Le competenze economiche e finanziarie possono essere utilmente promosse già nei bambini della scuola primaria. Lo dimostra una ricerca dal titolo “Agire economico consapevole dei bambini” realizzato dall’Unità di Ricerca sulla Teoria della Mente dell’Università Cattolica (a cura della prof.ssa Antonella Marchetti, dal prof. Davide Massaro e dalle dottoresse Annalisa Valle, Elisabetta Lombardi, Teresa Rinaldi) in collaborazione con Feduf, Fondazione per l’Educazione finanziaria e al Risparmio, e con Fondazione comunitaria Nord Milano

Il lavoro, condotto nell’anno scolastico 2017-2018, ha origine da una letteratura scientifica nell’ambito della psicologia dello sviluppo e dell’educazione. 

La ricerca si è proposta di costruire e valutare l’efficacia di un intervento inteso a sostenere e promuovere queste competenze nella più ampia cornice di riferimento dell’educazione alla cittadinanza. In particolare, l’intervento ha avuto come oggetto alcuni concetti riguardanti l’agire economico consapevole, quali altruismo, fiducia, equità, ritardo nella gratificazione (alla base della comprensione del concetto di investimento), che sono stati trattati in classe con una metodologia conversazionale, ossia coinvolgendo direttamente i bambini in discussioni guidate. Questo ha permesso di far riflettere in modo attivo i bambini non solo sui contenuti di per sé, ma anche sui diversi punti di vista dei compagni e sulle problematiche relative a ciascun argomento trattato. 

La ricerca riguarda 110 bambini (52 maschi e 58 femmine) provenienti da tre scuole di Cologno monzese, Sesto San Giovanni e Fiorenzuola d’Arda, frequentanti le classi III, IV e V elementare con un’età compresa tra gli 8 e i 10 anni. Sono state coinvolte sei classi, due per ogni anno di appartenenza. In un primo momento, a tutti i bambini sono state proposte alcune prove di ricerca per valutare le loro competenze in merito ai temi oggetto di interesse; quindi i bambini sono stati divisi in due gruppi, il primo dei quali ha seguito l’intervento sopra descritto, mentre il secondo ha seguito le normali attività didattiche relative all’educazione economico-finanziaria previste nel curriculum scolastico. Infine, tutti i bambini sono stati nuovamente valutati, allo scopo di confrontare le performance di coloro che hanno seguito l’intervento con quella di coloro che non lo hanno seguito. 

I risultati mostrano che, a seguito dell’intervento, i bambini hanno attivato un comportamento più altruistico rispetto agli altri; inoltre, i bambini che hanno seguito l’intervento hanno manifestato maggiore comprensione e capacità di applicazione del concetto di investimento, in particolare a 8 anni. Sembra, quindi, che un intervento in classe basato sulla conversazione e sulla discussione sia effettivamente in grado di migliorare le competenze economiche e finanziarie dei bambini di questa età, lavorando non solo sui contenuti, ma anche sul pensiero riflessivo e sulle norme e i valori implicati nelle interazioni economiche. 

Uno sviluppo interessante di questo approccio potrebbe essere quello di formare gli insegnanti con l'obiettivo di diffondere la presente metodologia, al fine di completare e sostenere gli attuali interventi di educazione economica e finanziaria nelle scuole.