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Coronavirus Lombardia, la cabina di regia per la «Fase 2» con i rettori

Oggi alle 14.30 il governatore Attilio Fontana insedierà il gruppo di rettori universitari per pensare alla fase due: da loro ci si aspetta una visione non strettamente legata alla quotidianità, ma più ampia, su come impostare la ripartenza del sistema lombardo. Nella riunione di oggi verrà infatti stabilità la roadmap che dirà come la macchina regionale dovrà adeguarsi alla nuova sfida: il ritorno a una normalità diversa da quella pre-Covid, fatta di distanziamento sociale, misure di sicurezza per i lavoratori, nuovi metodi produttivi. continua a leggere sul Corriere della Sera] #covid #cabina di regia #lombardia #coronavirus Facebook Twitter Send by mail Print.

 

Le università lombarde ripartano in modo flessibile e graduale

Crul Le università lombarde ripartano in modo flessibile e graduale È la formula adottata da tutti gli atenei per ritornare a erogare lezioni in presenza, facendo tesoro dei mesi di formazione a distanza testati durante il lockdown . La Conferenza dei rettori ha confermato alla sua guida il professor Remo Morzenti Pellegrini 14 settembre 2020 La Lombardia in questi ultimi mesi è stata protagonista delle pagine di cronaca del nostro Paese. Lo scenario che aspetta il mondo dell’istruzione universitaria risulta essere pressoché incerto a causa dell’impossibilità di prevedere la diffusione del contagio nei prossimi mesi ma, d’altra parte, è possibile prepararsi. Le università lombarde, i cui rettori si sono riuniti nella Crul - Conferenza dei Rettori delle Università della Lombardia lo scorso 11 settembre, sono pronte tutte alla ripartenza dopo aver superato i “test di sicurezza”, ovvero esami e lauree in presenza dei giorni scorsi. Con un generale incremento di iscritti in tutti gli atenei della regione, nonché di studenti stranieri ed Erasmus, la linea adottata dai rettori è di un approccio in presenza “flessibile” e “graduale”. Per un primo periodo in Lombardia ci sarà un mix di lezioni in presenza e di didattica a distanza , valorizzando l’esperienza dei mesi passati di didattica online in un’ottica di innovazione, senza dimenticare il grande valore della formazione dello studente in relazione ai compagni di corso. All’unanimità è stato riconfermato Remo Morzenti Pellegrini , rettore dell’Università degli studi di Bergamo, che proseguirà con la missione di valorizzazione della rete regionale e l’internazionalizzazione, linee del suo precedente mandato.

 

Appello dei Rettori delle Università lombarde del 9 marzo 2020

Come Rettori degli Atenei lombardi ci sentiamo profondamente toccati da quello che sta accadendo e abbiamo immediatamente dato seguito alle richieste delle autorità nazionali e regionali sospendendo le attività didattiche in presenza e implementando, non senza un grande impegno sia tecnico che di personale, le lezioni a distanza. Questo consente e consentirà ai nostri studenti di proseguire in sicurezza il programma didattico, al fine di garantire loro un regolare percorso di studi. Le nostre Università, abitualmente luogo di aggregazione e di intensi scambi scientifici e culturali, sono oggi tristemente vuote ma vogliamo che sia la testimonianza di come il contenimento sociale sia la singola e più efficace manovra di ostacolo alla diffusione del virus. Il Paese tuttavia non può reggere a lungo se ciascun cittadino non farà la propria parte seguendo il principio più importante che è quello del contenimento sociale, restando il più possibile al proprio domicilio e riducendo al massimo le attività esterne. Fa piacere leggere delle manifestazioni di vicinanza e di stima al personale medico ed infermieristico dei nostri ospedali, ma tutti devono comprendere che se non otteniamo il rallentamento della curva di crescita con la serietà dei nostri comportamenti, tutti i loro sforzi saranno vani. Facciamo appello affinché tutti i cittadini e tutti i residenti in Italia, indipendentemente dalla regione di residenza, seguano alla lettera e nel modo più scrupoloso possibile le indicazioni contenute nell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e nelle correlate disposizioni attuative. Nessuno si senta lontano o peggio immune da questa grave epidemia che sapremo fronteggiare e vincere solo con uno sforzo comune prima di fiducia verso gli esperti, poi di comprensione e quindi di azione.

 

Lombardia e globalizzazione

by Bianca Martinelli | 07 dicembre 2017 350 miliardi di Pil all’anno prodotti in Lombardia, di cui 35-36 mila miliardi di euro nella sola provincia di Brescia. “Non si tratta di dati forniti per stupire, impressionare o dare adito a ipotesi di autonomie, ma di informazioni che è fondamentale conoscere per comprendere il contesto economico e sociale in cui siamo inseriti e agiamo quotidianamente”. “Un contesto fatto da ben 109mila imprese, di cui 16mila manifatturiere, è la nostra cornice di riferimento” ha proseguito Tedeschi prima di passare la palla all’Assessore allo sviluppo economico della Regione Lombardia con delega al Turismo, Mauro Parolini . “Pensare all’economia oggi, non può prescindere dal ragionare in termini di cambiamento dettato da innovazione tecnologica, digitalizzazione e globalizzazione, le quali permettono di creare relazioni informative che hanno mutato moltissimo il settore economico nella sua totalità. Si tratta di opportunità enormi, ma anche di rischi concreti, e per difendere la propria autonomia e la propria esistenza all’interno di un mercato che oggi è mondiale le nostre imprese devono fare rete. A Brescia si sono registrate più di 10mila presenze all’anno in termini di turisti che vengono e soggiornano almeno una notte in città, con un aumento del Pil derivato del 6-7%. Come si traduce tutto ciò in termini di occupazione e posti di lavoro? “Il presente e il futuro ci impongono di sostituire i posti di lavoro tolti da tecnologia e automazione, rimpiazzandoli con altri.

 

Turismo in Lombardia, un sfida possibile

Brescia Turismo in Lombardia, un sfida possibile L'assessore regionale Mauro Parolini ha illustrato agli studenti le innovazioni introdotte dalla legge 27/2015. Ad illustrare utilità, finalità nonché la filosofia alla base delle legge, è stato l’Assessore Parolini: “Per fare in modo che il decreto, e dunque il mercato del turismo, funzioni, occorre sinergia e sincronizzazione tra l’aspetto normativo e quello organizzativo. Lo scopo è integrare servizi ed offerta, per renderli più confortevoli ed attrarre quindi i turisti”. Parolini ha inoltre posto l’accento sue due aspetti-chiave della questione: “Il turismo non può prescindere da una logica inclusiva e relazionale. Inoltre, l’educazione e le modalità sono fondamentali: se un luogo è bello, ma l’esperienza umana sgradevole…rimarrà un pessimo ricordo!” La logica inclusiva emerge anche nel logo di Turismo in Lombardia, mostrato da Parolini ai presenti: una raggiera variopinta seguita dallo slogan “In Lombardia” . “Lo slogan è volutamente in italiano poiché la nostra lingua è un valore e un’attrattiva, basti pensare a come il Made in Italy sia il primo oggetto di desiderio in tutto il modo. “Le ricadute positive di questo progetto sono incredibili – afferma Parolini – a Brescia lo faremo certamente in occasione della Mille Miglia; mentre è in programma una collaborazione con l’Università per cercare blogger tra gli studenti”.

 

La Lombardia traina l'agroalimentare italiano

Cremona La Lombardia traina l'agroalimentare italiano Presentati i dati del tredicesimo Rapporto Regione Lombardia, Smea, Demm. aprile 2016 Con un valore di quasi 14 miliardi di euro , l'agro-alimentare della Lombardia rappresenta una fetta importante dell'intero sistema agricolo e alimentare italiano. Non solo importante, ma trainante visto che nel 2014 (ultimi dati disponibili) l'agro-alimentare lombardo è cresciuto dello 0,7% contro una diminuzione del 2,2% registrata a livello nazionale. Una prima parte del volume riporta l’analisi dei principali avvenimenti dell’anno (Expo 2015, avvio della riforma Pac, fine del regime delle quote latte) e delle prospettive del sistema a livello regionale e internazionale. La seconda parte è invece composta da un ampio quadro di sintesi delle caratteristiche strutturali ed economiche del sistema, al quale seguono i capitoli dedicati all’analisi delle politiche agricole a livello comunitario, nazionale e regionale, con una fotografia della loro attuale configurazione e l’esame delle tendenze in atto. Nella terza parte del Rapporto si considerano le principali componenti del sistema agro-alimentare: distribuzione al dettaglio, industria alimentare e agricoltura, comprendendo anche l’analisi degli scambi con l’estero. Nella parte conclusiva si analizzano le filiere più significative delle produzioni vegetali e animali della Lombardia, con un' appendice dedicata alle produzioni realizzate con il metodo biologico con le informazioni dettagliate sulla loro importanza a livello regionale e il confronto con il quadro nazionale.

 
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