Si inaugura nel mese di settembre la mostra fotografica Viaggio in Terra Santa. I progetti dell’Associazione pro Terra Sancta nella terra amata da Dio, con il supporto del Collegio Augustinianum e dell’Associazione Agostini Semper.

La mostra si inserisce all’interno di un ricco repertorio di mostre artistiche che impegnano i Collegi universitari (di qui a qualche mese anche il Collegio Marianum ospiterà un evento per gli ottant’anni del Collegio).

Dal 15 settembre 2018 al 31 marzo 2019 sarà possibile entrare in contatto, attraverso un intenso percorso fotografico, con le attività dell’Associazione pro Terra Sancta, organizzazione no-profit che realizza progetti di conservazione dei Luoghi Santi, di sostegno alle comunità locali e di aiuto nelle emergenze umanitarie.

L’Associazione, impegnata nell’accrescere la consapevolezza dei luoghi e delle comunità cristiane, ebraiche e musulmane, è raccontata nelle sue attività di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale, nel sostenere i più poveri e nel mostrare ai più giovani una strada che porti a un futuro di pace e sviluppo.

Non solo: è viva, nell’Associazione pro Terra Sancta, l’attenzione verso le emergenze umanitarie in Medio Oriente e nella cosiddetta “Regione di san Paolo” (Libano, Siria, Giordania): per quanto possibile si cerca di distribuire beni di prima necessità e contribuire alla ricostruzione di quanto la guerra ha distrutto, per favorire la rinascita e lo sviluppo della società civile. Seguendo l’esempio tracciato da san Paolo, chi fa parte dell’Associazione sostiene con viva fede progetti che gli permettano di «scrivere per sempre il proprio nome nella storia della Terra Santa».

Il Collegio Augustinianum, offrendo inoltre la possibilità di contribuire alle attività dell’Associazione, ospita un’esperienza artistica unica, in cui si mescolano «il passato, attraverso la conservazione della memoria; il presente, per fronteggiare le emergenze umanitarie nella “Regione di san Paolo”; il futuro, con l’attenzione rivolta all’educazione delle nuove generazioni e all’assistenza»; con l’obiettivo di «costruire legami tra la Terra Santa e il mondo».