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Touch sotto i 2 anni? Linguaggio a rischio

Smartphone e tablet possono bloccare la capacità di astrazione by Emanuela Gazzotti | 07 febbraio 2020 I bambini sotto i due anni di età avvezzi all’uso delle nuove tecnologie - la cosiddetta “Generazione Touch” - vanno incontro a seri rischi rispetto all’apprendimento cognitivo. Cosa succede nella mente di questi bambini? «Quello che gli insegnanti hanno rilevato nelle scuole è che aumentano i problemi relativi al linguaggio scritto e parlato e i casi di bambini con forme di dislessia o problemi a gestire la forma scritta. Tuttavia la cosa più interessante è che un paio di settimane fa è stato pubblicato sulla rivista Jama pediatrics uno studio importante che ha mostrato come un uso precoce e intensivo delle tecnologie alteri la conformazione del cervello e in particolare riduca lo sviluppo delle aree legate al linguaggio». Possiamo dire che in questo modo viene compromesso lo sviluppo cognitivo del bambino? «Utilizzare la tecnologia in fase precoce dello sviluppo del bambino, e in particolare sotto i due anni, può rappresentare un rischio che ha poi un impatto sulle capacità di apprendimento e di comunicazione del bambino stesso. Non è un caso che uno dei problemi di questi soggetti è l’attenzione molto difficile da mantenere a lungo termine perché loro non riescono a uscire dall’evento del momento. Questo crea una serie di problemi a livello cognitivo perché, appunto, riduce la capacità di astrazione e quindi dei processi astratti che sono una parte fondamentale dell’intelligenza dell’individuo». Dedicato in particolare al “Rapporto tra bambini, adolescenti e il digitale, tra nuove opportunità e potenziali risch i”, questo evento, promosso dal dipartimento di Psicologia dell’Ateneo insieme a Telefono Azzurro, mette al centro la domanda fondamentale che riguarda l’impatto dell’uso delle nuove tecnologie sulla vita delle persone.

 
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