di Maria Francesca Bonadonna *

Maria Francesca Bonadonna in QuébecDopo alcuni soggiorni all’estero durante la laurea triennale e specialistica è stato naturale buttarmi in altre esperienze internazionali nel corso del mio dottorato di ricerca in Scienze linguistiche e letterature straniere. Ad agosto 2010 ho avuto la possibilità di un soggiorno in Québec, la roccaforte canadese della lingua francese sul continente americano. Ho svolto questo periodo di ricerca presso l’Office québécois de la langue française, l’istituzione che dal 1961 è incaricata di definire e condurre la politica linguistica in materia di terminologia, ufficializzazione e francesizzazione degli enti pubblici e privati nel Québec.

Il soggiorno mi ha offerto l’occasione di perfezionare il francese e, soprattutto, di approfondire le tematiche legate alla terminologia. Un interesse nato in Cattolica durante la redazione della tesi di laurea specialistica e consolidatosi seguendo, nel 2009, il Corso di perfezionamento in “Terminologie specialistiche nei servizi linguistici e di traduzione”, diretto dalla professoressa Maria Teresa Zanola e organizzato dalla Formazione permanente. Questa esperienza in Canada si è rivelata estremamente proficua per i miei studi, innanzitutto perché effettuata in un contesto d’eccezione quale un ente governativo, dove la lingua è oggetto di attenzione e interventi da parte delle autorità e dove la terminologia costituisce una vera e propria professione.

Ho avuto infatti la possibilità di conoscere l’ampia gamma di attività e servizi che l’Office offre ai cittadini canadesi: tra questi, il centro di documentazione, il servizio di consulenza telefonica (attraverso cui gli esperti rispondono ai dubbi linguistici e terminologici di individui, aziende o enti), la realizzazione del Grand Dictionnaire Terminologique, un’enorme banca dati terminologica multilingue pubblicata online e aggiornata quotidianamente grazie allo scrupoloso lavoro dei terminologi. Ho potuto inoltre accedere alla biblioteca, raccogliendo così materiale utile per la mia ricerca, come, ad esempio, i manuali principali per gli studi terminologici in Canada, le riviste specializzate nel settore della terminologia, i vocabolari e i lessici specialistici prodotti dagli esperti dell’Office in una pluralità di ambiti differenti (dalle nanotecnologie all’influenza aviaria, dall’enologia agli sport invernali).

Ho trovato poi conferma della rinomata ospitalità canadese nell’accoglienza che i miei referenti, Tina Céléstin e Xavier Darras, mi hanno riserbato, organizzando seminari ad hoc con funzionari specializzati in diversi settori. Mi sono anche cimentata con un progetto di lavoro concreto destinato all’elaborazione di vere e proprie schede terminologiche, il che mi ha permesso di apprendere la meticolosa organizzazione del lavoro, la precisione e la metodicità nell’affrontare le questioni linguistiche e terminologiche, nonché l’utilizzo di software e strumenti informatici estremamente all’avanguardia.

Il viaggio di studio mi ha naturalmente offerto l’occasione di scoprire una, pur piccolissima, porzione di questo paese enorme e meraviglioso: la città di Québec, con i suoi bistrot di sapore francese e i calesse che accompagnano i turisti nei vicoli del centro; la più grande e nordamericana Montréal; le cristalline cascate di Montmorency, la verdeggiante Île d'Orléans. E indimenticabile resterà l’avvistamento delle balene che, risalendo il fiume San Lorenzo alla ricerca di cibo, paiono salutare i curiosi visitatori spuntando dall’acqua con l’imponente dorso. Inizialmente preoccupata da come avrei mangiato fuori dall’Italia, mi sono presto ricreduta: ho assaggiato il celebre salmone canadese, la dolcissima “tarte au sucre” e le specialità gastronomiche a base di acero, il cui sciroppo è utilizzato per condire qualsiasi alimento, dai biscotti al gelato, sino ai popcorn. Qualche lato negativo? Solo il freddo: in inverno, la temperatura sfiora persino i -35°C. Ma per il resto l’esperienza si è dunque rivelata utilissima, sia per gli studi di dottorato sia in quanto momento di vita irripetibile.

* 25 anni, di Cesano Maderno (Mb), secondo anno di dottorato alla facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere, sede di Milano