Sono appositamente arrivati da Puglia e Sicilia, oltre che dalla provincia di Brescia, osservando scrupolosamente il distanziamento sociale e le normative in vigore per la prevenzione del contagio da Covid-19, ma senza per questo rinunciare all’emozione di discutere il frutto del proprio lavoro di ricerca di fronte alla commissione di Laurea, attorniati da un numero massimo di cinque familiari/amici.

Archiviati i mesi di lockdown - che hanno costretto studenti e docenti a svolgere le sessioni di laurea in modalità online mediante l’ausilio di piattaforme digitali - sei studenti della Laurea Magistrale in Scienze politiche e sociali hanno varcato le porte dell’Aula Magna di via Trieste 17 per discutere la tesi conclusiva del loro percorso di studi.

Grande soddisfazione per il preside di facoltà Guido Merzoni che precisa: “Finalmente dopo mesi gli studenti tornano a discutere in presenza. La situazione non è ancora tornata alla normalità completa ma questa prima cerimonia è simbolo di un’università che vuole essere luogo relazioni dirette tra persone. Il corso di laurea magistrale è molto integrato con aziende e realtà economiche del territorio grazie ai rapporti gestiti dai docenti responsabili del corso di studi. Questo consente agli studenti, tramite stage curricolari, un inserimento nel mondo del lavoro a livelli confortanti per il periodo”.

Francesca Criscuolo - prima a laurearsi al cospetto della commissione con la tesi “Il caso di Calzedonia group” e con già tre proposte di lavoro da valutare – ha raccontato emozionata “Sono tra i primi laureati di questo corso magistrale nato due anni fa e la prima in assoluto a discutere in presenza. Parlerò di come è cambiata la comunicazione online con particolare riferimento al gruppo Calzedonia”.

Enrica Prontera, arrivata da Palermo con la famiglia, ha invece discusso la tesi “Imprese bresciane nel Novecento. Fenomenologia di una grande impresa agricola. Il caso Bonoris” realizzata partendo da un lavoro di studio all’interno dell’Archivio di Stato di Brescia. “Ho effettuato un lavoro di ricerca su alcuni dei fondi conservati presso l’Archivio – ha raccontato Enrica – dapprima li ho fotografati mentre li ho studiati in un successivo momento. Gaetano Bonoris fece bruciare tutte le sue carte documenti privati pertanto studiarne la figura è stato molto complesso. Fortunatamente prima del lockdown ho fotografato il materiale scritto in lingua bresciana ottocentesca, che successivamente ho trascritto, studiato e tradotto”.

Le fa eco mamma Daniela: “Siamo Partiti ieri da Palermo per arrivare a Brescia, non volevamo perderci la soddisfazione di vedere nostra figlia laurearsi dopo aver investito in questo percorso”.

Dalla Puglia è arrivata invece Laura Isola, seconda laureata nella mattinata di giovedì 24 settembre che, dopo la laurea triennale conseguita a Bologna, è volata a Brescia per la magistrale Geor – Gestione del lavoro e comunicazioni delle organizzazioni in Cattolica. A pochi minuti dal suo ingresso in aula ha raccontato: “Tramite il portale Step ho effettuato uno stage di sei mesi nell’azienda Personal Data, al termine dell’esperienza è giunta una proposta di assunzione per tre anni, che non vedo l’ora di accettare”.

Sull’aspetto più emozionale della giornata si è soffermato il neodottore Omar Mazzucchelli: “La possibilità di poter effettuare la discussione in presenza conferma, ancora una volta, la volontà della Cattolica di mettere gli studenti al centro. Rispettando le normative necessarie in un momento difficile ma senza rinunciare a regalare a noi un’emozione indimenticabile e il ricordo di uno dei giorni più belli e importanti della vita”.