (di cui quest’anno partirà la seconda edizione) che si svolge a Pemba e forma le persone che occuperanno posizioni di rilievo all’interno del settore turistico sia sul versante del marketing e dell’hotel management, sia su quello dello sviluppo, dei diritti umani e a lotta alla povertà. Al corso, rivolto particolarmente alle nuove generazioni che dovranno essere in grado di fronteggiare lo sviluppo del paese, contribuiscono i docenti dell’Università Cattolica nella stesura e realizzazione dei moduli riguardanti il legame tra sviluppo turistico e tutela dei diritti umani, in particolare dei bambini.
A questo scopo si è pensato di promuovere il cosiddetto “turismo sostenibile” anche con l’aiuto di alcune scuole alberghiere di Milano che metteranno a disposizione borse di studio per soggiorni presso l’istituto di formazione partner nel progetto. Verranno inoltre attivate collaborazioni con alcune agenzie di viaggio per organizzare esperienze di turismo responsabile nel rispetto della cultura e dell’ambiente del paese ospitante.