In un mondo guidato dalle tecnologie e che cambia a velocità impressionanti, i protagonisti del futuro fonderanno il proprio successo non esclusivamente su conoscenze tecniche ma sulla capacità di applicare conoscenza e metodologie scientifiche a problemi reali in maniera flessibile, sulla curiosità intellettuale e sulla volontà di apprendere nuovi concetti e risolvere in maniera originale problemi complessi e multidisciplinari, sull’apertura alle nuove sfide e sulla capacità di guidare il cambiamento connesso allo sviluppo tecnologico. 

È la figura professionale che uscirà dal nuovo percorso in Physics for Technologies and Innovation promosso dalla facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali all'interno della laurea magistrale in Fisica. È pensato per laureati triennali in fisica o discipline affini (per esempio ingegneria, scienze dei materiali), che vogliono sviluppare competenze multidisciplinari e di alto livello per intraprendere con successo carriere in aziende e start-up ad alto contenuto tecnologico e di innovazione o in società di consulenza per il trasferimento e l’innovazione tecnologica. 

Come spiegano i fisici Claudio Giannetti, Fausto Borgonovi e Luigi Sangaletti, «il corso di studi è sostenuto da un network di aziende e società, coinvolte nel programma che offriranno spunti formativi e daranno la possibilità di svolgere stage e tesi di laurea su argomenti di ricerca, ma calati nella realtà produttiva. 

Il nuovo percorso “Physics for Technologies and Innovation” intende accompagnare gli studenti di fisica nel mondo non-accademico, fornendo gli strumenti trasversali per intraprendere carriere di responsabilità e coordinamento in piccole, medie o grandi imprese che sono costantemente alla ricerca di giovani talenti in grado di immaginare e sviluppare tecnologie rivoluzionarie e guidare processi di cambiamento del campo delle innovazioni tecnologiche». 

Il mercato è pronto ad accogliere questo tipo di figure come testimoniano in questi video le aziende partner del progetto. Per Massimo Rosati, R&D della SerioPlast Group «l’ambizione di questo nuovo percorso è in linea i bisogni emergenti e le principali richieste del mercato».

Davide Alghisi, Innovation manager di Gefran Spa, è convinto che «la forza di questo programma sta nella combinazione tra l’intrinseca curiosità intellettuale dei fisici e la specificità del corso orientato alla costruzione della figura dell’innovation manager». Per Francesco Scaccheri, Managing director di Accenture «i fisici con un background in gestione e trattamento dei dati possono fare la differenza nelle aree della collaborazione uomo-macchina, dell’analisi avanzata, nella protezione dei dati e della sicurezza». 

Il nuovo percorso, erogato in lingua inglese, prevede, oltre a solide conoscenze di base di tipo scientifico/tecnologico nel campo della fisica, un’ampia scelta di corsi nelle discipline di Innovation Management e Data Science. Si cercherà di fornire una conoscenza approfondita dei principi fisici (classici e quantistici) alla base degli sviluppi tecnologici dei prossimi anni, con un focus particolare su: elettronica, fotonica, nanotecnologie, optoelettronica, fotovoltaico e conversione di luce, tecnologie quantistiche. Non mancherà una solida conoscenza degli strumenti più diffusi di coding e programmazione per analizzare big data e delle tecniche basate sull’intelligenza artificiale per affrontare problemi tecnologici, di strategia o di business. 

Lo studente potrà arricchire il proprio bagaglio culturale sfruttando le importanti sinergie con le attività di ricerca internazionali di Ilamp, il centro di ricerca interdisciplinare sulla fisica dei materiali avanzati dell'ateneo, una collaborazione stretta con i corsi di laurea magistrale in Innovation and Technology Management e Applied Data Science for Banking and Finance dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e, infine, con il Dottorato Internazionale in Science che ha sede proprio nel campus di Brescia e che coinvolge, oltre all’Università Cattolica, l’University of Notre-Dame (Usa), la KU di Leuven (Belgio) e la Pontificia Universidad del Cile. La possibilità di lavorare fianco a fianco con studenti con background in business/innovation/management e in data science, favorirà lo sviluppo delle competenze cross-disciplinari fondamentali per il successo nel mondo non accademico».