«Quando si fa qualcosa per i poveri non si fa la carità, si paga un debito»: con questa frase di don Milani gli studenti che aderiscono ai progetti di volontariato promossi dai collegi dell’Università Cattolica scelgono di spiegare quello che fanno. Sono moltissime le iniziative che vedono i collegiali in prima linea in attività benefiche in collaborazione con enti e associazioni che si occupano di dare aiuti concreti, ma anche conforto e soprattutto ascolto – che non è meno importante – a persone in difficoltà.
Alcuni collegi, come il Paolo VI a Milano, hanno costituito un’apposita commissione che si occupa di promuovere e coordinare le collaborazioni tra le studentesse e le diverse associazioni. Tra queste il centro Irda - I Ragazzi dell’Arcobaleno, dedicato a bambini e ragazzi stranieri o provenienti da famiglie problematiche; il ristorante solidale “Ruben”, che sostiene le famiglie colpite dalla crisi economica mettendo a disposizione pasti a un euro; il Piccolo Cottolengo di Don Orione, centro polivalente per anziani e disabili.
Anche il collegio San Luca-Barelli di Roma è attivo su numerosi fronti a dare il proprio contributo per alleviare il dolore dei malati, e dei loro parenti, del Policlinico Gemelli: c’è il gruppo Calimero, che si occupa di regalare momenti di gioco e spensieratezza ai piccoli pazienti ricoverati nel reparto di Oncologia Pediatrica, fornendo, dove possibile, supporto anche ai genitori. I Ragazzi del Sollievo dedicano il loro tempo a chi sta vivendo la malattia propria o quella dei propri cari e nel reparto di Radioterapia palliativa la “Stanza del sollievo” è lo spazio della solidarietà discreta e dell’ascolto. “Sorrisi gemelli” è il nome dell’associazione studentesca che porta avanti corsi di formazione e attività di clownterapia, «non per ridere a tutti i costi, ma per sorridere insieme».
Ancora a Milano, il Ludovicianum, con il patrocinio dell’associazione Il Girasole onlus e di concerto con la Direzione del Carcere-Casa circondariale di S. Vittore, ha avviato un progetto che dal 2011 ha visto diversi ragazzi impegnati in servizi resi alla comunità dei detenuti (confezionamento pacchi, smistamento di materiale donato dalle parrocchie, etc.); inoltre, collaborando con la sede milanese della Croce Rossa Italiana, alcuni collegiali supportano il lavoro notturno degli operatori distribuendo indumenti contro il freddo e generi di prima necessità.
Il collegio Marianum, con la Commissione solidarietà, si fa invece carico di mettere in contatto le studentesse interessate con enti, associazioni e istituti che hanno bisogno di volontari, lasciando così spazio all’iniziativa personale, ma supportandola, incoraggiandola e stimolandone la continuità. La residenza Buonarroti ha invece la Commissione “Andare oltre”, che dà ampio spazio a esperienze caritative e di volontariato e che ha attivato il Protocollo d’Intesa con la Casa della Carità.
Il collegio Augustinianum, con la Commissione volontariato, è attivo su diversi fronti: un percorso di formazione con l’associazione Avvocato di strada, l’organizzazione che tutela gratuitamente le persone senza fissa dimora, e un progetto di collaborazione con l’Associazione Francesco Realmonte che, nata nel 2009 in memoria del giurista docente dell’Università Cattolica di Milano – ha lo scopo di promuovere azioni di solidarietà e cooperazione in contesti nazionali ed internazionali.
«Prendersi cura del creato» è del resto l’invito che Papa Francesco formula con costanza dall’inizio del suo pontificato, l’invito che i collegiali raccolgono scoprendo che del creato la parte più preziosa è quella più indifesa.
MILANO
Volontari. E non per un giorno
La vita collegiale offre l’occasione per vivere esperienze concrete di solidarietà: con i bambini immigrati o con i malati del Gemelli, con i carcerati di San Vittore o con la Casa della Carità di Milano, fino ai senza fissa dimora. Le risposte non mancano