Cinque borse di studio pari a un valore di 20mila euro. Anche quest’anno l’Assoreti - Associazione delle Società per la Consulenza agli Investimenti premia gli studenti più meritevoli della facoltà di Economia dell’Università Cattolica. Ad aggiudicarsi il premio economico Eugenio Pitaro, Andrea UboldiMartina Ramponi, Federico Grandi, Stefano Arienta (da sinistra nella foto in alto), tutti iscritti al corso di laurea magistrale in Management per l’impresa che martedì 13 novembre hanno ricevuto un assegno di 4.000 mila euro durante un evento promosso dal Dipartimento di Scienze dell’economia e della gestione aziendale.

Il riconoscimento rientra nell’ambito di una convenzione stipulata nel 2015 tra Università Cattolica e Assoreti - che ha portato al conferimento di tre borse di studio - e poi rinnovata nell’anno accademico 2017/2018, mettendo in palio ulteriori sette premi economici per un totale di 28mila euro. L’accordo, insieme all’assegnazione di borse di studio, prevede di agevolare l’inserimento dei giovani talentuosi nel mondo professionale grazie all’attivazione di tirocini formativi in società associate ad Assoreti.

Tra i requisiti richiesti per vincere la borsa di studio: essere iscritti al secondo anno in corso della laurea magistrale in Management per l’impresa, aver indicato nel piano di studi gli insegnamenti di Risk Management e di Private Banking, conseguire uno stage aziendale in una delle associate Assoreti. La valutazione dei candidati e la scelta dei vincitori è poi affidata a una apposita Commissione composta da docenti dell’Università Cattolica.

Alla cerimonia di consegna, introdotta dagli interventi dai docenti dell’Ateneo Laura Chiaramonte e Marco Oriani, rispettivamente coordinatore per l’area Banking and Finance degli stage di progetto della facoltà di Economia e direttore del Dipartimento di Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale, e di Filippo Parrella, docente di Diritto Bancario all’Università di Perugia e responsabile della Funzione Legale e Normativa Assoreti, c’è stato anche lo spazio per fare un approfondimento su organizzazione e obiettivi degli stage.

«L’attività che il consulente finanziario svolge quotidianamente richiede specifici requisiti di conoscenza e competenza espressione di consolidata professionalità che gli permettono di comprendere gli obiettivi, le esperienze e le esigenze dei clienti investitori, instaurando una relazione di fiducia che privilegia il “contatto umano”. La consulenza è un percorso anche culturale e siamo convinti che la convenzione stipulata con l’Università Cattolica vada in questa direzione» ha affermato Marco Tofanelli, segretario generale dell’Assoreti.

Secondo la professoressa Chiaramonte «l’esperienza di stage svolta dai cinque beneficiari della borsa di studio nell’a.a. 2017/18 è stata particolarmente apprezzata sia dagli stessi interessati, sia dagli intermediari che li hanno accolti. Ci auguriamo, pertanto, che la convenzione con Assoreti apra in futuro la possibilità a diversi studenti del nostro Ateneo di entrare in contatto con questa realtà offrendogli la possibilità di mettere la loro preparazione al servizio degli intermediari operanti nel settore».

Al dibattito sono intervenuti alcuni esponenti di associate Assoreti, tra cui Marta Cozzi, Sviluppo Professionale & Training Pfa - Human Resources di FinecoBank, Luca Iandimarino, Responsabile Investment Center di Bnl-Bnp Paribas - Life Banker, Paolo Lecco, Marketing e Vendite Gruppo Fideuram, Alberto Romano, Senior Executive Manager Recruiting di Banca Mediolanum.

L’evento si è concluso con la premiazione dei cinque vincitori e la presentazione del rinnovo per il prossimo anno accademico della convenzione Università Cattolica-Assoreti. «Quest’accordo è emblematico dell’effettiva possibilità di dar vita a sinergie davvero efficaci tra mondo accademico e operatori del settore, in virtù delle quali gli studenti universitari possono, da un lato, acquisire preziose competenze e abilità operative e, dall’altro, offrire a reti e intermediari finanziari la loro preparazione e motivazione favorendone così il continuo percorso di crescita» ha osservato il professor Oriani.