La gran parte degli studenti che si sono diplomati lo scorso dicembre ha già un lavoro stabile e soddisfacente. A indicarlo sono i dati sul placement dell'Alta Scuola di management ed economia agro-alimentare dell'Università Cattolica di Cremona. Una conferma della vocazione del Master Smea come momento formativo teso alla valorizzazione professionale.
Come da sempre, nella storia ultratrentennale di Smea, a collegare gli studi al lavoro è lo stage aziendale. «Il ruolo dello stage è centrale nel nostro approccio – ci spiega il professor Renato Pieri direttore di Smea – perché concretizza la prosecuzione delle lezioni teoriche in aula all'esperienza concreta nel mondo aziendale. Grazie anche al rapporto stretto e proficuo che Smea coltiva con le maggiori imprese dell'agro-alimentare e della Grande distribuzione: Areté, Oxon, Sinfo One, Pasta Baronia, Cargill, Sipcam, mra USA op. il Tricolore per citarne alcune».
I risultati occupazionali del Master Smea sono in linea con la qualità formativa che da sempre viene offerta dall'Alta Scuola della Cattolica, certificata dal patrocinio di Federalimentare e dall'accreditamento Asfor (Associazione italiana per la formazione manageriale), che comporta il rispetto di un criterio molto impegnativo: almeno l'80% dei diplomati deve trovare occupazione entro sei mesi dal termine del Master.
Nel frattempo si sta già lavorando all'edizione 2016/2017 del corso Smea. Le domande per partecipare alle selezioni, molto rigorose, inizieranno già il prossimo aprile.
Il Master è focalizzato sulla preparazione manageriale applicata al settore agro-alimentare, è riservato a un massimo di 30 studenti ed è aperto a tutti i laureati magistrali in discipline tecnico-scientifiche ed economico-giuridiche.
Si tratta di un corso full time che richiede un’intensa attività di studio e lavoro. Dopo quasi otto mesi in aula (da fine settembre a metà maggio) il Master prevede 4-6 mesi di stage aziendale che, come visto, costituisce l’anticamera dell’assunzione dello studente.