Giornata dell’Università Cattolica nel segno del musical. L’evento, giunto alla sua 87esima edizione quest’anno è giunto in concomitanza con le manifestazioni per i novant’anni del nostro ateneo e per festeggiarlo si è cantato e ballato con Don Bosco, il musical della compagnia teatrale Itaimer dell’oratorio di Sarezzo (Brescia). Lo spettacolo è stato rappresentato lo scorso 6 maggio nella Sala polifunzionale della sede bresciana con una numerosa partecipazione di studenti del corso di Scienze della formazione primaria che hanno concluso in questo modo le attività annuali di tirocinio.

Gli attori, tra cui i quattro studenti dell’ Università Elisabetta, Giacomo, Giovanni e Veronica, hanno rappresentato la vita di Don Bosco, coinvolgendo il pubblico nel racconto del contesto storico-sociale del diciannovesimo secolo, della sua biografia e le sue opere educative, valorizzando il profondo messaggio umano e pedagogico della sua azione educativa verso i più deboli.

Don Bosco, interpretato dal curato don Michele, si è raccontato sul palco per la dimensione di apertura e accoglienza degli altri, per l’azione preventiva del suo formare i giovani sostenuto dall’amore, dettatogli da una fede incrollabile nella divina provvidenza e dalla speranza, tutta umana, verso quel prossimo con cui costruire il futuro. Significativa emerge nello spettacolo la figura della madre del sacerdote, Margherita, che con tenacia lo ha da sempre accompagnato, specie nei momenti bui e di non comprensione da parte delle istituzioni. È la figura di una donna che fa sua un’etica della cura, intesa come scommessa relazionale nel crescere con l’altro, dello spendersi per permettere all’altro, suo figlio e i ragazzi della comunità, di divenire.

Il pubblico che con calore e coinvolgimento ha seguito lo spettacolo, non ha potuto non notare, come dato valoriale, la coralità dell’azione educativa di Don Bosco, l’attenzione nel creare progetti in gruppo, nel porre al centro dell’ attenzione il singolo per accompagnarlo verso la vita. Una proposta sempre viva ed attuale per chi, come gli studenti che vi hanno partecipato, da attori e da spettatori, vogliono impegnare la propria vita, personale e professionale, verso il mondo della formazione, a servizio dei piccoli e dei giovani. Alle parole di Don Bosco “Chi sa di essere amato, ama e chi è amato ottiene tutto, specialmente dai giovani” affidiamo un messaggio di speranza.