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The Economy of Francesco è anche un business game
Piacenza The Economy of Francesco è anche un business game Cinquanta studenti del campus di Piacenza si sono sfidati a colpi di idee di marketing nell’Etichal Business Game per valorizzare l’Emporio solidale. Anche il marketing può aiutare la solidarietà a crescere, e lo hanno dimostrato gli otto gruppi di studenti di Food marketing e strategie commerciali (50 in tutto) che si sono sfidati a colpi di idee per lo sviluppo dell’Emporio solidale di Piacenza . I ragazzi sono stati stimolati a elaborare progetti per migliorare l’organizzazione e la comunicazione dell’Emporio (Challenge #1: il Retail Marketing dell’Emporio) e per sviluppare un’azione efficace di attrazione di fondi e personale (Challenge #2: Fund &; People Raising). Da una piccola analisi sul territorio sono emerse le leve su cui lavorare per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla challenge: migliorare le rotture di stock ed ottimizzare l'assortimento dei prodotti alimentari. Per il target aziende gli studenti hanno proposto due iniziative, "Adotta uno scaffale" e "Socio dell'Emporio", con l'obiettivo di creare un rapporto sinergico e di Win-Win con l'Emporio. Per i cittadini abbiamo lavorato su due fronti: la comunicazione online e la comunicazione offline, utilizzando il digitale per informare e sensibilizzare i donatori e organizzando eventi per coinvolgere i cittadini, con un’attenzione particolare per le scuole del territorio piacentino». Ci avete offerto - ha commentato Mario Idda presidente di Emporio solidale e Responsabile della Caritas Diocesana - un esempio di maturità, donare è dono sia per chi lo riceve che per chi lo produce.
Stefano Bertuzzi: «Non chiamatemi cervello in fuga»
Più che di fuga si deve parlare di mobilità dei cervelli: che gli italiani vadano all’estero va benissimo; sarebbe altrettanto auspicabile che gli stranieri venissero in Italia: nel mondo globale della conoscenza la strada è questa». Ma non dobbiamo pensare che con l’arrivo del vaccino tutto sia risolto: innanzitutto per questo vaccino c’è una coda di 7 miliardi di persone. La strada di Stefano Bertuzzi parte da Piacenza, dove ha frequentato la facoltà di Agraria; a Cremona si è specializzato in biotecnologie e da lì è volato negli States. E chi altro? «L’altra persona a cui devo molto è il professor Bottazzi, il direttore di Microbiologia che mi aveva ammesso nel suo Istituto, con cui ho fatto il dottorato a Cremona e con cui ho potuto maturare una passione approfondita per la materia. Sto molto bene negli Usa: gli americani ti accolgono a braccia aperte, ma non le stringono mai. È una società molto aperta, in cui è facilissimo creare rapporti, ma manca quel senso di profondità nelle relazioni che invece ho sperimentato in Italia. E allo Stefano Bertuzzi neolaureato cosa direbbe? «Quello che direi al me stesso di allora e a tutte le persone che si laureano adesso è pensare alla scienza come un percorso che permette di equipaggiarti per risolvere problemi complessi. Una cosa che io non avevo capito è che fare ricerca non è tanto imparare delle nozioni o delle tecniche o farsi delle domande ma creare situazioni in cui riesci a risolvere dei problemi molto complessi.
L'Europa di domani la progettano gli studenti
PIACENZA L'Europa di domani la progettano gli studenti 175 studenti di Politica Economica protagonisti del laboratorio Next Generation EU . Si parte il 28 ottobre , alle 10.30, con l’intervento di Luca Cerri di KPMG by Sabrina Cliti | 26 ottobre 2020 Il futuro dell’Europa si chiama Next Generation EU . L’ambizione è quella di un piano che guardi oltre la crisi, con investimenti nei megatrend e nella solidità finanziaria dell’Europa a 27. Il NgEU sarà soprattutto concentrato nel famoso “Recovery and Resilience Facility” che permetterà nuovi investimenti e spese sia allo Stato che alle Regioni. Gli studenti, suddivisi in trentacinque gruppi, dovranno produrre un elaborato di analisi ed uno di progettazione: «In questa fase stiamo costruendo le basi conoscitive. Un gruppo di studenti sta già lavorando su alcuni temi specifici, in particolare hanno partecipato ad una due giorni online promossa da due associazioni (Divercity e Pianeta) di studenti di materie scientifiche dell’Università di Pisa e dei Politecnici di Milano e Torino. Un percorso molto articolato che porterà alla produzione di progetti che saranno messi a disposizione dei policy makers interessati.
Lutto per l'Ateneo. È morto il professor Giovanni Negri
È morto il professor Giovanni Negri È stato il primo preside della Facoltà di Giurisprudenza del campus di Piacenza 13 novembre 2020 Un altro lutto per la comunità accademica dell'Università Cattolica: è morto il professor Giovanni Negri . Professore ordinario di Istituzioni di Diritto romano, si era formato presso l'Università Statale di Milano e aveva iniziato esercitando la professione di avvocato nel campo del diritto civile, commerciale e amministrativo a Milano e Piacenza , presiedendo collegi arbitrali. Aveva perfezionato gli studi di Diritto romano presso l'Università di Heidelberg e, prima di giungere in Cattolica presso le sedi di Milano e Piacenza, aveva insegnato materie romanistiche nelle Università di Urbino, Parma e Pavia. A Piacenza dal 1995 al 2000 è stato presidente del corso di laurea in Giurisprudenza dipendente dalla sede milanese e dal 2000 al 2004 preside della Facoltà, istituita anche con il suo rilevante contributo e impegno. Il 16 maggio del 2016, in una solenne cerimonia presieduta dal rettore Franco Anelli, ricevette il titolo di professore emerito. giovanninegri #milano #piacenza #giurisprudenza #lutto Facebook Twitter Send by mail Print.
Ideas 4 Sustainability, al via i laboratori dei "manager di Francesco"
Temi caldi sempre, ancora di più oggi davanti al mondo travolto dalle conseguenze della pandemia. Parte proprio da qui il ciclo di appuntamenti della nuova laurea triennale dell’Università Cattolica legata all’ Economia di Francesco , che ha nei temi centrali della sostenibilità il suo asse portante. Al termine dell’evento gli studenti verranno coinvolti in una call per lo sviluppo di idee progettuali per l'inclusione dei migranti da parte delle imprese. I progetti degli studenti saranno presentati, discussi e difesi nell'ambito di un convegno di presentazione del volume dedicato al tema dell'accoglienza che RFK Human Rights e Euricse concluderanno nei primi mesi del 2021». L’incontro vedrà gli interventi di Valentina Pagliai , Education &; Advocacy Manager della Robert F. Kennedy Human Rights Italia e di Matteo Boaglio , Head of Institutional Special Projects and Policies di Intesa Sanpaolo. sostenibilita #economyoffrancesco #piacenza #economia Facebook Twitter Send by mail Print.
Gino Strada: «Siate generosi, ne vale la pena ed è giusto»
Giornata del dono Gino Strada: «Siate generosi, ne vale la pena ed è giusto» Il fondatore di Emergency interverrà alla Giornata del dono di l unedì 5 ottobre nella sede di Piacenza. Nell’intervista di presentazione, invita a vincere gli egoismi e a pensarci tutti come una collettività by Sabrina Cliti | 02 ottobre 2020 Una vita spesa nel darsi agli altri, quella di Gino Strada , uno dei protagonisti della Giornata del dono , in programma lunedì 5 ottobre alle 11.30 alla sede di Piacenza dell’Università Cattolica. Certo, in generale, essere sensibili al bene altrui è cosa positiva, e credo sia una propensione che caratterizza la natura dell’essere umano, va coltivata e incentivata. Pensando agli ultimi mesi, dominati da una pandemia che ha travolto la vita di tutti, c’è qualcosa che l’ha sorpresa di più, che non si aspettava neanche lei, abituato alle situazioni estreme? «Non mi aspettavo questo collasso dei sistemi sanitari. Devo dire che c’è stato in molti Paesi, non solo in Italia, un tracollo che ha messo in chiaro la fragilità di sistemi basati sull’idea di profitto, della medicina come merce, come bene. Il che, al di là del dramma delle vite umane perse, non è detto che sia un disastro, né per l’economia, né la società: dovremo adattarci a una società diversa, che mi auguro si dimostrerà più aperta, più inclusiva. gino strada #emergency #dono #piacenza Facebook Twitter Send by mail Print TERZA EDIZIONE A PIACENZA Terza edizione della Giornata del dono , che si celebrerà lunedì 5 ottobre , dalle 9.30, nel campus di Piacenza dell’Università Cattolica .
Piacenza e Cremona, aperte le iscrizioni alle magistrali
Lauree magistrali Piacenza e Cremona, aperte le iscrizioni alle magistrali Mercoledì 8 aprile le dirette streaming per scoprire i contenuti dei percorsi attivi nei due campus. Dallo stesso giorno ci si può iscrivere alle lauree di secondo livello. Il nuovo corso in Food Processing: innovation and tradition by Sabrina Cliti | 07 aprile 2020 Nove dirette streaming, livechat e video presentazioni : questi gli ingredienti dell’appuntamento che mercoledì 8 aprile anticiperà l’ Open Week dell’Università Cattolica . Tra i percorsi attivi (quattro di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, quattro di Economia e uno di Scienze della formazione), anche il nuovo Food processing: innovation and tradition , che partirà a Cremona e sarà erogato in lingua inglese, oltre alla laurea in Banking and Consulting attivata lo scorso anno. Già a partire dal oggi sono disponibili i bandi di ammissione alle lauree magistrali e da domani 8 aprile sarà possibile iscriversi al colloquio di ammissione direttamente dal portale dell’Ateneo. L’appuntamento è per mercoledì 8 aprile con le video-presentazioni dei corsi (qui il programma ) e per partecipare alle livechat di confronto con i docenti, per chiedere chiarimenti e precisazioni sui percorsi di interesse, I colloqui si svolgeranno da maggio in avanti e sarà possibile sostenerli anche attraverso Skype . lauree magistrali #streaming #iscrizioni #piacenza #cremona Facebook Twitter Send by mail Print.
Giornata del dono con l’«economista di Dio» e Gino Strada
Dopo la laurea in Economia e gestione d’azienda nella sede di Piacenza della Cattolica, dal 2014 vive nel Carmelo della città. Una testimonianza vivente che dimensione economica e dimensione contemplativa possono essere amiche Alle 11.30 sarà la volta del fondatore di Emergency Gino Strada , protagonista della seconda sessione plenaria con l’intervento “ Il dono non può essere un’emergenza ”. Questa giornata è un’occasione per riflettere sul dono come una componente importante del vivere contemporaneo a livello di economia, educazione e vita collettiva» sottolinea la preside della facoltà di Economia Anna Maria Fellegara . Ma, come ricorda Papa Francesco «tutti, specialmente i ragazzi e i giovani, sono chiamati a fare la stupenda esperienza del dono. piacenza #dono #sincletica #ginostrada Facebook Twitter Send by mail Print.
Monsignor Ambrosio saluta Piacenza donando la sua biblioteca
Chiesa Monsignor Ambrosio saluta Piacenza donando la sua biblioteca In occasione del saluto alla diocesi che ha guidato per 13 anni, il vescovo ha deciso di lasciare i propri libri alla biblioteca del seminario, per renderli fruibili all’intera città. Il legame indelebile con l’Università Cattolica by Agostino Picicco | 23 settembre 2020 Domenica 27 settembre il vescovo Gianni Ambrosio saluterà la diocesi di Piacenza, che ha guidato per circa 13 anni, prima dell’ingresso del nuovo pastore monsignor Adriano Cevolotto . Quale ultimo atto del suo episcopato ha donato al seminario di Piacenza la sua biblioteca personale di oltre dodicimila volumi . È la prima donazione effettuata alla biblioteca del seminario, forte di circa cento mila volumi, da parte di un vescovo diocesano. Nella sua biblioteca il vescovo ha custodito, studiato e consultato importanti collane bibliche e teologiche delle maggiori case editrici cattoliche italiane, oltre a titoli rari ed enciclopedie di teologia, dizionari di teologia morale, biblica, spirituale, anche in edizioni di pregio. Tanti volumi sono dell’editrice dell’Università Cattolica “ Vita e pensiero ”, quale segno tangibile del legame con l’Ateneo negli anni in cui monsignor Ambrosio è stato assistente ecclesiastico generale, poi vescovo della città che ne ospita il campus piacentino nonché membro del consiglio di amministrazione. Auspico che il desiderio di studiare, di ricercare e di approfondire il mistero della vita in tutti i suoi aspetti possa continuare nel tempo» afferma il vescovo.
Le lauree magistrali si presentano in rete
Cremona e Piacenza Le lauree magistrali si presentano in rete I campus di Cremona e Piacenza hanno illustrato la propria offerta formativa di secondo livello nel corso di una versione speciale dell’Open day, realizzata interamente in streaming. Una giornata nel nome dell’internazionalizzazione by Sabrina Cliti | 08 aprile 2020 Una versione inedita dell’Open day, quella andata in scena dal campus di Piacenza e Cremona. Nella sua dimensione online ha saputo raccogliere l’interesse di molti studenti che stanno per concludere la laurea triennale, intercettando anche coloro che, forse, non avrebbero potuto partecipare all’evento “in presenza” perché residenti lontano dal campus. La mattina è stata dedicata alla presentazione delle lauree magistrali di Scienze agrarie alimentari e ambientali , quattro in tutto: Agricoltura sostenibile e di precisione ; Scienze e tecnologie alimentari ; Agricultural and food economics e la nuova in Food processing: innovation and tradition . Nel corso della mattina si è tenuta anche l’illustrazione della laurea magistrale in Progettazione pedagogica nei servizi per minori attiva all’interno della facoltà di Scienze della Formazione piacentina e unica in Italia per essere dedicata esplicitamente ai minori. L’internazionalizzazione è stata la parola chiave, il fil rouge che unisce i percorsi proposti dal campus, sia per la rete di partner di ricerca in cui si inserisce, sia per lo sviluppo della sua proposta formativa, che vede attivi anche percorsi di double degree . Per chi non avesse potuto partecipare a questi incontri, l’appuntamento è dal 14 al 21 aprile con il #FestivalUniCatt , una settimana di appuntamenti in streaming per presentare i 57 corsi di laurea magistrale di tutta l’Università Cattolica.
Un provvedimento che dà fiato all’agricoltura
Lavoro stagionale Un provvedimento che dà fiato all’agricoltura Secondo il professor Gabriele Canali , la misura del Governo per l’emersione del lavoro irregolare è positiva anche in vista della stagione estiva. Il decreto sulla regolarizzazione dei lavoratori, appena varato dall’esecutivo, si muove nella direzione dell’emersione del lavoro nero, e questo è un passo avanti importante verso la soluzione di uno dei problemi atavici del lavoro stagionale. Ma, secondo il professor Gabriele Canali , docente di economia agroalimentare della facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’Università Cattolica, il tema del lavoro in agricoltura, e in particolare del lavoro stagionale, con tutte le sue criticità, deve essere affrontato in maniera più complessiva e organica. Quali sono i vantaggi evidenti per lei? «Intanto è molto positivo il più facile accesso a una condizione di regolarità di questi lavoratori, che sono già presenti in Italia e che, di fatto, sono coinvolti a pieno titolo anche nelle filiere agroalimentari. Bisognerà vedere quindi come verrà gestito concretamente questo processo… «I limiti del provvedimento potrebbero nascondersi nella provvisorietà di questo approccio e in eventuali resistenze nascoste tra le pieghe della fase attuativa di questo regolamento, che potrebbero limitare la fluidità del passaggio del sommerso a una situazione di regolarità. Per questo guarderei agli aspetti positivi di un provvedimento che consente di aumentare la disponibilità di manodopera regolare in un momento in cui, nonostante tutti i tentativi, è emerso con chiarezza che la manodopera regolare oggi non è sufficiente per i fabbisogni del settore agricolo. Il tentativo di avvalersi dei disoccupati o del lavoro dei percettori di reddito di cittadinanza, non si è dimostrato sufficiente e i numeri ce lo dicono: l’offerta di lavoro italiano per le attività agricole è molto più limitata di quella di cui il settore agricolo ha bisogno».
Dalla Cattolica un’ambulanza per Piacenza
La Buona Notizia - Presenza Dalla Cattolica un’ambulanza per Piacenza Il Centro studi BANKS, insieme a BPER Banca e ai dipendenti di Oliver Wyman e di Mercer Italia, risponde alla richiesta di aiuto della Croce Rossa Italiana attivando una raccolta fondi. Anche Scienze agrarie, alimentari e ambientali sostiene l’iniziativa by Sabrina Cliti | 27 marzo 2020 «Ogni sede della Croce Rossa Italiana presente sul territorio della provincia di Piacenza sta usando tutte le risorse a sua disposizione, ma potrebbero non bastare». Parte da qui l’appello rivolto dal presidente di CRI Guidotti al professor Stefano Monferrà , direttore del Centro di Ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore BANKS. All’iniziativa ha aderito anche la facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali dell’ateneo cattolico. Per chi volesse contribuire questi sono gli estremi: IBAN - IT12G0538712600000003200652 BICBPMOIT22XXX #piacenza #crocerossaitaliana #ambulanza Facebook Twitter Send by mail Print.
Sport InCampus sbarca a Piacenza
Grazie alla preziosa collaborazione del Csi (Comitato Sportivo Italiano) , Sport InCampus si è strutturato come un progetto di ampio respiro che ha coinvolto diversi attori in un dialogo che continua con profitto. In virtù di questo interesse e per rispondere al bisogno degli studenti di avere un’area attrezzata per praticare diverse discipline sportive, anche in Campus, Educatt inaugura a Piacenza il servizio sportivo. La zona sportiva comprende d ue macroaree, una indoor e una outdoor . All’aperto due campi da calcio a 5 (che all’occorrenza possono diventare set di partite di tennis) e una parete di roccia attrezzata, con torretta, per il climbing sportivo. Al coperto invece, una tensostruttura rinnovata e in linea con le più moderne palestre ospita la pratica sportiva di diverse discipline, perlopiù a squadre: calcio a 5, pallavolo, basket e tennis. Il dialogo tra Educatt e il Csi continua all’insegna della condivisione dei valori cristiani, favorendo il sostegno e l’inclusione, per uno sport non competitivo in cui al centro c’è l’essere umano e la sua esperienza e non solo il risultato fine a sé stesso. Educatt, in quanto Ente per il Diritto allo Studio universitario, si impegna costantemente nella ricerca della soddisfazione dei bisogni della comunità universitaria, mostrando particolare interesse per quello che concerne il benessere psico-fisico della persona.
Francesca, l’imprenditrice della formazione che ha sfidato il Covid
Dopo la laurea triennale in Scienze dell’Educazione, si è sperimentata come educatrice a tempo pieno presso una scuola d’infanzia paritaria, per poi decidere di tornare sui banchi universitari, quelli della laurea specialistica in Progettazione Pedagogica nei servizi per minori di Piacenza. Adesso, grazie al titolo di coordinatore pedagogico, ho costituito con altre tre socie una società cooperativa, l’Alveare, dedicata al servizio educativo 0-6 anni, raggiungendo con questo traguardo uno degli obiettivi più importanti per me e che mi ha fortemente motivata durante gli studi». Ho iniziato a sperimentarle soprattutto nelle esperienze di tirocinio, nelle attività di gruppo dei laboratori previsti dalla mia facoltà e durante gli incontri dedicati all’ascolto e al dialogo con figure professionali operanti in diversi settori educativi». È stato molto significativo e problematico su tanti aspetti: dalla chiusura totale della scuola fino alla gestione economica dell’attività, risolta grazie alla collaborazione con il comune che ci ha permesso di non chiedere le rette ai genitori durante questo periodo. Quali sono le sfide professionali che ti poni per il futuro? «Le sfide professionali sono molte: la prima sicuramente è quella di garantire un servizio adeguato alle esigenze delle famiglie, soprattutto in un contesto di emergenza come quello attuale. Inoltre c’è il desiderio di far crescere la missione educativa della nostra struttura, attraverso l’apertura di sportelli di ascolto e di sostegno alla genitorialità in collaborazione con gli enti presenti sul territorio». Sono entrata in contatto con questi servizi sia per valutare le proposte lavorative offerte dal territorio sia per richiedere un colloquio di orientamento al fine di valutare eventuali scelte post percorso universitario e per riflettere sulle mie attitudini e competenze personali».
Il ricordo di Luigi Calamari
piacenza Il ricordo di Luigi Calamari Ricercatore scrupoloso e prolifico, è morto lo scorso 15 febbraio il professore di Zootecnica Speciale della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali. All’attività scientifica affiancò sempre anche un’instancabile opera di divulgazione. febbraio 2018 Dopo breve malattia, lo scorso 15 febbraio è deceduto il professor Luigi Calamari . Laureatosi in Scienze Agrarie all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza nel 1978, ha percorso la sua carriera scientifica e accademica presso l’Istituto di Zootecnica del medesimo ateneo sotto l’iniziale guida dei professori Vittorio Cappa e Giuseppe Bertoni. Professore associato di Zootecnica Speciale, il professor Calamari ha offerto un importante contributo personale all’attività universitaria che si è concretizzato, oltre che nell’attività di docenza e di ricerca, anche nell’attiva partecipazione al riordino dell’attività didattica della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali. Ricercatore scrupoloso e prolifico, come testimoniano le numerose pubblicazioni scientifiche su riviste di rilevanza nazionale e internazionale, è stato membro attivo di numerose commissioni di studio dell’Associazione per la Scienza e le Produzioni Animali (ASPA) e dell’Editorial board della rivista Italian Journal of Animal Science. All’attività scientifica ha sempre affiancato anche un’instancabile opera di divulgazione per il trasferimento del sapere al mondo della produzione agro-alimentare.
Lauree online a Piacenza, la carica dei 77
Laureati Lauree online a Piacenza, la carica dei 77 Prime discussioni delle tesi per gli studenti triennali e magistrali della facoltà di Economia e Giurisprudenza. Il messaggio della preside: «È l'inizio, inatteso e davvero impensabile, di un nuovo traguardo» by Sabrina Cliti | 23 marzo 2020 Sono 77 i laureandi magistrali e triennali della facoltà di Economia e Giurisprudenza di Piacenza che discuteranno tra oggi e mercoledì 25 marzo le loro tesi. E poi l'impegno di tanti, studenti, docenti e personale, che rendono possibile ciò che fino a ieri sembrava irrealizzabile. Le lauree che si discutono in questi giorni a Piacenza rappresentano l'inizio, inatteso e davvero impensabile, di un nuovo traguardo. Lo sguardo che si posa sui prossimi 100 anni è quello positivo, responsabile ed emozionato che vedo, attraverso lo schermo del mio computer, sui visi di queste donne e di questi uomini che discutono con passione e serietà la loro tesi di laurea. Ho apprezzato gli sforzi di tutti per rendere possibile la sessione di laurea prima possibile e ringrazio dunque la commissione e i tecnici per il supporto e per tutto il lavoro “dietro le quinte”. Se la laurea fosse stata in presenza, la nonna non avrebbe potuto partecipare alla discussione di laurea: ecco se vogliamo vedere un lato positivo della discussione online, è questo.
RicibiAMO, un progetto contro lo spreco
PIACENZA RicibiAMO, un progetto contro lo spreco La campagna, partita lo scorso febbraio, ha l’obiettivo di proporre soluzioni efficaci per ridurre lo spreco alimentare nella ristorazione ed è stata premiata dalla Regione Emilia Romagna VIDEO 19 dicembre 2017 Ridurre lo spreco alimentare si può. Tutto nasce da una rete di ristoratori sostenibili del territorio piacentino e parmense disponibili ad avviare un percorso di valorizzazione, misura e accreditamento delle best practice anti spreco del cibo. Tutti i ristoratori delle province di Parma e Piacenza sono stati chiamati a partecipare all’iniziativa tramite le principali associazioni di categoria presenti sul territorio e in molti hanno già aderito. RicibiAMO - ricorda il prof. Capri - rappresenta la prima rete di ristoratori sostenibili che saranno in grado di raggiungere l'obiettivo 12 dell'Agenda 23 ossia quella relativa ai consumi e alle produzioni sostenibili. Scegliere fonti rinnovabili e promuovere un corretto conferimento dei rifiuti nella raccolta differenziata. Per limitare gli sprechi offrire diverse dimensione delle porzioni in modo da soddisfare diversi appetiti di chi è a dieta, dei bambini e degli anziani. sprecoalimentare #piacenza Facebook Twitter Send by mail Print.
Il sensore che migliora la vite
Piacenza Il sensore che migliora la vite Posizionato sul trattore permette di acquisire affidabili informazioni sulla morfologia della chioma, in alternativa ad altre piattaforme di telerilevamento. giugno 2017 È Matteo Gatti il vincitore del Premio Antico Fattore dell’ Accademia dei Georgofili per la categoria Moderne tecnologie di gestione e difesa del vigneto nell’edizione 2017. Posizionando opportunatamente il sensore sul trattore, esso consente di acquisire affidabili informazioni sulla morfologia della chioma, proponendosi come valida alternativa rispetto ad altre piattaforme di telerilevamento. Con MECS-VINE ® ora i parametri di Canopy Index (CI), temperatura ambiente, temperatura superficiale della chioma e distanza della parete saranno rilevati grazie a un unico strumento attraverso l’aggiunta di un ricevitore GPS ed una serie di altri sensori. I dati raccolti, infatti, verranno poi rielaborati in mappe dal software di post-processing MECS-MAPS e organizzati sotto-forma di mappe tematiche che potranno essere utilizzate dall’utente per produrre programmi di lavoro per attività di tipo VRT (tecnologie a dose variabile). piacenza #mecsvine Facebook Twitter Send by mail Print IL PREMIO ANTICO FATTORE Il “ Premio Antico Fattore ” è nato a Firenze negli anni ’30 ed è destinato a lavori letterari e a contributi scientifici di diversa natura, alternativamente nel settore viticolo ed olivicolo. Dopo diversi anni in cui il concorso non veniva più istituito, è stata l’ Accademia dei Georgofili , la più antica del mondo ad occuparsi di agricoltura, a ridare vita al “Premio Antico Fattore”.
Silenzio in aula, entra la Corte
PIACENZA Silenzio in aula, entra la Corte Duecentocinquanta allievi delle quinte superiori di Piacenza, Stradella, Lodi, Cremona, Fidenza e Parma hanno indossato i panni di avvocati, pm e giudici per discutere due casi pratici di processo penale. Non quella dell’accademia, ma quella che indossano i protagonisti del processo penale. Per 250 allievi di alcuni istituti di Piacenza, Stradella, Lodi, Cremona, Fidenza e Parma, le aule Buzzetti e Gamma della sede piacentina dell’Ateneo si sono trasformate in aule di tribunale. Ai ragazzi è stato possibile per un giorno vestire i panni di avvocato difensore, pubblico ministero e giudice per discutere due casi pratici di diritto penale. I ragazzi sono stati coinvolti in prima persona e sono diventati i protagonisti di un processo penale, cimentandosi con due casi reali di diritto penale». Così, tra codici e sentenze, davanti a due situazioni che toccano valori e diritti in conflitto, gli studenti hanno sperimentato la difficoltà e la bellezza del “fare diritto”. piacenza #diritto #giurisprudenza #processo Facebook Twitter Send by mail Print.
Migranti, quale impatto nel food
PIACENZA Migranti, quale impatto nel food La sesta conferenza dell’Associazione Italiana di Economia Agraria e Applicata (Aieaa) sarà ospitata dalla sede di Piacenza il 15 e 16 giugno. Al centro dei lavori, le politiche dell’immigrazione e le ricadute nel settore agroalimentare. giugno 2017 Negli ultimi decenni l’agricoltura e le aree rurali hanno rappresentato la principale fonte di opportunità di lavoro per i migranti. La ricerca economica è andata oltre l’analisi dell’impatto degli immigrati sui salari e sull’occupazione europea: gli economisti hanno iniziato ad analizzare l’interazione tra i migranti e gli europei partendo dal loro grado di sostituzione e/o complementarietà e analizzando le loro reazioni in ambiti lavorativi. Di questi temi si occuperà la sesta Conferenza dell’Associazione Italiana di Economia Agraria e Applicata (Aieaa), che sarà ospitata dalla sede di Piacenza dell’Università Cattolica il 15 e 16 giugno 2017. Titolo del convegno: “Economics and Politics of Migration: Implications for Agriculture and Food” . piacenza #food #agricoltura #migrazioni Facebook Twitter Send by mail Print.
Lasciati trasportare...in Cattolica
Provare l’università durante la scuola superiore fornisce risposte a 3 delle domande più frequenti nei colloqui di orientamento, che sono: Che cosa si studia?; Come si studia?; E dopo la laurea?» spiega Federica Terzaghi , responsabile del settore Promozione, Orientamento e Tutorato dell’Università Cattolica. Il salto dalla scuola superiore all’università comporta una scelta consapevole e responsabile, basata in gran parte sulla risposta a questi quesiti. Oltre a sapere che cosa si studia in un determinato corso di laurea, cerchiamo di far sperimentare la metodologia didattica universitaria, molto più partecipativa e interattiva di quella sperimentata alle scuole superiori, dove è previsto anche un approccio critico alle materie. La mattinata si è conclusa con la presentazione e la visita guidata del Campus. orientamento #facolta #piacenza Facebook Twitter Send by mail Print.
Nuovo preside a Piacenza
nomina Nuovo preside a Piacenza Il professor Marco Trevisan , docente di Chimica Agraria, è stato eletto alla guida della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali per il quadriennio 2017/18-2020/21. giugno 2017 Il professor Marco Trevisan , ordinario di Chimica Agraria alla sede di Piacenza dell’Università Cattolica, è stato eletto preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali per il quadriennio 2017/18-2020/21. All’elezione, che ha avuto luogo giovedì 29 giugno, hanno partecipato, come stabilito dallo statuto dell’Ateneo del Sacro Cuore, i docenti di prima e seconda fascia della facoltà. Già direttore dell’Istituto di Chimica Agraria e Ambientale e del Centro di ricerca Biomass, il professor Trevisan è stato presidente della Società Italiana di Chimica Agraria e del Gruppo di Ricerca Fitofarmaci e Ambiente. La sua attività è documentata da oltre 250 lavori scientifici pubblicati su riviste, libri, monografie ed atti di convegni. Già membro della commissione nazionale biocidi, del Gruppo Catastrofi idrogeologiche del Cnr, di un panel Eppo, del gruppo Eu Focus. Membro del Panel Inex (Working Group on External review) dell’Efsa dal 2011 al 2013 è stato presidente di Sica, la Società italiana di chimica agraria.
Martina, l’Europa faccia la sua parte
piacenza Martina, l’Europa faccia la sua parte Il ministro delle Politiche agricole, nella lectio della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, ha affrontato il tema dei dazi americani e delle risposte che devono venire dall’Ue. Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali ha tenuto lo scorso 3 aprile la Lectio Cathedrae magistralis della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali sul “ Ruolo dell’agroalimentare nei 60 anni dai trattati di Roma ” [ guarda il video integrale ] . Lo sviluppo della multifunzionalità deve essere incentivato, espressione di un territorio dove si unisce qualità, sostenibilità e socialità, rispondendo agli attacchi con esperienze sinergiche di imprenditorialità privata, supportata dal pubblico. L’Italia deve assumere un ruolo da protagonista ed anche l’università è chiamata al fondamentale compito di formare lo “zoccolo duro” di questo sistema, per creare una consapevolezza nuova per il nostro agro-alimentare». L’intervento del ministro Martina è stato preceduto dal saluto del rettore Franco Anelli , che nella sua introduzione ha evidenziato il ruolo dell'Università Cattolica nella rinascita agricola dell'Italia, citando le parole di Padre Gemelli: «Non basta dare la terra ai contadini, bisogna anche supportarli nel produrre. Il preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali Lorenzo Morelli ha sottolineato che «il territorio ha da sempre connotato questa facoltà, un centro per formare uomini, la loro terra e quindi ha un’azione sociale. Per Canali la sua lezione va tradotta «nella ricerca di una formazione elevata, con una visione europea, analitica delle specificità territoriali che superi visioni frammentarie, che operi sinergie, una lungimiranza che guardi lontano coniugando insieme locale, europeo ed internazionale».
Il modello matematico che misura gli effetti del lockdown
employability Il modello matematico che misura gli effetti del lockdown A svilupparlo l’alumno Marco Milanesi , in Brasile da cinque anni per fare ricerca sulla genomica animale, con un gruppo di colleghi dell’Università di Aracatuba. L’applicazione controlla la curva di accelerazione del contagio da Covid-19 by Sabrina Cliti | 08 maggio 2020 Dalle aule della scuola di dottorato per il Sistema agroalimentare di Piacenza ai laboratori di ricerca dell’Università di Aracatuba in Brasile. È qui che Marco Milanesi , bloccato dal Covid 19, ha elaborato insieme al suo team un nuovo modello di analisi dei dati relativi alla diffusione del Coronavirus. L’applicazione, che carica automaticamente i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, è progettata per visualizzare il tasso di crescita e l’accelerazione della pandemia di Covid-19 a livello mondiale, nazionale e locale», spiega Milanesi. Il modello matematico indica la curva di accelerazione del contagio e rivela il livello di efficacia delle politiche adottate dai vari governi», osserva il ricercatore che normalmente, pur occupandosi di genetica e genomica animale, in questa pandemia ha voluto dare un contributo fattivo. L’analisi, pubblicata e costantemente aggiornata sul sito theguarani.com.br - e consultabile anche sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram - è a disposizione di tutti, in particolare delle istituzioni e di chi si occupa di questo tipo di dati. Se la situazione rimane stabile, ovvero si agirà per ridurre al minimo i nuovi contagi, in breve potremmo arrivare a non avere nuovi casi di Coronavirus», osserva Milanesi, che ha iniziato la sua esperienza di ricercatore con il professor Paolo Ajmone , attuale coordinatore del dottorato Agrisystem .
Cosimo e l’uovo di Colombo
PIACENZA Cosimo e l’uovo di Colombo Columbus’ EggTM è il rivoluzionario packaging, che estende la durata dei prodotti freschi, presentato dallo studente della sede di Piacenza agli investitori della Silicon Valley: una pellicola edibile e biodegradabile, che protegge gli alimenti dalle muffe. La shelf-life è una delle ultime frontiere del food packaging, dagli scenari inaspettati nell’ambito della conservazione degli alimenti e con rilevanti conseguenze sul fronte dello spreco alimentare. Aspetti che non devono essere passati inosservati al ventitreenne di origini toscane Cosimo Palopoli , che sin dagli anni del liceo coltiva l’idea di ridurre la quantità di cibi freschi che finiscono ogni giorno nella spazzatura. Grazie al programma promosso da Aster , la società consortile dell’Emilia-Romagna per l’innovazione e il trasferimento tecnologico al servizio delle imprese , delle università e del territorio, Cosimo dal 19 al 30 giugno è stato in California per incontrare imprenditori e investitori e presentare il suo progetto di imballaggio: Columbus’ Egg TM . Ma in cosa consiste questo “Uovo di Colombo”? Si tratta di una tecnologia ibrida capace di risolvere gli ostacoli degli imballaggi plastici e Map, ossia il confezionamento in atmosfera modificata, tecnica utilizzata per estendere la durata dei prodotti freschi o dei cibi minimamente lavorati. Il packaging - una sorta di pellicola edibile che protegge gli alimenti dall’insorgenza di muffe - si caratterizza inoltre per la capacità di unire tre funzioni: estensione di shelf-life, monitoraggio freschezza, azione benefica sul consumatore. E tutto questo grazie all’uso di componenti, naturali, green e sostenibili quali sottoprodotti di scarto delle produzioni alimentari, estratti antiossidanti e antimicrobici, enzimi maker di freschezza, batteri e fibre funzionali.
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