di Alessandra Grendene *

Alessandra GrendeneHo sempre creduto che la vita fosse l’arte dell’incontro. Eppure fino a poco tempo fa non avrei mai immaginato di conoscere e restare affascinata da una realtà che ha stravolto ogni mio preconcetto e mi ha dato l’opportunità di riscoprire la passione di vivere e confrontarmi con la diversità. L’opportunità me l’ha offerta Aiesec, un’associazione internazionale gestita da studenti con la quale collaboro da un anno e che offre agli studenti varie possibilità di vivere esperienze di internship all’estero. Così, dopo la laurea specialistica, sono partita anch’io: destinazione Polonia. La meta? Lublino, città universitaria a sud-est di Varsavia dove ho lavorato e vissuto per quasi tre mesi. Mi sono occupata soprattutto di presentare nelle classi di scuole superiori pubbliche e private della città e dei villaggi limitrofi un workshop in inglese su tematiche di carattere economico, ovviamente semplificate e adattate al target molto giovane degli studenti liceali.

Questo stage, che ho scelto secondo i miei interessi attingendo da un database vastissimo, mi è servito per migliorare la mia capacità di parlare in pubblico e in lingua inglese. Ma l’aspetto davvero interessante è soprattutto il lavoro in team condotto con altri cinque membri di Aiesec provenienti da Cina, Vietnam, Giappone, India e Kazakhstan che, come me, sono stati selezionati per partecipare a questo progetto.

Quando sono partita da Milano il 1° marzo non avrei mai immaginato di innamorarmi così tanto della cultura e del popolo polacco e di stabilire con i miei compagni di avventura e con i ragazzi di Lublino un feeling del genere. Dopo solo una settimana dal mio arrivo, ero già parte di una grande famiglia che mi ha guidato passo passo nella quotidianità vissuta a stretto contatto con le abitudini, lo stile di vita e le tradizioni dei polacchi. Gentilezza, ospitalità, affetto, amicizia, religiosità, altruismo. Questi sono i valori che rendono speciale e unico questo popolo. E sono anche i miei valori!

Il centro di LublinoLublino è una tranquilla e accogliente città universitaria, con un suggestivo centro storico (la Old Town) pieno di ristoranti e pub molto caratteristici e curati nei minimi dettagli, dall’arredamento, rigorosamente in legno, alle luci soffuse, ai fiori sempre freschi. Ambienti molto eleganti ma … not expensive, grazie al cambio ancora favorevole dell’euro con lo zloty. E il cibo polacco è strepitoso, non ha nulla da invidiare alla cucina italiana! Si va dai pierogi (ravioli ripieni di formaggio, funghi, cavoli) al bigos (stufato di carne, cavoli, crauti e prugne secche), alle zuppe di verdure e patate, fino ai dolci davvero deliziosi.

Non nego che, in fondo, non mi dispiacerebbe affatto cercare lavoro in questo Paese. Una nazione ancora sotto choc per la morte in un incidente aereo in terra russa del Presidente Lech Kaczinski, di sua moglie Maria e di importanti esponenti di primo piano della vita politica, economica e militare polacca. Ma, nonostante la tragedia, la Polonia ha voglia di affrontare le sfide future e di continuare a percorrere la strada della crescita e dello sviluppo.

* 28 anni, laureata nella laurea specialistica in Management per l’impresa, laureata triennale in Economia e gestione dei beni e delle attività culturali, sede di Milano


ENGLISH VERSION