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Un provvedimento che dà fiato all’agricoltura

Lavoro stagionale Un provvedimento che dà fiato all’agricoltura Secondo il professor Gabriele Canali , la misura del Governo per l’emersione del lavoro irregolare è positiva anche in vista della stagione estiva. Il decreto sulla regolarizzazione dei lavoratori, appena varato dall’esecutivo, si muove nella direzione dell’emersione del lavoro nero, e questo è un passo avanti importante verso la soluzione di uno dei problemi atavici del lavoro stagionale. Ma, secondo il professor Gabriele Canali , docente di economia agroalimentare della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università Cattolica, il tema del lavoro in agricoltura, e in particolare del lavoro stagionale, con tutte le sue criticità, deve essere affrontato in maniera più complessiva e organica. Quali sono i vantaggi evidenti per lei? «Intanto è molto positivo il più facile accesso a una condizione di regolarità di questi lavoratori, che sono già presenti in Italia e che, di fatto, sono coinvolti a pieno titolo anche nelle filiere agroalimentari. Bisognerà vedere quindi come verrà gestito concretamente questo processo… «I limiti del provvedimento potrebbero nascondersi nella provvisorietà di questo approccio e in eventuali resistenze nascoste tra le pieghe della fase attuativa di questo regolamento, che potrebbero limitare la fluidità del passaggio del sommerso a una situazione di regolarità. Per questo guarderei agli aspetti positivi di un provvedimento che consente di aumentare la disponibilità di manodopera regolare in un momento in cui, nonostante tutti i tentativi, è emerso con chiarezza che la manodopera regolare oggi non è sufficiente per i fabbisogni del settore agricolo. Il tentativo di avvalersi dei disoccupati o del lavoro dei percettori di reddito di cittadinanza, non si è dimostrato sufficiente e i numeri ce lo dicono: l’offerta di lavoro italiano per le attività agricole è molto più limitata di quella di cui il settore agricolo ha bisogno».

 

L’agri-robot che pota le viti

Scienza e tecnica L’agri-robot che pota le viti Sarà sviluppato dall’IIT in collaborazione con il laboratorio I-Leaf della sede di Piacenza dell’Ateneo e segnerà, come spiega il professor Stefano Poni , una rivoluzione nell’agricoltura di precisione applicata ai vigneti. Ecco in video come funziona 15 novembre 2018 La robotica scende in campo per gestire in modo innovativo le colture. L'agricoltura di precisione mira, infatti, a massimizzare sia resa e qualità delle colture, per ottenere una maggiore competitività e sostenibilità dei sistemi agricoli. Il progetto porterà allo sviluppo e all'applicazione di un nuovo robot da utilizzare in vigneto» spiega il professor Stefano Poni , direttore del Dipartimento di Scienze delle produzioni vegetali sostenibili . Nella fattispecie, l’applicazione robotica riguarderà la complessa e affascinante operazione della potatura invernale in vigneto». Un progetto che si avvantaggia dell'esperienza complementare di IIT (robotica e automazione) e Università Cattolica (produzione di colture sostenibili) per l'implementazione di un robot esistente sviluppato dall’Istituto Italiano di Tecnologia per applicazioni innovative in agricoltura. Un progetto che corre veloce: il primo prototipo sta infatti prendendo vita.

 

Migranti, quale impatto nel food

PIACENZA Migranti, quale impatto nel food La sesta conferenza dell’Associazione Italiana di Economia Agraria e Applicata (Aieaa) sarà ospitata dalla sede di Piacenza il 15 e 16 giugno. Al centro dei lavori, le politiche dell’immigrazione e le ricadute nel settore agroalimentare. giugno 2017 Negli ultimi decenni l’agricoltura e le aree rurali hanno rappresentato la principale fonte di opportunità di lavoro per i migranti. La ricerca economica è andata oltre l’analisi dell’impatto degli immigrati sui salari e sull’occupazione europea: gli economisti hanno iniziato ad analizzare l’interazione tra i migranti e gli europei partendo dal loro grado di sostituzione e/o complementarietà e analizzando le loro reazioni in ambiti lavorativi. Di questi temi si occuperà la sesta Conferenza dell’Associazione Italiana di Economia Agraria e Applicata (Aieaa), che sarà ospitata dalla sede di Piacenza dell’Università Cattolica il 15 e 16 giugno 2017. Titolo del convegno: “Economics and Politics of Migration: Implications for Agriculture and Food” . piacenza #food #agricoltura #migrazioni Facebook Twitter Send by mail Print.

 

Quale agricoltura per nutrire il pianeta in modo sano e sostenibile

Piacenza Quale agricoltura per nutrire il pianeta in modo sano e sostenibile Il 9 maggio in Cattolica un convegno per approfondire a 360 gradi come i problemi della fame nel mondo e la salvaguardia del pianeta vengano affrontati dai diversi tipi di agricoltura. aprile 2019 Sicurezza alimentare, nutrizione e sostenibilità. Tre argomenti da affrontare con urgenza e determinazione allo scopo di sfamare, con alimenti sufficienti per quantità e qualità nutrizionale, una popolazione mondiale in costante crescita salvaguardando l’ambiente, la salute e l’equità economico - sociale. “È importante un confronto – conclude Bertoni - che metta in relazione i temi dell’aumento della domanda di risorse alimentari con il paradosso della malnutrizione, lo spreco alimentare e la ricchezza di biodiversità di alcune aree. E’ necessario che la ricerca lavori in modo sinergico per ottenere una trasformazione rurale allo scopo di sradicare la malnutrizione e rendere più produttive le terre e, come esortato da Papa Francesco, va promossa una “scienza con coscienza”, per un'agricoltura sostenibile ed efficiente e per diffondere queste conoscenze. L’incontro è accreditato dall'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Piacenza e saranno attribuiti 0,625 CFP La partecipazione all’incontro è gratuita con iscrizione obbligatoria entro il 7 maggio. Per maggiori informazioni: http://piacenza.unicatt.it/facolta/agraria-convegni-quale-agricoltura #agricoltura #sostenibilita #malnutrizione #ambiente Facebook Twitter Send by mail Print.

 

Martina, l’Europa faccia la sua parte

piacenza Martina, l’Europa faccia la sua parte Il ministro delle Politiche agricole, nella lectio della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, ha affrontato il tema dei dazi americani e delle risposte che devono venire dall’Ue. Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali ha tenuto lo scorso 3 aprile la Lectio Cathedrae magistralis della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali sul “ Ruolo dell’agroalimentare nei 60 anni dai trattati di Roma ” [ guarda il video integrale ] . Lo sviluppo della multifunzionalità deve essere incentivato, espressione di un territorio dove si unisce qualità, sostenibilità e socialità, rispondendo agli attacchi con esperienze sinergiche di imprenditorialità privata, supportata dal pubblico. L’Italia deve assumere un ruolo da protagonista ed anche l’università è chiamata al fondamentale compito di formare lo “zoccolo duro” di questo sistema, per creare una consapevolezza nuova per il nostro agro-alimentare». L’intervento del ministro Martina è stato preceduto dal saluto del rettore Franco Anelli , che nella sua introduzione ha evidenziato il ruolo dell'Università Cattolica nella rinascita agricola dell'Italia, citando le parole di Padre Gemelli: «Non basta dare la terra ai contadini, bisogna anche supportarli nel produrre. Il preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali Lorenzo Morelli ha sottolineato che «il territorio ha da sempre connotato questa facoltà, un centro per formare uomini, la loro terra e quindi ha un’azione sociale. Per Canali la sua lezione va tradotta «nella ricerca di una formazione elevata, con una visione europea, analitica delle specificità territoriali che superi visioni frammentarie, che operi sinergie, una lungimiranza che guardi lontano coniugando insieme locale, europeo ed internazionale».

 

I fanghi fanno bene all’agricoltura

Piacenza I fanghi fanno bene all’agricoltura Una ricerca condotta dal professor Marco Trevisan ne dimostra il valore benefico come fertilizzanti naturali per i terreni sabbiosi che rischiano la desertificazione. Il professor Trevisan in particolare ha posto l’accento sul caso della Pianura Padana, dalla Lomellina al lodigiano dove il consumo prolungato del suolo in decenni di attività rende oggi evidente il rischio di desertificazione anche per la presenza di terreni sabbiosi «che necessitano per l’appunto di fanghi». Un obiettivo che dovrebbe essere comune a produttori, agricoltori, enti ed istituzioni, invece a generare una querelle sul tema è essenzialmente una normativa poco chiara e non conforme a tutte le regioni italiane che rende il settore vulnerabile e oggetto di battaglie giuridiche ed anche mediatiche. Esiste oggi un acceso dibattito nelle province di Pavia e Lodi anche in tema di inquinamento ambientale dettato da una percezione negativa del fango per il cattivo odore che emana e che rende difficoltosa la convivenza con la cittadinanza. Esistono soluzioni tecnologiche per migliorare questo e altri problemi, penso soprattutto alla digestione anaerobica e al compostaggio successivo dei fanghi che permettono di ottenere delle matrici fertilizzanti recuperando al tempo stesso energia e nutrienti e risolvendo il problema delle emissioni moleste. Al tempo stesso il tema delle infrastrutture e dei controlli è importante perché il rischio che si innestino invece dei fenomeni negativi che recano danno alla reputazione di tutto il comparto è sempre in agguato». Tutto ciò con la finalità di una condivisione con i cittadini, come ha affermato Roberto Mazzini di Utilitalia “Cosa significa? Far capire ad amministratori e cittadini l’importanza dell’uso dei fanghi nell’agricoltura, attraverso una corretta informazione ed un percorso condiviso da tutta la filiera”.

 

L’agricoltura tira e crea lavoro

MEETING DI RIMINI 2018 L’agricoltura tira e crea lavoro La filiera agro-alimentare, che parte dal campo per finire alla tavola, è il secondo settore manifatturiero italiano, con oltre 130 miliardi di euro di fatturato. E, per il ministero per lo Sviluppo economico, l’industria agroalimentare è il secondo settore manifatturiero italiano, con oltre 130 miliardi di euro di fatturato . Un manifatturiero con elevatissima capacità di conquista dei mercati esteri: l’elaborazione dei dati Istat da parte di Coldiretti rivela che il 2017 ha fatto segnare un record storico per il made in Italy agroalimentare con esportazioni che hanno raggiunto i 41,03 miliardi di euro (+7% rispetto all’anno precedente) . Quasi i due terzi di queste sono dirette verso i Paesi Ue, ma gli Stati Uniti con 4,03 miliardi di euro sono il principale mercato extra Ue e il terzo in termini generali. Da qui il bisogno di nuove professionalità , capaci di gestire i nuovi sistemi di irrigazione, basati su sensori di umidità, centraline di raccolta dati, software di analisi e così via. Professionalità multi-disciplinari, dove l’agronomia va a braccetto con l’informatica . Bisogna formare nuovi professionisti dell’agro-alimentare che riescano a far mantenere gli attuali livelli di produzione con un ridotto impatto ambientale, senza però cadere nella trappola di un “ambientalismo romantico” , che non può essere compatibile con le necessità di mantenere dei livelli produttivi e qualitativi elevati. Il direttore del Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile (Distas) , che insegna Biologia dei Microrganismi alla facoltà di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali della sede di Piacenza–Cremona, interverrà venerdì 24 agosto nella giornata dedicata a “I nuovi lavori”, con un focus particolare sull’agro-alimentare.

 

Piacenza a Linea Verde Life

LA CATTOLICA IN TV Piacenza a Linea Verde Life Telecamere di Rai1 puntate su Piacenza e sulla Cattolica sabato 30 marzo . Interverranno nella rubrica i professori Pier Sandro Cocconcelli , Ettore Capri e Stefano Amaducci e alcuni studenti della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali. marzo 2019 Il viaggio di Linea Verde Life questa settimana fa tappa alla sede di Piacenza dell'Università Cattolica. E non mancherà un focus su alcuni aspetti dell’agricoltura 4.0: i professori Pier Sandro Cocconcelli , Ettore Capri e Stefano Amaducci sono stati coinvolti per un affondo sulle alcune delle attività di studio e ricerca che rendono la facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali un punto di riferimento internazionale. Per lo più sono vegetali, alcuni frutti, semi, bacche e alghe: con la loro avvenenza salutista hanno conquistato molti. Siamo, secondo una recente indagine della Nielsen, i più forti consumatori di bacche di goji dell’Unione europea e il 33 per cento degli italiani, considera questi alimenti come sostitutivi di alcune medicine, per vincere il colesterolo o la pressione alta. Il professor Luigi Lucini della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali intervistato dal Tg2 sui cibi intelligenti: «Se assunti quotidianamente e con costanza hanno un effetto preventivo».

 

Agricoltura, una sostenibilità certificata

piacenza Agricoltura, una sostenibilità certificata A Piacenza venerdì 6 aprile incontro annuale sull’ armonizzazione degli standard voluta da ministero dell’Ambiente e delle Politiche agricole tra Qualità nazionale sulla produzione integrata e Protocollo Viva . marzo 2018 Si svolgerà venerdì 6 aprile , alle 9.30, nella Sala Convegni “G. Piana” dell’Università Cattolica a Piacenza, l’incontro annuale dedicato all'agricoltura sostenibile, realizzata seguendo le linee guida di un progetto, che nasce dall'accordo dei ministeri dell'Ambiente e dell'Agricoltura. Il ministro dell'Ambiente e quello delle Politiche Agricole hanno siglato recentemente un comune programma di lavoro volto ad armonizzare e integrare lo standard di Qualità Nazionale sulla Produzione Integrata (SQNPI) e il protocollo VIVA dedicato alla sostenibilità nella Vitivinicoltura. L’obiettivo dei ministeri è arrivare a uno standard di gestione sostenibile misurabile e certificabile, gestito nell’ambito dei sistemi di qualità e che sia un riferimento univoco per le produzioni italiane, nonché un biglietto da visita per le produzioni made in Italy sui mercati internazionali. In futuro si potranno coinvolgere anche altri comparti agricoli, contribuendo così a ridurre l’impatto sull’ambiente e sulla salute e nel contempo garantire un approccio economicamente sostenibile valorizzando le produzioni nazionali che da oltre un trentennio usano modelli produttivi ispirati alla Produzione Integrata . Nel corso del seminario piacentino sul tema Produzione integrata e sostenibilità. SQNPI e VIVA: un approccio coordinato , che sarà aperto dal preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali Marco Trevisan , saranno presentati i risultati dei progetti e lo stato di avanzamento dell’integrazione degli standard.

 

Agricoltura informata, agricoltura sostenibile

Piacenza Agricoltura informata, agricoltura sostenibile Primo incontro divulgativo del progetto Trainagro, TRAsferimento delle conoscenze e dell’ INnovazione nell’uso sostenibile dei pesticidi in AGRicOltura, che vede la partecipazione dell’Università Cattolica. ottobre 2018 Pianificare con precisione l’uso dei pesticidi in campo, attraverso informazioni puntuali e di facile accesso. “Del resto il trasferimento e la condivisione di informazioni, competenze ed esperienze tra ricerca scientifica e tecnologica, aziende e altri attori del settore, sono fondamentali per permettere all’agricoltura italiana di essere moderna e competitiva” ricorda Capri. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Milano, Lodi, Monza-Brianza e Pavia. Per maggiori informazioni contattare la responsabilità scientifica dell’unità piacentina Dott.ssa Maura Calliera #agricoltura #sostenibilita #pesticidi Facebook Twitter Send by mail Print.

 

Martina, una lezione in chiave europea

Scienze agrarie, alimentari e ambientali Martina, una lezione in chiave europea Lunedì 3 aprile , dopo il saluto del rettore, la lectio magistralis del ministro delle Politiche agricole sul “ruolo dell’agroalimentare nei 60 anni dai trattati di Roma”. Al termine, la consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli. marzo 2017 Europa , formazione internazionale e sistema agroalimentare . Sono le parole chiave intorno a cui si svilupperà lunedì 3 aprile , a partire dalle 10.30, la Lectio Cathedrae magistralis della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali affidata al ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina . Il ruolo dell’agroalimentare nei 60 anni dai trattati di Roma il titolo della lezione, che si terrà nel centro congressi della sede di Piacenza dell’Ateneo e sarà preceduta dai saluti del rettore Franco Anelli e dall’intervento del professor Gabriele Canali su “Alta formazione, dimensione europea e dimensione territoriale”. Il preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali Lorenzo Morelli si soffermerà sul ruolo della formazione universitaria per il futuro del sistema agroalimentare mondiale, concentrandosi anche sulla dimensione fortemente internazionale della facoltà piacentina, della sua ricerca e della sua proposta formativa. Al termine della lectio , il ministro consegnerà le borse di studio agli studenti meritevoli della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali.

 

La sfida del Grano duro sostenibile

Piacenza La sfida del Grano duro sostenibile Qualità e sostenibilità, una doppia sfida dell’intero mondo agricolo, che interessa anche la coltivazione del frumento, comparto strategico nel contesto nazionale. La gestione delle colture supportata dal DSS consente, infatti, un più efficace uso dei mezzi tecnici, migliori performances quali-quantitative della produzione e una maggiore qualificazione della materia prima, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Il Piano prevede la realizzazione di prove sperimentali in campo per la caratterizzazione di diverse varietà di grano duro e per valutarne la performance nel contesto produttivo di riferimento. Inoltre, sono state individuate aziende pilota in cui effettuare la calibrazione dei modelli presenti nel DSS e confrontare la tecnica aziendale con quella innovativa e improntata alla sostenibilità basata sul DSS granoduro.net®. Parallelamente ci saranno attività di divulgazione della gestione innovativa della coltura tramite incontri con agricoltori e tecnici e visite in campo. In ultima analisi, i risultati ottenuti da questo progetto permetteranno di definire linee guida innovative e ritagliate “su misura” delle condizioni di coltivazione della provincia di Piacenza per il miglioramento della produzione di grano duro sia dal punto di vista quanti-qualitativo che di sostenibilità ambientale. grano #sostenibilita #agricoltura Facebook Twitter Send by mail Print.

 

Montenegro, gemellaggio sostenibile

piacenza Montenegro, gemellaggio sostenibile La Commissione europea, attraverso il programma Taiex, ha scelto la sede piacentina dell’Ateneo mentore scientifico dell’agenzia alimentare dello Stato balcanico nel campo dei pesticidi in agricoltura. La Commissione europea, attraverso il programma Taiex, ha indicato l’Università Cattolica del Sacro Cuore mentore scientifico dell’agenzia alimentare del Montenegro nel campo dei pesticidi. La produzione sostenibile è prima di tutto una rivoluzione pedagogica che si basa su nuovi programmi di trasferimento di conoscenza». Hanno fatto seguito due visite aziendali dove è eccellente il livello di formazione all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. I risultati dell’incontro sono marcati dalle parole di chi ha coordinato l’incontro, Maura Calliera di Opera: «Nonostante esistano differenze strutturali ed economiche dell’Italia e del Montenegro i bisogni amministrativi per la realizzazione della formazione professionale agricola sostenibile è comune ai due Paesi. I dirigenti montenegrini nelle due visite aziendali hanno apprezzato la sostenibilità agricola piacentina che è legata alla cultura agronomica di cooperazione e a quella delle persone che interpretano in modo efficace il groviglio della burocrazia normativa. Il prossimo appuntamento in Montenegro con un vero e proprio workshop con operatori agricoli e dirigenti, dovesi delineeranno i programmi di formazione locali ed i loro contenuti e che vedranno ancora i piacentini presenti con i loro modelli di studio.

 

Diproves, premiati due giovani ricercatori

aprile 2018 Il giovane ricercatore della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali della sede di Piacenza, Andrea Ferrarini (nella foto a sinistra) , è il vincitore del premio della Società Italiana Agronomi per la tesi di dottorato di ricerca 2017. Ferrarini ha analizzato uno scenario alternativo di uso del suolo per la produzione di bioenergia: l e fasce tampone bioenergetiche . Il mio lavoro di tesi ha mirato a determinare in quale misura la coltivazione di colture bioenergetiche pluriennali lungo i margini dei campi coltivati influenzi la fornitura multipla di servizi ecosistemici». E dunque, quali servizi ecosistemici sono risultati essere positivamente influenzati dalla creazione di fasce tampone bioenergetiche? «La regolazione del clima, innanzitutto, attraverso il sequestro del carbonio nel suolo e la riduzione delle emissioni di gas serra climalteranti. Ma non solo: «Ulteriori benefici ambientali associabili alla coltivazione di colture poliennali sono risultati essere l’incremento della salute del suolo (biologica, chimica e fisica) e la fornitura di biomassa dedicata alla produzione locale di bioenergia». produzionivegetali #agricoltura #sostenibilita' #agraria Facebook Twitter Send by mail Print LA MIGLIOR TESI DI DOTTORATO PER EFSA Lorenzo Stagnati , dottore di ricerca della sede di Piacenza dell’Ateneo, è il vincitore della t erza Edizione dei Premi “Giordana Masetti” dedicati alla ricerca in ambito alimentare . Durante il lavoro di dottorato sono state applicate due strategie diverse per individuare le naturali fonti di resistenza già presenti in una ampia collezione di linee pure di mais.

 

Se il cibo diventa un e-book

Piacenza e Cremona Se il cibo diventa un e-book Studenti delle scuole superiori di Piacenza e Cremona hanno partecipato all’iniziativa promossa da Scienze agrarie sull’alimentazione. I ragazzi si sono concentrati su progetti che vanno dall’agrinformatica al vino, dal latte vaccino a quello di soia. Il preside della facoltà Lorenzo Morelli spiega meglio gli obiettivi dell’iniziativa: «Il progetto ha consentito agli studenti di affrontare la complessa tematica dello sviluppo dell’agricoltura e dell’alimentazione come mezzo che ha assicurato l’evoluzione culturale e sociale del genere umano. Gli studenti hanno realizzato i loro e-book su temi molto diversi, ma ognuno di loro pone uno sguardo verso il futuro: partendo da una problematica si prova a dare una soluzione. Cominciano da un’analisi storica anche altri due lavori: “Vino: tradizione e innovazione” degli studenti del Liceo Respighi e “L’oro di Colombo: in Pianura Padana arriva l’America” del Liceo Ranieri. “Fior di Latte”, scritto dagli studenti del Liceo Colombini, si concentra, invece, su uno degli alimenti più consumati dall’uomo. Ma conosciamo veramente le caratteristiche del latte? L’e-book ci guida verso una conoscenza più approfondita di quello vaccino, confrontandolo col “cugino” meno conosciuto: il latte di soia.

 

Premio Aissa per Linda Arata

Piacenza Premio Aissa per Linda Arata Alla dottoressa di ricerca della Scuola Agrisystem, il riconoscimento dell’Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie per la miglior tesi di dottorato. dicembre 2015 La dottoressa Linda Arata , della Scuola per il Sistema agroalimentare della Cattolica di Piacenza, si è aggiudicata il premio nazionale promosso dall'Associazione Italiana delle Società Scientifiche Agrarie ( Aissa) , per la migliore tesi di dottorato di ricerca. Ha poi conseguito il Dottorato di ricerca in Economia Agro-alimentare presso la Scuola di dottorato Agrisystem dell’Università Cattolica di Piacenza, dal quale si è sviluppata la tesi di dottorato premiata come la migliore a livello nazionale discussa nell’ambito scientifico-disciplinare Economia Agraria. Il terreno di sviluppo della tesi di dottorato di Linda è stata la crescente integrazione degli aspetti ambientali negli strumenti di politica agricola in Unione Europea e l'esplosione della volatilità dei prezzi sui mercati agricoli. Il primo ha riguardato l'analisi degli effetti che i contratti agro-ambientali in agricoltura hanno avuto su alcune scelte produttive e sulle performance economiche degli agricoltori aderenti ai contratti in cinque Paesi Membri dell'Unione Europea (Francia, Germania, Spagna, Regno Unito e Italia). I risultati hanno evidenziato una grande disomogeneità dell'impatto e dell'efficacia dei contratti tra i Paesi, così come decisa è la differenza negli effetti sul reddito ed evidente la necessità di rivedere i pagamenti agro-ambientali in alcuni Paesi. Ad esempio, i risultati evidenziano come in Spagna i pagamenti corrisposti agli agricoltori che hanno aderito a tali contratti non sono stati sufficienti a contenere la forte riduzione del reddito per ettaro degli aderenti; questa riduzione non è invece stata sottolineata negli altri Paesi considerati.

 

L'assessore all'agricoltura incontra la Facoltà di Scienze Agrarie

Piacenza L'assessore all'agricoltura incontra la Facoltà di Scienze Agrarie L’Assessore all’agricoltura, caccia e pesca della regione Emilia-Romagna Simona Caselli ha incontrato il preside e i docenti della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica di Piacenza. febbraio 2016 Ricerca e innovazione sono le parole chiave dell’attività di una facoltà che da oltre 60 anni si impone come punto di riferimento internazionale su numerose tematiche legate al settore agrario, alla food safety e alla food security. Per due di essi è in corso l’accreditamento presso ASTER (Laboratori di ricerca industriale e Centri per l'innovazione della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna): BioDNA -Centro di Ricerca sulla Biodiversità e sul DNA antico e CRAST - Centro ricerca Analisi geospaziale e telerilevamento. “Stiamo ragionando in Regione di come lavorare sulla ricerca in agricoltura - ha sottolineato l’assessore Caselli -. è un momento molto vivace, sia per il tema dell’agricoltura di precisione, e qui in Cattolica voi avete molto da dire su questo, sia in generale: stiamo mettendo a bando i primi 12 dei 50 milioni messi nel piano di sviluppo rurale sui gruppi operativi per l’innovazione. Conta molto realizzare una relazione forte tra l’impresa agricola, soggetto destinatario del trasferimento tecnologico finale, e gli enti di ricerca e le università.”. Un incontro che ha consentito uno scambio di informazioni utili per lo sviluppo di una rete virtuosa “Se l’università e le istituzioni mettono insieme le forze, le possibilità sono enormi” ha concluso l’assessore regionale.

 

L’agricoltura sul grande schermo

Piacenza L’agricoltura sul grande schermo Dal classico dei classici “ Riso amaro” , con Vittorio Gassman e Silvana Mangano , al più recente “ La nostra terra ”: cinquant’anni di trasformazioni raccontati attraverso il cinema. Un cineforum promosso dagli studenti di Scienze agrarie, alimentari e ambientali 04 novembre 2016 Si comincia con uno dei film più famosi del neorealismo italiano: " Riso amaro ", di Giuseppe De Santis , con Vittorio Gassman e Silvana Mangano , ambientato nelle risaie del vercellese. È il primo degli appuntamenti del cineforum promosso dai rappresentanti degli studenti della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali di Piacenza . L’appuntamento è per le ore 20 nella sala Piana del campus di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Prima di ogni proiezione è previsto un breve approfondimento sugli argomenti trattati nei film. Giovedì 10 novembre la proiezione di "Riso amaro" sarà preceduta dall’intervento del professor Stefano Amaducci , docente del settore di Agronomia e coltivazioni erbacee, che parlerà dell’importanza della coltivazione del riso in Italia, delle differenti tecniche ora in uso e della scomparsa delle “mondine” di cui parla il film. agricoltura #cinema #film #agraria Facebook Twitter Send by mail Print.

 
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