di Chiara Martinoli e Giorgia Venturini

Appassionata, impegnata, capace di raccontare le contraddizioni italiane con uno sguardo inedito: questa era Vera Schiavazzi, grande giornalista torinese, stroncata da un infarto nel 2015 a soli 55 anni. È alla sua dedizione, alla sua serietà professionale caratterizzata da un’assoluta indipendenza di giudizio, che si ispira il Premio giornalistico a lei intitolato, giunto quest’anno alla seconda edizione: un Premio aperto a tutti gli allievi ed ex allievi under 35 delle Scuole di Giornalismo italiane. 

Il tema scelto per quest’anno ci riguarda tutti da vicino: “Siamo partiti”, ovvero la spinosa e complessa questione dei tanti giovani che ogni anno lasciano il nostro Paese alla ricerca di un futuro migliore. Non ci abbiamo pensato due volte, dunque, prima di partecipare al premio Vera Schiavazzi. Dopotutto, questo bando aveva tutte le ragioni giuste per metterci alla prova, per la prima volta, con una sfida giornalistica nazionale: da una parte la figura di Vera Schiavazzi, dall’altro il dubbio di noi giovani. Partire o restare? 

Così abbiamo aperto la nostra rubrica del telefono e contattato chi ha scelto di partire, chi ha fatto le valige ed è andato “Oltre confine”, da cui ha preso il nome il nostro podcast. Da Spagna, Cina, Regno Unito, Svezia e Francia i nostri amici hanno risposto con entusiasmo alla proposta di collaborazione: hanno raccontato la loro storia, la loro voglia di partire, la nostalgia di casa, ma anche le soddisfazioni che hanno avuto all’estero. Per poi rivelarci i loro piani per il futuro. Restare o ritornare?

Le loro storie sono diventate un podcast: un mix di emozioni e di riflessioni ad alta voce, tutto a ritmo di musica. Un lavoro che abbiamo fatto con entusiasmo ripagato con una menzione speciale dal Premio Vera Schiavazzi. Questa volta, dunque, siamo partite anche noi. Direzione Torino dove sabato, nella serata dedicata anche al premio Roberto Morrione, siamo state premiate da Marino Sinibaldi, Corradino Mineo e dalla figlia di Vera Schiavazzi Olga. 

Ecco la motivazione del nostro riconoscimento: “Oltre Confine di Chiara Martinoli e Giorgia Venturini merita una menzione speciale sia per il medium che per il modo in cui è stato realizzato. La proposta di un servizio radiofonico coglie una tendenza di grande attualità e in forte crescita. La radio si sta nuovamente diffondendo e si contrappone con la possibilità di offrire contenuti di qualità alla leggerezza del web. Il servizio realizzato da Martinoli e Venturini è completo nei dati e nelle notizie, ben costruito con il ritmo giusto per appassionare l’ascoltatore”. 

Non ci resta che ringraziare i nostri tutor e direttori del master di giornalismo dell’università Cattolica di Milano che ci hanno consigliato di partecipare a questo bando giornalistico, i nostri amici “Oltre Confine” e il premio Vera Schiavazzi che ci ha permesso di conoscere una vera professionista.