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Consigli pratici per tenersi in forma a casa
Milano Consigli pratici per tenersi in forma a casa Continuare a muoversi negli spazi e con gli attrezzi che si hanno a disposizione, dedicare almeno un’ora all’attività motoria, unire agli esercizi fisici anche tecniche yoga. Ma questo non esenta dal praticare ogni giorno attività fisica e trascorrere in casa qualche ora Lo suggerisce il professor Francesco Casolo , coordinatore del corso di laurea in Scienze motorie, per il quale «Il nostro corpo non si può fermare o bloccare come una macchina produttiva. L’inattività del corpo può nuocere anche all’attività mentale, quindi occorre trovare una soluzione per mantenere in attività i circa 600 muscoli, le 200 ossa, il miliardo di neuroni». Le soluzioni non mancano e si possono recuperare nel vasto mondo della rete che consente di sostituire il personal trainer con siti specializzati dedicati al fitness, all’home fitness, dove si possono scaricare attività o lezioni orientate all’allungamento muscolare per mantenere elastico il corpo, utilizzando tapis roulant o cyclette. Difficile anche esercitare da casa gli sport di squadra, pertanto agli atleti è consigliabile mantenere la forma fisica tramite la preparazione atletica classica in casa forniti di funicella, cavigliere, panche per l’attività addominale, e bilancieri. La prima seduta consiste nell’attivazione dei muscoli in allungamento (ad esempio, pettorale in allungamento, estendendo l’avambraccio e il pollice verso il basso), con riferimento ai sistemi di antiche culture, come quella della medicina orientale, di cinquemila anni fa, utilizzate per migliorare l’elasticità e attivare energia. Anche per il professor Tirelli occorre implementare in casa l’uso di cyclette o di tapis roulant mentre si ascolta musica o si vede tv per alleggerire il senso di fatica o di noia.
Rugby nei parchi
Milano Rugby nei parchi L’iniziativa, giunta a coinvolgere fino a 15mila ragazzi con le famiglie, torna nelle città italiane con la collaborazione degli studenti dell’Ateneo, che si occuperanno delle attività ludiche e della comunicazione dell’evento. Una manifestazione che ha l’obiettivo di promuovere lo sport diffuso, destrutturato e accessibile negli spazi verdi cittadini, lavorando sia sull’inclusione e l’integrazione sociale sia sulla diffusione del rugby e dei suoi valori. Per l'Università Cattolica è interventuto il direttore di sede, Mario Gatti , che ha sottolineato il valore educativo che lo sport ha per l'ateneo. L’Università Cattolica, condividendo l’obiettivo, ha infatti sempre collaborato all’organizzazione di questo evento, in particolare con gli studenti del corso di laurea in “Scienze motorie e dello sport”, coordinati dalla professoressa Paola Vago , che, anche quest’anno affiancheranno gli istruttori nelle attività pratiche e di gioco dei bambini. In particolare, alcuni studenti saranno presenti alle tappe nel nord Italia di Rugby nei parchi e fin da ora stanno partecipando all’attività di co-working con lo staff degli organizzatori che avrà come primo sbocco la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Gli studenti si occuperanno anche delle attività di comunicazione e promozione, in particolare attraverso l’analisi del mondo social, e conducendo un’analisi del territorio per trovare nuovi canali di comunicazione online a supporto dell’evento, soprattutto nelle realtà di provincia. E qualcuno ha anche trovato una famiglia - come ha detto in chiusura della conferenza stampa Tommaso Boni , giocatore delle ZebreRugby e della Nazionale -« che mi ha aiutato, oltre che a formare la mia carriera, a vivere in modo positivo».
Quei 50 anni dall’Isef a Scienze motorie
Milano Quei 50 anni dall’Isef a Scienze motorie L’Istituto superiore di educazione fisica a metà degli anni Sessanta fu il primo in Lombardia dedicato alla formazione sportiva. Il diploma di quegli anni è diventato laurea nei corsi triennali e magistrali della facoltà di Scienze della formazione. A Milano, dopo complesso iter di approvazione ministeriale che l’Ateneo avviò su richiesta dell’allora arcivescovo Giovanni Battista Montini , cominciavano in Università Cattolica i corsi del primo Istituto superiore di educazione fisica della città. Eletto Pontefice, Montini raccomandò al suo successore sulla cattedra di Ambrogio, cardinal Giovanni Colombo , che l’Isef in Cattolica fosse realizzato con l’impegno diretto della curia attraverso l’Opera diocesana per la preservazione e la diffusione della fede. Celebrando la messa d’inaugurazione dei corsi, il cardinale Colombo ribadì la «coessenzialità» di anima e corpo nella «realtà integrale» della persona umana, e il diritto del corpo, tempio dello spirito, a essere «educato e perfezionato al fine di un migliore servizio dell’anima» attraverso studi severi per formare «degni maestri». Nel 1999/2000 il corso è diventato corso di laurea quadriennale e con l’imminente riforma già nel 2000/2001si è sdoppiato in corso di laurea triennale in Scienze motorie e specialistico biennale in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate. Nell’ambito delle strutture didattiche e di ricerca si pone, ultimo nato, il nuovo Laboratorio di Fisiologia Sperimentale applicata all’esercizio fisico ed allo sport che rappresenta uno degli elementi essenziali allo sviluppo del progetto formativo.