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Giornata della Memoria, le iniziative in Cattolica
Ateneo Giornata della Memoria, le iniziative in Cattolica Lunedì 27 gennaio si celebra in tutto il mondo la ricorrenza che riflette sull’antisemitismo e sulle diverse forme di razzismo. I campus dell'ateneo hanno promosso diverse iniziative 24 gennaio 2020 In occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria l’ateneo partecipa con diversi eventi alla riflessione sull’antisemitismo e sulle diverse forme di razzismo. LA DISCRIMINAZIONE DEGLI EBREI ITALIANI NELL’ITALIA DEL 1938 La facoltà di Giurisprudenza promuove lunedì 27 gennaio nell’aula G110 alle ore 9.30 una lezione aperta del professor Saverio Gentile , docente di Storia del diritto medievale e moderno, intitolata La discriminazione degli ebrei italiani nell’Italia del 1938 . PROFILI LAVORISTICI DELLA LEGISLAZIONE ANTIEBRAICA FASCISTA Mercoledì 22 gennaio alle ore 12.30 in aula Maria Immacolata, nell’ambito delle iniziative per la Giornata della memoria del 27 gennaio, si terrà il seminario Profili lavoristici della legislazione antiebraica fascista, con l’intervento del ricercatore di Diritto del lavoro Mirko Altimari . Sebbene in apparenza secondari rispetto ad altri aspetti, i profili lavoristici, ampiamente intesi, che scaturirono dall’applicazione della legislazione razzista del 1938, ebbero conseguenze rilevanti per decine di migliaia di ebrei italiani. La settima edizione del Seminario permanente dei ricercatori “Biancamaria Spricigo” è promossa da facoltà di Giurisprudenza e dipartimento di Scienze giuridiche, nell’ambito dei “Seminari del mercoledì”. Ecco il programma nel dettaglio CINEFORUM AL MARIANUM In occasione della Giornata della Memoria il Collegio Marianum dell’Ateneo ha organizzato mercoledì 29 gennaio la proiezione del film francese (Un giorno nella vita) dedicato al tema della trasmissione della memoria oggi.
Giornata della Memoria, mostre e incontri
Brescia Giornata della Memoria, mostre e incontri In prossimità o in concomitanza con le celebrazioni del 27 gennaio, la sede dell’Università Cattolica promuove o ospita una serie di eventi. Ecco quali by Valentina Stefani | 16 gennaio 2020 In occasione della Giornata della Memoria , che si celebra in tutta Italia il 27 gennaio , la sede di Brescia dell’Università Cattolica organizza una serie di eventi in via Trieste o in altri luoghi. La mostra, preparata dall’Aned (Associazione nazionale ex deportati) di Pavia, ripercorre il viaggio dall’Italia alla Germania di 432 deportati, tra i quali Teresio Olivelli, fino al Lager di Flossenbürg. Un’altra mostra, I volti dello sterminio , sarà presentata al Liceo Marzoli di Palazzolo venerdì 24 gennaio alle 10 , alla presenza del professor Rolando Anni , e al Liceo Calini di Brescia venerdì 31gennaio dalle 8 alle 10 , con l’intervento dei professori Rolando Anni e Maria Paola Pasini . Il professor Rolando Anni sarà tra i protagonisti sabato 18 gennaio alle 10.30 , nella Chiesa di San Giorgio, della presentazione del libro di Maria Piras Una scelta di Libertà: la Provincia di Brescia . Sempre il professor Anni interverrà lunedì 27 gennaio alle 10 , al salone S. Barnaba alla Performance a cura degli studenti della 4a I del liceo Calini di Brescia L’angelo di Auschwitz: il mondo ebraico orientale e la Shoah . Giovedì 6 febbraio alle 17.30 nella Sala della Gloria della sede di via Trieste, 17 si terrà l’evento “ Odio e totalitarismi ”, con i saluti del direttore di sede Giovanni Panzeri , l’intervento dello scrittore e giornalista David Bidussa , e il coordinamento di Emanuela Zanotti .
Anche in collegio si fa memoria
Come ogni anno l’Università Cattolica è in prima linea nella promozione di incontri informativi e di sensibilizzazione sulla tematica. I Collegi in Campus nel pieno dell’attuazione del progetto formativo dell’Università Cattolica, organizzano iniziative e percorsi rivolti alla comunità universitaria per mantenere vivo il ricordo e far sì che gli orrori del passato non siano anche gli errori del futuro. Ad aprire la strada ci ha pensato il Collegio Ludovicianum di Milano, che proprio lunedì 27 ha tenuto un incontro dal titolo L’inferno di Treblinka . Il Collegio Marianum ha invece organizzato un cineforum con proiezione e dibattito dal titolo Una volta nella vita – I giovani e la memoria della Shoah sulla pellicola francese Una volta nella vita (Les héritiers) . Anche il Collegio Paolo VI e il Collegio Augustinianum di Milano partecipano alle iniziative legate alle celebrazioni per la Giornata della Memoria con due diverse attività che si terranno nel mese di febbraio. Inoltre il Collegio di via Necchi installerà una targa commemorativa all’ingresso dei bunker situati al piano sotterraneo dello stesso, per ricordare quando quegli ambienti venivano usati per dare rifugio alle famiglie ebraiche di Milano perseguitate dai rastrellamenti. È la storia di padre Carlo , che nell’ottobre del 1943 venuto per primo a conoscenza delle imminenti azioni di persecuzione contro gli ebrei, fece del suo ufficio il centro di questa opera di carità.
Educare al rispetto, la lezione di Liliana Segre
Dalle tragedie della storia alla più recente attualità, conoscenza e cultura sono fondamentali per arginare, se non per evitare, atteggiamenti che possono avere conseguenze impensabili. La scuola deve essere protagonista nell’educare al rispetto dei singoli individui e alla convivenza civile, restituendo una giusta importanza alla formazione sui temi della Cittadinanza e della costituzione. “Dal prossimo anno l’Educazione civica tornerà ad essere materia d’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado. Letteratura italiana: percorsi di cittadinanza e costituzione Milano, 13 e 14 febbraio 2020 #antisemitismo #hate speech #liliana segre #winter school Facebook Twitter Send by mail Print.
Lotta all’antisemitismo, Milena Santerini coordinatrice nazionale
Nomine Lotta all’antisemitismo, Milena Santerini coordinatrice nazionale A pochi giorni dalla Giornata nazionale della Memoria , la pedagogista dell’Università Cattolica nominata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla guida della commissione. Ai microfoni di Cattolicanews la professoressa, ordinario di Pedagogia generale e docente di Pedagogia interculturale dell’Ateneo, si è dichiarata onorata di questo incarico. Come è nata l’idea di questa nuova figura all’interno del governo italiano? «Nel 2017 il Parlamento europeo ha chiesto agli stati membri di nominare un coordinatore per la lotta contro l’antisemitismo, compito molto importante a fronte di un significativo aumento anche in Italia dell’antisemitismo in termini quantitativi e qualitativi. È rilevante in questa decisione anche l’aspetto del negazionismo su cui il nostro Paese ha anche approvato una legge ma non è ancora stato risolto il problema delle forme molto diffuse, liquide e apparentemente banali, che riguardano l’antisemitismo». Sarà compito del Coordinatore capire quali di questi esempi possano essere tradotti in termini operativi, certamente partendo dal principio che paragonare la politica odierna di Israele a quella dei nazisti è antisemitismo, e lo è allo stesso modo ritenere gli ebrei collettivamente responsabili delle azioni politiche di Israele». Prima di tutto però ci sarà un grande lavoro di condivisione dei principi da difendere e promuovere tra tutti i soggetti coinvolti, consapevoli che molte iniziative efficaci esistono già e che è fondamentale schierarsi contro tutte le forme di ostilità che si assomigliano». Giada Meloni PROFILI LAVORISTICI DELLA LEGISLAZIONE ANTIEBRAICA FASCISTA Mercoledì 22 gennaio alle ore 12.30 in aula Maria Immacolata, nell’ambito delle iniziative per la Giornata della memoria del 27 gennaio , si terrà il seminario Profili lavoristici della legislazione antiebraica fascista , con l’intervento del ricercatore di Diritto del lavoro Mirko Altimari .
Liliana Segre: il dovere della memoria
La testimonianza Liliana Segre: il dovere della memoria La senatrice a vita ha parlato davanti a una platea di insegnanti che hanno partecipato alla Winter School dell’Università Cattolica ricordando loro l’importanza di raccontare alle nuove generazioni “quello che è stato” by Katia Biondi | 14 febbraio 2020 Una lezione sull’ hate speech . A tenerla a una platea di insegnanti è una testimone d’eccezione: Liliana Segre. Pensando al futuro viene da credere che siano bui i tempi che ci aspettano e tuttavia lei mi rammenta che c’è una speranza”. Una parola, quella della speranza, che ritorna più volte nell’intervento di Liliana Segre dedicato al tema “Dall’articolo 3 al hate speech: discorsi d’odio ai tempi della rete”. E questa è una cosa molta amara non tanto per noi sopravvissuti ma per quelli che sono morti invano, morti senza tomba, per la colpa di essere nati, morti per i quali l’articolo 3 della Costituzione ancora non c’era stato e non aveva dato importanza a ogni uomo». C’è un altro pericolo che preoccupa Liliana Segre ed è quello della rete, resa ancora più insidiosa da «questa sua possibilità enorme di raggiungere soggetti che non sono preparati a scegliere con la loro coscienza ma vengono addirittura annegati dalla quantità di notizie». Ma nello stesso tempo seguire le «parole straordinarie, intelligenti, acute, antiretoriche di Primo Levi: “Comprendere è impossibile, ma conoscere è necessario”», chiedendo agli insegnanti di trasmettere questo messaggio agli adolescenti perché «solo con i giovani, con il loro aiuto ci sarà la speranza di tramandare la memoria».
Hate speech antisemita al tempo del Covid
Svolto dall’Osservatorio Mediavox e dal Centro di ricerca sulle Relazioni interculturali dell’Università Cattolica, lo studio ha analizzato tra l’1 marzo e il 31 maggio 900 tweet scelti casualmente tra tutti quelli scaricati e classificati manualmente da esperti di antisemitismo. Il nemico che un tempo era rappresentato dalla famiglia dei Rothschild, dal “grande vecchio” e dall’occulto, oggi è incarnato da George Soros accusato di favorire gli immigrati e dalle grandi banche che “si servono” dell’Europa». Non riuscendo a gestire una situazione complessa che ha a che fare con la globalizzazione, la personalità debole, insicura, spaesata di fronte a un mondo che non controlla cerca un nemico, un bersaglio su cui riversare il proprio odio». Innanzitutto è considerevole l’ordine temporale dei post perchè abbiamo notato che il numero dei tweet è decrescente nei mesi presi in considerazione (487 tweet pubblicati nel mese di marzo, 303 in aprile e 110 a maggio). E lo stesso andamento ce l’hanno i tweet che sono stati classificati come contenuti di odio (66 nel mese di marzo, 56 nel mese di aprile e 25 nel mese di maggio). Per l’online, invece, ci si basa di solito sulle segnalazioni di attivisti che operano ad esempio sui blog, ma dobbiamo ancora sviluppare forme di ricerca vere e proprie. Per l’analisi dei termini scelti che vedeva l’associazione di “ebrei” e “virus” non ci si poteva basare sugli algoritmi perchè questi non sono in grado di trovare i contenuti d’odio.