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L’impronta indelebile di Sara Melodia alla fiction italiana
Lutto L’impronta indelebile di Sara Melodia alla fiction italiana Pochi giorni fa è mancata la produttrice creativa della Lux Vide, alumna dell’Ateneo e punto di riferimento per le serie televisive e i film a livello nazionale. Sara era molto contenta di fare il lavoro che faceva, con una squadra eccezionale con cui ha costruito legami solidissimi di stima e profonda, sincera amicizia. In questi ultimi quindici anni ha poi contribuito a far crescere e lanciare una intera generazione di nuovi sceneggiatori, story editor, produttori creativi, registi, moltissimi dei quali formatisi in Università Cattolica. Non solo supervisionava tutte le sceneggiature (come ha ben ricordato Elena Sofia Ricci nel suo commosso saluto), ma interveniva sui montaggi, sulle musiche, sul ritmo, sui tagli delle inquadrature, fino all’ultimo dettaglio di ogni puntata da mandare in onda. Era inoltre davvero - cosa per lei fondamentale e costitutiva - una donna di profonda fede, vissuta ogni giorno, ogni momento, con straordinaria eleganza e con il sorriso sulle labbra, cosa ancora più rara in un mondo pieno di persone ciniche e di disilluse. Sapeva conquistarsi l’interlocutore con il sorriso, ma anche con una forza straordinaria che veniva da dentro e sorprendeva, in una donna che fisicamente era minutissima e poteva sembrare quasi una bambina. Ha chiesto di poter essere sepolta, al cimitero del Verano, accanto a Chiara Corbella Petrillo, altra madre di famiglia, a cui era molto devota.
Covid-19 si combatte anche in radio e Tv
Sono motivati, determinati e coraggiosi in questa fase storica» ha dichiarato Anna Maria Fellegara , preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza della sede di Piacenza il 25 marzo a Newsroom Italia di Rainews24. L’Ateneo, prossimo a celebrare il suo primo secolo di vita, è pronto a guardare ai prossimi cento anni proprio a partire dall’interazione della didattica in presenza (fondamentale perché il processo formativo ha bisogno di relazione e di vicinanza) con gli strumenti offerti oggi dalla tecnologia. Con il passare delle settimane stanno emergendo molte esigenze che riguardano sia le persone costrette a stare in casa sia gli operatori sanitari sottoposti a ritmi di lavoro e pressioni psicologiche sempre più faticosi. Il 25 marzo a Basta la salute di Rainews24 lo psichiatra Gabriele Sani ha parlato del progetto “Resilienza Covid19” proprio per aiutare gli operatori sanitari. Ricordiamo quello di Stefano Vella il 23 marzo a La vita in diretta di Rai1 e il 24 marzo a Coffee break di La7 a proposito del farmaco Avigan utilizzato in Giappone. Una raccomandazione particolare è arrivata dal geriatra Graziano Onder il 26 marzo a Skytg24, che ha sottolineato l’importanza per gli anziani di rivolgersi subito al medico di base in caso di febbre e affanno. Il 25 marzo a Buongiorno regione di Rai3 e il 26 marzo a Piazza pulita di La7 si è parlato del progetto dei tamponi lampo, per il quale l’ospedale pilota è il Policlinico Gemelli.
I nostri esperti su radio e piccolo schermo
RASSEGNA STAMPA I nostri esperti su radio e piccolo schermo Anche nella settimana pre e post pasquale gli esperti dell’Università Cattolica non hanno lesinato la loro disponibilità a partecipare a trasmissioni radio televisive per dare il proprio contributo sul fronte medico ed economico, ma anche psico-sociologico. Una nota positiva arriva il giorno di Pasqua da Uno mattina dove il geriatra Francesco Landi racconta come fanno bene i nipoti ai nonni che, grazie alle nuove tecnologie, riescono a mantenere un rapporto vivo e a farli sentire meno soli. Nel frattempo al Policlinico Gemelli i casi più gravi vengono smistati e inviati al Columbus Covid-2 Hospital come raccontano nel giorno di Pasquetta al TG3 Francesco Franceschi , primario del Pronto Soccorso, e Antonio Gasbarrini , direttore Servizio scienze mediche e chirurgiche del Policlinico Gemelli. Nel frattempo la Regione Lombardia istituisce una cabina di regia con imprese, sindacati e rettori delle università milanesi per definire la fase Due, di cui si parla nei principali Tg del giorno e di cui ha parlato a Radio 24 il rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli . Giuseppe Arbia e Carlo Cottarelli figurano fra gli esperti a Di martedì su La7 per analizzare l’andamento del contagio e le ripercussioni economiche, mentre Angelo Baglioni , su Class CNBC, parla di coronabond e del mancato accordo europeo. A Porta a Porta , il 15 aprile, Stefano Vella commenta i dati del girono e afferma che prima di entrare nella fase due bisognerà vedere come va il calo dei contagi, mentre Americo Cicchetti a La vita indiretta si sofferma sulle tematiche economiche legate al coronavirus. Anche nella giornata del 16 aprile l’infettivologo Roberto Cauda spiega a Uno Mattina e Sky Tg24 perché il numero dei morti non accenna a diminuire, così anche Giuseppe Arbia a Zapping di Rai Radio 2.
Gli esperti in radio e tv sulla ripartenza dopo il lockdown
Rispetto al tema dei test sierologici di cui si parla molto in questi giorni lo pneumologo Luca Richeld i l’11 maggio è intervenuto al GR1 e al GR2 su come si muovono le regioni rispetto a questi test. Un intervento specifico sulla reazione dei pazienti diabetici al Coronavirus, è stato poi il 10 maggio quello di Dario Pitocco a Effetti Collaterali di Radio Vaticana. Anche Americo Cicchetti il 12 maggio ha spiegato il meccanismo del Mes e gli investimenti nel sistema sanitario a Zapping di Radio 1 e ha illustrato il report sui tamponi il 10 maggio ai GR 1, 2 e 3. Relativamente al futuro dell’Europa e alle mosse della BCE, al rapporto tra l’epidemia Covid-19 e la globalizzazione e il ruolo degli Stati nazione, Vittorio Emanuele Parsi ha espresso il suo parere a Frontiere di Rai1 l’11 maggio. Il politologo ha sottolineato come le grandi sfide consentano sempre di pensare in modo diverso e che la rete di interdipendenza globale ha sottovalutato un principio di precauzione nella progettazione di qualsiasi sistema: il fattore umano di coloro che erano in gioco. E a partire dal suo ultimo libro Vulnerabili: come la pandemia cambierà il mondo sempre Vittorio Emanuele Parsi a Nessun luogo è lontano di Radio 24 ha parlato della fiducia nei governi e delle tendenze politiche. Sull’attentato contro un ospedale in Afghanistan Marco Lombardi è intervenuto a Radio Vaticana il 14 maggio e a Sky tg24 il 9 maggio sulla liberazione di Silvia Romano in occasione del suo imminente arrivo.
Gli esperti Unicatt nel piccolo schermo
Un picco di informazioni è stato rilevato lunedì 16 marzo con l’apertura del Columbus Covid-2 Hospital , di cui ha parlato il preside della facoltà di Medicina e chirurgia, Rocco Bellantone al TG3 Lazio. Segnaliamo anche l’intervento a Frontiere di RAI1 di Walter Ricciardi , membro italiano del comitato esecutivo dell’OMS e professore di Igiene, che ha sottolineato la necessità di fare più prevenzione e assumere altri medici e infermieri. È il caso dell’economista Andrea Boitani che il 17 marzo a Il prezzo del virus di Class CNBC ha spiegato che la recessione è alle porte. Ma si può uscirne con uno sforzo di coesione europea e con il sostegno della Banca Centrale Europea che detiene attualmente il 25% del Pil di debito pubblico italiano e che consentirà di non aumentarlo. Un buon consiglio è quello di variare le attività quotidiane: l’informazione in tv, la lettura di un libro, il silenzio, le telefonate, l’ascolto della musica, insomma una ginnastica mentale e spirituale che permette di non farsi travolgere dall’angoscia. Una certa dose di paura è necessaria se intesa come consapevolezza della possibilità, oltre che di ammalarsi, anche di contagiare altri. A tutti è stato costantemente raccomandato di restare a casa e uscire solo per casi di vera necessità e Luca Richeldi il 18 marzo a RAI1 ha precisato che i sintomi tipici della malattia da coronavirus sono la febbre, la tosse, i dolori muscolari e spesso la congiuntivite.
Coronavirus, parlano gli esperti Unicatt
Covid-19 Coronavirus, parlano gli esperti Unicatt I professori dell’Università Cattolica hanno offerto la loro competenza ai microfoni di radio e televisione. Ecco alcuni dei loro interventi degli ultimi giorni by Federica Mancinelli | 06 marzo 2020 Nella seconda settimana di allerta ed emergenza sulla diffusione del Covid-19 anche nel nostro paese, i docenti dell’Università Cattolica continuano ad offrire la propria expertise nelle trasmissioni televisive e radiofoniche specializzate e più seguite. Inizia ad aumentare già dal fine settimana la preoccupazione sugli effetti economici e finanziari dell’epidemia: ne parla a RaiNews Angelo Baglioni e sui provvedimenti del Governo è centrato l’intervento di Andrea Monticini a TGR Lombardia . Iniziano a preoccupare le ragioni sanitarie, particolarmente quelle dell’assistenza ospedaliera: sono le terapie intensive di tutte le strutturi i luoghi maggiormente impegnati: Massimo Antonelli illustra la situazione nel programma domenicale “Mezz’ora in più”. Sull’impatto socioeconomico e sul cambiamento degli stili di vita è centrato l’intervento a Mi manda Rai Tre di Guendalina Graffigna che a TGR Lombardia offre alcuni utili consigli per affrontare l’emergenza. È una corsa contro il tempo per contenere il contagio, nelle piccole e grandi città: ne parla Luca Richeldi a Uno Mattina , mentre aumenta la gestione dei casi nei pronto soccorso: fa il punto della situazione Francesco Franceschi al TG2 . Accanto alle questioni sanitarie e economiche preoccupa il tema dei trasporti, che è tema cruciale per il lavoro, i movimenti, la quotidiana normalità: ne parla Andrea Boitani a RadioUno .
Gli esperti Unicatt sette giorni in Tv
Rassegna stampa Gli esperti Unicatt sette giorni in Tv La Fase 2 al centro degli interventi dei professori dell’Università Cattolica sulle principali emittenti televisive. Spazio anche a politica estera e sport by Antonella Olivari | 29 maggio 2020 Il virus pare stia perdendo la sua carica virale e l’Italia inizia ad alzare lo sguardo sul dopo, senza perdere d’occhio il numero dei contagiati. Per esempio, che ruolo ha avuto la comunicazione durante l’emergenza sanitaria? Da qui è nato l’ebook gratuito di Marianna Sala del Corecom e di Massimo Scaglioni presentato al tg di Telecity Lombardia il 22 maggio nel quale si parla di fake news e disinformazione medico scientifico. Un’altra analisi è stata fatta da Guendalina Graffigna ospite il 24 maggio a Radio Vaticana che ha messo in evidenza sintomi da stress per il 70% degli operatori sanitari a causa del Covid-19. Stress e timori anche in famiglia emergono dall’indagine realizzata da Camillo Regalia e presentata a Radio Uno. A Unomattina Roberto Cauda , il 25 maggio, analizza l’andamento del virus durante la prima settimana di riapertura, ad Agorà Americo Cicchetti parla del sistema sanitario e di quali miglioramenti si possono apportare. La pandemia ha bloccato il sistema sanitario: Rocco Bellantone a Unomattina parla dei mancati controlli alla tiroide e delle conseguenze per chi ha un tumore. Il 28 maggio arriva il verdetto della ripartenza del campionato di calcio, il commento di Claudio Sottoriva Rainews24 Sport 24, mentre a Tagadà , su LA7, Roberto Cauda spiega le conseguenze del Covid su cuore, cervello e polmoni.
Medicina ed economia, risposte alla crisi
RASSEGNASTAMPA Medicina ed economia, risposte alla crisi Gli esperti dell’Università Cattolica intervengono in radio e televisione per offrire un contributo di analisi in questo tempo difficile e di emergenza by Emanuela Gazzotti | 03 aprile 2020 Continua la presenza assidua degli esperti dell’Università Cattolica in radio e televisione. Il loro contributo si aggiunge all’ordinario, e straordinario, lavoro quotidiano di assistenza ai malati nel caso dei medici, e di riflessione sulla gestione della crisi per gli economisti: una disponibilità che racconta la dedizione e il senso di responsabilità verso tutta la comunità. Il professore ha parlato anche a Circo Massimo di Radio Capital a proposito del fabbisogno di miliardi di mascherine chirurgiche che serviranno a tutti nella fase di riapertura delle attività per proteggere gli altri da eventuali virus nel caso si sia asintomatici. Il 1° aprile a Otto e mezzo di La7 ha poi dichiarato che l’epidemia va valutata ogni due settimane e che è improbabile che si possano allentare le misure a partire dal 13 aprile. Lo pneumologo Luca Richeldi il 1° aprile a Circo Massimo di Radio Capital ha paragonato la situazione che stiamo vivendo alla scalata di una montagna che è faticosa tanto quanto la discesa. Lo psicologo dell’emergenza Fabio Sbattella il 1° aprile a Tra poco in edicola di Radio 1 ha parlato del carico emotivo degli operatori sanitari e ha sottolineato l’importanza degli strumenti di protezione che danno sicurezza, di motivazione e di slancio, di competenza e preparazione specialistica. Anche il direttore generale della Fondazione Policlinico Gemelli Marco Elefanti il 3 aprile ha parlato a Buongiorno Regione Lazio di Rai3 per ricordare l’attività di ricerca in corso relativa ai trial clinici per lo studio dei protocolli di cura che vengono testati sui pazienti.
I docenti Unicatt in radio e tv
RASSEGNA STAMPA I docenti Unicatt in radio e tv Anche questa settimana gli esperti dell’ateneo sono intervenuti ai dibattiti radio televisivi sulla fase 1 e sui possibili scenari della fase 2 post Covid by Antonella Olivari | 23 aprile 2020 Una crisi globale senza precedenti. È quello che ci si aspetta dopo la pandemia da Coronavirus, secondo Carlo Cottarelli intervenuto a Radio 1 il 18 aprile. Nel frattempo su Tv 2000 Walter Ricciardi continua a mettere tutti in guardia su possibili nuovi focolai. Nell’emergenza anche i giovani universitari si danno da fare e lo studente della Cattolica ventiduenne Matteo ha l’intuizione di trasformare la visiera da scherma in presidio sanitario come racconta a Radio2 il 19 aprile. Il 20 aprile Mauro Magatti è a Storie Italiane su Rai 1 per commentare il furbetto che si finge infermiere per poter uscire e se ne vanta pubblicando la storia sui social, le nostre piazze di oggi. Roberto Cauda , il 21 aprile, è ospite alla trasmissione Tagadà , su La7, per rispondere in diretta ai vari dubbi da contagio, mentre Alessandro Curioni parla al Gr1 e Gr2 Rai, nella giornata del 22 aprile, della sicurezza dei dati raccolti dalla app Immuni. Nello stesso giorno Roberto Cauda è a Uno mattina per parlare della correlazione fra inquinamento e epidemia in occasione dell’Earth day, mentre Giacomo Gerosa presenta al GR1 Rai gli esiti della ricerca pubblicati su Nature relativi all’aumento dell’ozono “cattivo” in Europa a causa dei cambiamenti climatici.
Medici in prima linea anche in radio e tv
La conclamata pandemia da Covid-19 non ha ancora raggiunto il picco nel nostro Paese e ancora per tutta la prossima settimana dobbiamo aspettarci un aumento di contagi ma con la speranza che i provvedimenti e le restrizioni rigide presi dal Governo possano presto mostrare il loro effetto positivo. Questo è il messaggio ripetuto in decine di interviste da Walter Ricciardi , consigliere per le relazioni dell'Italia con gli organismi sanitari internazionali e docente di Igiene alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica a Roma. Solo nella giornata di giovedì 12 marzo il professore è intervenuto al tg3, a La7, a tutti i tg di Mediaset dove ha dichiarato: «É bene che cominciamo ad abituarci a una guerra lunga. Certo si sono manifestati casi anche nella popolazione di età media ma era prevedibile che in un Paese demograficamente segnato da una popolazione sempre più anziana e non particolarmente in salute questa fosse la fascia più colpita. La crescita è possibile che riguardi nei prossimi giorni anche il centro-sud Italia che ha sottovalutato completamente la situazione fino a qualche giorno fa». L’economista Americo Cicchetti a Giorno per giorno di Radio 1 ha parlato dell’efficienza del sistema sanitario che, «osservando gli indicatori di salute, si può affermare sia andato migliorando negli anni. Per far fronte all’emergenza Cicchetti ha ricordato che 5700 laureati in Medicina non hanno potuto sostenere l’esame di stato e stanno chiedendo di farlo per poter essere operativi e di aiuto da subito.
Le voci dei nostri esperti in radio e Tv
In attesa della tanto sospirata fase due si comincia a pensare alla progressiva riapertura del mercato e di alcune attività produttive, e alla possibilità di ricominciare a uscire di casa, se pure con tutte le precauzioni che conosciamo. Lo stesso giorno Carlo Cottarelli ha partecipato a Omnibus di La7, puntata dedicata alla riunione dell’Eurogruppo, al decreto sulle imprese e all’operato della BCE e sugli stessi argomenti l’economista Andrea Santini è intervenuto il 7 aprile a Tgcom24. L’8 aprile a Porta a porta il 7 aprile per parlare dei numeri dei contagi in Italia e in Lombardia, al GR1, GR2 e GR3, al GR di Radio24 e di Rtl, al TG1, al TG di La7. A Di Martedì di La7 il 7 aprile lo pneumologo ha spiegato che la polmonite provocata dal Covid-19 causa un grave danno alla struttura del polmone e che i farmaci usati al momento sono mirati in parte al virus in parte ai danni provocati dal virus. Il 7 aprile Walter Ricciardi ha partecipato al Ruggito del coniglio di Radio 2, e il 6 aprile a Frontiere di Rai 1 dove ha dichiarato l’importanza di estendere i test mirati a partire dal personale sanitario, e di rinforzare l’assistenza domiciliare. Sempre il 7 aprile Stefano Vella è intervenuto a Obiettivo Salute di Radio 24, il 4 aprile a Coffee break di La7 sulle modalità di contagio e la centralizzazione della sanità. Massimo Antonelli ha parlato anche a TV2000 dei dati dei contagi, a Coffee break di La7, al GR di Radio24, al GR1, il 3 aprile a Speciale TG1 , Effetto notte di Radio 24.
Far ripartire l’economia, la vera urgenza del dopo Covid
Rassegna stampa Far ripartire l’economia, la vera urgenza del dopo Covid I disoccupati e gli inattivi crescono, gli atenei rispondono con la formazione universitaria. Gli esperti dell'Università Cattolica sono interventui anche questa settimana in radio e tv by Antonella olivari | 05 giugno 2020 I temi economici prevalgono sull’emergenza sanitaria del Covid 19 nella settimana che va dal 30 maggio al 4 giugno. Gli ultimi dati sui contagi sono rassicuranti e hanno portato alla riapertura dei confini fra le regioni italiane. Mentre debutta l’App Immuni, lo sguardo va Oltreoceano con l’America che si infiamma sull’omicidio Floyd, provocando un’ondata di protesta contro il razzismo anche in Europa. A Radio 24 del 1 giugno Luca Richeldi propone una riflessione sugli spostamenti interregionali e sulla app "Immuni", mentre a Rai 3 Tgr Lazio Ketty Peris passa in rassegna i problemi alla pelle causati dai Gel alcolici. L’anno scolastico è ormai agli sgoccioli e gli studenti si apprestano a scegliere l’Università anche attraverso gli open day virtuali messi in campo dagli atenei. Il rettore Franco Anelli presenta le iniziative dell’open week a Buongiorno regione del 2 giugno, in onda su Rai 3, con gli altri rettori lombardi.
Una bussola per orientarsi nella jungla televisiva
Milano Una bussola per orientarsi nella jungla televisiva Nasce Orientaserie.it dalla collaborazione tra Unicatt, Aiart e Corecom, il primo sito web che aiuta i genitori a valutare le serie TV. I redattori del sito che aiuta cittadini e famiglie a scegliere cosa vedere provengono dal master International Screenwriting and Production attivo presso la sede milanese dell’Ateno. Qualche esempio? La serie Sotto copertura , poco conosciuta eppure molto valida, racconta la cattura del boss della camorra Antonio Iovine avvenuta nel 2010 dopo una latitanza di quasi quindici anni e la riteniamo l’altra faccia della medaglia rispetto alla celeberrima Gomorra » - precisa. Una risorsa indispensabile per tutti, ma in particolare per genitori ed educatori, uno strumento di consultazione agile, documentato e affidabile su un mondo nel quale gli adolescenti trascorrono ormai una buona parte del loro tempo libero. Il sito ospita recensioni di critici ed esperti, segnala e promuove contenuti adatti alla visione in famiglia, offrendo tutte le informazioni necessarie per valutare i prodotti più popolari e poter così esprimere un primo giudizio fondato e credibile. Sempre più spesso le serie tv sono realizzazioni di alto livello, che affrontano anche tematiche piuttosto impegnative quanto a contenuti e impianto narrativo, oltre che emotivamente complesse. È importante che genitori, insegnanti e tutti coloro che a vario titolo hanno a che fare con i ragazzi siano informati sulle storie e i personaggi più seguiti.
Serie tv, una “bottega rinascimentale”
Attila e I Barbari i loro progetti vincitori by Emanuela Gazzotti | 10 luglio 2020 Due dei quattro progetti vincitori del premio StoryLab2 Development Grants sono targati Università Cattolica e tra gli autori tre sono alumni dell’ateneo. Il bando che supporta i giovani sceneggiatori di cinema e tv è arrivato alla sua seconda edizione ed è promosso dall’ Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed) dell’Ateneo di largo Gemelli e dalla Scuola Civica di Cinema Luchino Visconti di Milano. La giovanissima autrice del progetto vincitore Attila è Marta Mazzetti (nella foto), 24enne laureata in Linguaggi dei media alla Cattolica e diplomata lo scorso novembre al master di Almed International Screenwriting and Production , promotore del Premio, che ha scoperto frequentando una open lecture con il famoso sceneggiatore americano Randall Wallace. A questo progetto che mette a tema l’integrazione di comunità che vivono fianco a fianco senza conoscersi davvero e guardandosi reciprocamente come “barbari”, ha collaborato Nicola Peirano, laureato alla magistrale in Filologia moderna alla Cattolica e anche lui diplomato al lo stesso Master della Cattolica. Dopo una breve esperienza lavorativa in BeActive, una società portoghese specializzata in produzioni crossmediali e transmediali per la tv, il cinema e il web, Nicola ha frequentato un corso di specializzazione della Rai sulla scrittura seriale, dove ha conosciuto quelli che sarebbero diventati i colleghi del progetto I Barbari . A firmare i progetti, giovani autori, sceneggiatori e film makers che hanno studiato o abitano nel territorio lombardo e ai quali verrà ora assegnato un importo complessivo di 37.000 euro, il supporto di un tutor di progetto e sessioni gratuite di training on the job. I vincitori hanno ora circa otto mesi di tempo per sviluppare e concludere i loro progetti, che verranno presentati a un’ampia platea composta dalle più importanti case di produzione televisive e cinematografiche in Italia nel corso della terza edizione del Milano Pitch prevista per febbraio 2021 .
Le parole della fase 2
In modo accentuato nei documenti aziendali e nel parlato più che in tv o nei documenti ufficiali le contaminazioni dall’inglese sono un dato incontrovertibile. Un dialogo italiano-francese ”, il secondo appuntamento promosso dall’ Osservatorio di Terminologie e politiche linguistiche (Otpl) e dal Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi (Certa), coordinato dalla direttrice di Optl Maria Teresa Zanola . All’evento virtuale hanno partecipato i due linguisti Bernard Cerquiglini e Francesco Sabatini , Paolo D’Achille dell’Università degli studi di Roma Tre e Massimo Scaglioni , responsabile Certa e docente di Storia e economia dei media in Università Cattolica. Come ha dichiarato Francesco Sabatini , presidente onorario dell’Accademica della Crusca, «abbiamo colto che bisogna difendere due dimensioni: la necessità di una comunicazione a livello planetario, e una verticale nella comunità nazionale». Inoltre si affaccia il “pericolo spazzatura” ossia, ha continuato Sabatini «corriamo il rischio di dedicare enormi quantità di tempo, risorse e denaro nell’apprendere al meglio l’inglese di cui poi ci serviamo in una percentuale di casi ancora molto bassa e di relegare nella spazzatura le altre lingue». Un termine come “smartabile” non si può introdurre nel vocabolario della lingua italiana perché è malformato e perchè “abile” è un suffisso che richiede un verbo transitivo (e non è il caso di smart ). Ora si è tornati a vedere i talk politici, indice di una grande necessità di chiarificazione perché alcuni temi come quello dei “congiunti” nelle norme stabilite dal governo sono stati caratterizzati dall’oscurità».
Il virus ha cambiato la nostra lingua
Di più, ha marcato molte lingue e in particolare quelle romanze, quelle che trovano ancora oggi una matrice comune nei Paesi del sud dell’Europa, Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Romania. Parole come “lockdown” che, come ha ricordato il linguista Francesco Sabatini , presidente onorario dell’Accademica della Crusca, ha origini angloamericane ed è nato nell’ambiente carcerario per indicare la situazione di isolamento dei detenuti. Da un uso specialistico se ne è fatto, dunque, un uso generalizzato che ha definito la chiusura e il blocco delle attività di molte popolazioni nel mondo. In base alle richieste arrivate all’Accademia della Crusca, di cui il docente fa parte, si evince che diversi termini anglofoni sono ormai acclimatati nel linguaggio comune, per altri nuovi invece forse è necessario avviare una riflessione per proporre alternative che utilizzino la lingua madre. L’introduzione di questi termini ha sortito anche un effetto ironico in Paesi come la Francia, dove una certa creatività lessicale ha prodotto i “coronaperó” e gli “zoomaperó” al posto dei classici aperitivi, o i “coronabdó”, gli addominali rinforzati dal ripiego della ginnastica casalinga. Oltre al già ricordato lockdown, anche i concetti di tracciabilità, di morbilità, di distanziamento sociale (che in francese riguarda le differenze tra le classi sociali e non la separazione fisica tra i cittadini), o ancora i termini “resistenza”, “confinamento”, “mascherina” nella sua duplice veste di protezione e nascondimento. Il futuro che attende la tv è probabilmente un’estate con un caso fisiologico di ascolti se la situazione si normalizzerà, in attesa di una nuova ondata di informazione in autunno quando torneranno verosimilmente tensioni sociali e politiche.
Gli esperti della Cattolica on air e tv
Su Radio 24, il 26 aprile, si parla della mancanza di attività sportiva e di e-sport con Stefano Tirelli , esperto di tecniche sperimentali sportive per il benessere degli atleti. Il successo delle serie tv si sta rafforzando in questo periodo di quarantena e per aiutare genitori e figli nella scelta è stato realizzato il sito Orienta Tv, un progetto, presentato alla Tgr Lombardia, che vede il coinvolgimento anche di docenti dell’Università Cattolica. Il 27 aprile fa capolino la politica estera su Radio vaticana dove Eleonora Ardemagni parla della questione Yemen con il governo che tratta con i ribelli sciiti e della paura che anche qui si diffonda il Coronavirus. In tema Covid, a Obiettivo salute di Radio 24, un gruppo di psicologi Università Cattolica racconta che ha preparato esercizi per affrontare l’emergenza, mentre Alessandro Solipaca , ospite a “I fatti vostri” di Rai2, spiega cosa ci si aspetta dopo il 4 maggio, ma tutto dipenderà da come si comporteranno i cittadini. Al Tg di Rai3 Luca Richeldi fa il punto sul contagio in Italia, con numeri e prospettive e a La vita in diretta di Rai 1 Rocco Bellantone fa un bilancio della struttura Columbus Covid 2 Hospital dopo poco più di un mese dalla nascita. Di prima mattina del 28 aprile, su Radio 1, Chiara Giaccardi racconta come le famiglie stanno reagendo a questo momento difficile e cosa è mancato per visualizzare lo sforzo fatto poiché gli strumenti per ora messi in atto dal Governo non bastano per affrontare la ripresa. Anche nella giornata del 29 aprile, a Tutta salute di Rai 3, si parla del contagio da Covid con Stefano Vella , che si sofferma sulle diversità fra regione e regione; a Uno Mattina Americo Cicchetti suggerisce come può riorganizzarsi il sistema sanitario italiano.
DOC, la serie del momento nasce in Cattolica
TV DOC, la serie del momento nasce in Cattolica Dalla professoressa della Facoltà di Medicina Barbara Fossati che ha ispirato Matilde Gioli agli autori che si sono formati al Master MISP . La fiction in onda su RaiUno è “made in Unicatt” by LUCA APREA | 09 aprile 2020 Autori, story editor, produttori e...medici. Il cuore di DOC-Nelle tue mani , la serie tv in onda su RaiUno che nelle ultime settimane sta facendo registrare ascolti da record, batte per la Cattolica. Io le ho detto 'spero non troppo' visto che il suo personaggio, almeno in un primo momento, non è proprio simpaticissimo... ma è vero che entrambe abbiamo un certo piglio molto 'milanese' nell'approccio. Un tema che abbiamo affrontato infatti è stato proprio quello dell'empatia tra medico e paziente, l'aspetto psicologico è uno degli aspetti che gli attori hanno prestato particolare attenzione. Per esigenze narrative (la serie è composta da 16 episodi) è stato necessario drammatizzare molto il punto di partenza ma la sua presenza è stata di enorme importanza per la costruzione del profilo del protagonista. Il punto centrale della storia è comunque quello del libro ovvero di un dottore che, vivendo in prima persona l'esperienza del paziente, in seguito è diventato un medico migliore". Se da un lato è innegabile che ci sia una particolare attenzione a questo tipo di dinamiche dall'altra il rischio, concreto, era quello che la gente la sera non avesse voglia di vedere un ospedale anche in una serie tv.
Il “mostro di ferro” raccontato in tv
Milano Il “mostro di ferro” raccontato in tv La prima puntata del documentario “ L’Italia del treno ” in onda dal 22 ottobre è stata presentata agli studenti di Storia dei media del professor Massimo Scaglioni . by Agostino Picicco | 09 novembre 2018 Il treno e la ferrovia hanno segnato la storia d’Italia, comprensiva di costume e società. È questo il concetto di fondo emerso dalla “lezione speciale” nell’ambito del corso di Storia dei media del prof. Massimo Scaglioni del Ce.R.T.A. (Centro di ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi) nel quale è stata proiettata la prima puntata del documentario storico L’Italia del treno (in cinque puntate) in onda su History Channel . E cosi, racconta il video, l’avvento del treno come mezzo di trasporto interviene sull’urbanistica modellando le città con un nuovo centro, le stazioni. E anche a livello sociale cambiano i colori dell’abbigliamento a causa del “nerofumo” del treno a vapore e viene introdotto il sugo di pomodoro, più facile da trasportare, per realizzare il piatto più famoso del mondo. A trasformarsi è anche la circolazione delle notizie, facilitate da lettere e telegrammi: treno e telegrafo agiscono su spazio e tempo, accorciandoli.
Calciomercato, la notizia diventa spettacolo
Calcio Calciomercato, la notizia diventa spettacolo Giovedì 5 dicembre incontro promosso dall’Almed sulla trasmissione sportiva di Skysport. L’incontro si terrà giovedì 5 dicembre 2019 alle 16.30 nella Cripta Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (largo Gemelli, 1 Milano). Introduce Paola Abbiezzi , direttore didattico del master Comunicare lo Sport, Università Cattolica del Sacro Cuore. Intervengono Alessandro Bonan , conduttore e autore, Davide Bucco , autore e coordinatore del programma, Massimo Corcione , giornalista e docente del master Comunicare lo sport, Gianluca Di Marzio , giornalista esperto di calciomercato, Roberto Popi Montoli, autore e regista del programma, Valerio Spinella in arte Fayna, giornalista di Skysport.it. Modera l’incontro Giorgio Simonelli , docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. La partecipazione è aperta fino a esaurimento dei posti disponibili, previa iscrizione online. In collaborazione con Calciomercato – L’originale e Skysport #sport #calcio mercato #tv #skysport Facebook Twitter Send by mail Print.
Tra i Fratelli di Crozza
MILANO Tra i Fratelli di Crozza Federica Annecchino , laureata triennale e magistrale in Lettere moderne in Cattolica, dopo aver lavorato con Fabio Fazio e con il comico genovese di “Crozza nel Paese delle meraviglie” su La7, ora collabora al nuovo programma che a marzo sbarca su Nove. by Lorenzo Giarelli | 01 febbraio 2017 Si chiama Federica Annecchino ( nella foto a sinistra ), ha 29 anni e, dopo aver già lavorato con Fabio Fazio , sarà nella redazione del prossimo programma di Maurizio Crozza che si chiamerà “Fratelli di Crozza” e andrà in onda da marzo su Nove. Dopo il liceo classico frequentato a Bergamo, infatti, si iscrive alla triennale di Lettere Moderne a Milano, proseguendo poi, sempre in Cattolica, con una specialistica di due anni nelle stesse discipline ma con indirizzo in Editoria. È in questi anni che in Federica Annecchino nasce la passione per i media, anche grazie alle lezioni del professor Giorgio Simonelli , suo docente ed esperto di mezzi di comunicazione. Al momento della tesi – spiega Federica – avevo anche una forte passione per il diritto dell’informazione e per questo mi riferii al professor Ruben Razzante , ma poi mi sono avvicinata più al tema del linguaggio dei media, iniziando a collaborare con il professor Simonelli». Facevo parte della redazione, in quel gruppo che si occupa di fare ricerca, di selezionare i video e di assistere Maurizio e gli autori nella stesura del copione. Una carriera già movimentata, dunque, ma che non dimentica la formazione letteraria ricevuta: «Sono contenta di aver scelto Lettere moderne, credo mi abbia insegnato soprattutto il metodo rigoroso di approfondimento, anche grazie ad alcuni esami come quelli di filologia».
Scuola di giornalismo, al via le iscrizioni
cattolicapost Scuola di giornalismo, al via le iscrizioni Dal 3 agosto ci si può candidare al master biennale di primo livello in Giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale dell’Università Cattolica. È una scuola che ha cambiato pelle alla fine degli anni Novanta, quando è diventata master, affiancando al praticantato giornalistico convenzionato con l’ Ordine professionale nazionale il percorso di specializzazione post laurea del nuovo ordinamento universitario. O come Laura Silvia Battaglia (biennio 2005-2006) che alterna l’attività di insegnamento nella scuola di giornalismo di cui è stata allieva, con corrispondenze di guerra per media inglesi, turchi, svizzeri e libanesi da Paesi del Medio Oriente come Iraq e Yemen. master #giornalismo #tv #radio Facebook Twitter Send by mail Print UN MASTER BIENNALE L’ Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo dell’Universita Cattolica del Sacro Cuore organizza per gli anni accademici 2019/2020 e 2020/202 1 un Master Universitario biennale di primo livello in Giornalismo a stampa, radiotelevisivo e multimediale . All’interno del master viene effettuato il praticantato necessario per poter sostenere l’esame di ammissione all’Ordine dei giornalisti professionisti; il numero degli ammessi al praticantato, stabilito dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, e di 30 unita. Sono ammessi a sostenere le prove di selezione al master e al relativo praticantato i candidati che abbiano conseguito un titolo di laurea almeno triennal e entro la data di presentazione della domanda di ammissione indicata dal bando ( 10 ottobre 2019 ). La forte politica di stage e placement portata avanti negli ultimi 15 anni ha garantito a oltre il 90% degli studenti usciti dalla Scuola di trovare un lavoro nel mondo dell’informazione , di poterne vivere e di conquistare posizioni di prestigio nelle redazioni di giornali, radio, televisioni.
La Tv e le voci dello sport
milano La Tv e le voci dello sport Pierluigi Pardo, Francesco Pancani, Antonio Raimondi, Massimiliano Ambesi ed Elena Pero sono alcuni dei volti più conosciuti della telecronaca sportiva. by Matteo Nava | 11 aprile 2018 Le loro voci sono familiari tanto quanto le gesta dei campioni che raccontano lo sport in Tv. Pierluigi Pardo, Francesco Pancani, Antonio Raimondi, Massimiliano Ambesi ed Elena Pero sono solo alcuni dei volti più conosciuti della telecronaca sportiva, che accompagnano gli appassionati nello spettacolo del calcio, nel fascino del ciclismo o nell’agonismo del rugby. Sono stati protagonisti dell’evento Diamo voce allo sport , promosso da Cattolicaper lo sport lo scorso 9 aprile in aula magna, stimolati dalle domande del docente di giornalismo radiofonico e televisivo Giorgio Simonelli . Per Antonio Raimondi , di Discovery-Eurosport, icona giornalistica della palla ovale, «l’importante è sempre ricordarsi che i protagonisti devono essere gli atleti, coloro che lottano in campo e non i telecronisti». Nel mio caso è però fondamentale la conoscenza del paesaggio, che in tempi così dilatati offre vaste possibilità di narrazione in momenti statici delle corse». Le seconde voci sono invece state sperimentate per la prima volta nel tennis, per il quale Elena Pero realizza le telecronache su Sky Sport: «Se non si è sul campo è importante aver già vissuto direttamente l’evento che si racconta almeno una volta.
Cinquant’anni fa il sogno diventava realtà
anniversario Cinquant’anni fa il sogno diventava realtà Con l’allunaggio della missione spaziale Apollo 11 nella notte tra il 20 e 21 luglio 1969 la fantascienza diventò scienza. by Agostino Picicco | 03 luglio 2019 “Un piccolo passo per un uomo” che diventerà “un grande passo per l’umanità”, secondo le parole che pronunciò Neil Armstrong , comandante dell’Apollo 11, primo uomo a posare piede sulla luna. Infatti il 4 ottobre 1957 iniziò l’era spaziale con l’invio nello spazio del primo satellite artificiale Sputnik, a cui poi seguì il 3 novembre 1957 il lancio di un altro satellite, questa volta con un essere vivente, la cagnolina Laika, destinata a non tornare più, e creando indignazione nell’opinione pubblica. Una battuta d’arresto nel progetto americano avvenne con l’incidente del 27 gennaio 1967 in cui morirono tre astronauti a causa di un incendio della navicella. Il resto è storia: i passi sulla luna degli astronauti Neil Armstrong e Michael Collins (Buzz Aldrin era rimasto sul modulo lunare), mentre in Italia milioni di spettatori erano incollati al televisore a seguire la diretta di Tino Stagno da Roma e dell’inviato a Houston Ruggero Orlando. Dato che nessuno dei due voleva arrivare secondo nel dare l’annuncio dell’allunaggio, Tito Stagno lo anticipò di qualche minuto, contestato da Orlando e creando un simpatico siparietto. Nel novembre dello stesso anno la missione dell’Apollo 12 portò altri astronauti sulla luna: la strada era ormai spianata, l’uomo aveva aperto nuovi confini per lo spazio e per la conoscenza.
Il master a lezione Instagram da Saviano
Milano Il master a lezione Instagram da Saviano Gli studenti del master in Ideazione e produzione audiovisiva cinematografica e per i media digitali sono stati i primi a interagire a distanza con lo scrittore napoletrano, per parlare di serie Tv. Il racconto degli allievi coinvolti 09 aprile 2020 di Monia Mosca, Luigi Minerva, Isabella Aniasi * Una lectio magistralis davvero speciale: dall’altro capo della diretta Instagram e dell’oceano Atlantico, a New York, Roberto Saviano ci ha introdotto nel mondo delle serie tv. Come? Grazie a Piero Passaniti , nostro docente di Tecniche di informazione giornalistica in video, e Federica Campana , stretta collaboratrice di Roberto Saviano, che si è diplomata nel 2004 facendo il nostro stesso percorso formativo per poi diventare autore a Che tempo che fa e poi con Saviano. Per prepararci alla diretta, avevamo preparato come classe una serie di domande sul tema e anche qualcuna personale, pensando che ne avrebbe scelte alcune: invece ha risposto a tutte quelle che avevamo scritto in modo approfondito, ponderato e mai banale. Abbiamo discusso di tanti temi: dalla responsabilità degli autori quando scrivono prodotti di così largo consumo e popolari fino a questioni più specifiche, come le varie tecniche di scrittura per i diversi tipi di contenuto (serie tv, film, documentario, teatro). Ci ha chiesto del nostro percorso di studi, dei nostri riferimenti cinematografici e di come stiamo affrontando questo periodo di isolamento, di come riusciamo a portare avanti I nostri progetti video…in quarantena. Siamo stati tutti molto contenti di questa lezione-confronto a distanza, che ci ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, che “la distanza” non è quella fisica (Milano-New York in streaming) ma un modo di rapportarsi…e con lui non l’abbiamo percepita affatto.