Partecipare a una Coppa del Mondo non è cosa da tutti i giorni. E quando capita, soprattutto se si è uno sportivo, è una data da cerchiare in rosso sul calendario. Cosa che avranno sicuramente fatto alcuni studenti di Scienze Motorie della nostra università che hanno avuto la fortuna (conquistata e meritata, sia chiaro) di prendere parte, col titolo di aiuto istruttore, alla Milan Climbing World Cup 2011, la coppa del mondo di arrampicata sportiva, svoltasi presso l’Arena Civica di Milano dal 14 al 17 aprile.

A rendere possibile tutto questo un importante accordo raggiunto tra la Fasi-Federazione Arrampicata Sportiva Italiana e l’Università Cattolica di Milano che ha permesso agli studenti del corso di Scienze Motorie che hanno ottenuto le competenze necessarie superando l’esame del corso base di Teoria, tecnica e didattica dello sport individuale arrampicata sportiva (e hanno quindi già conseguito l'abilitazione come Operatore scolastico) e agli allievi che hanno partecipato al corso avanzato per il conseguimento del titolo di aiuto istruttore Fasi, di gestire delle strutture di arrampicata sportiva all’interno della manifestazione.



L’accordo è stato siglato grazie alla convergenza delle forze in campo. Tra i protagonisti con entusiasmo hanno sostenuto l’evento i docenti del corso e referenti del progetto Alessandro Biggi e Daniele Coco, i responsabili tecnici della Fasi, ed i riferimenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano: il direttore di sede Mario Gatti, il coordinatore del corso di laurea in Scienze Motorie e dello Sport Francesco Casolo e Maurizio Mondoni, docente, coordinatore e tutor dei tirocini.

In questi anni il corso extracurriculare Teoria, tecnica e didattica dello sport individuale arrampicata sportiva, ha avuto sempre un grande successo, registrando quest'anno 52 iscritti che hanno anche approfittato del grande evento di Milano.

Più di 17mila spettatori complessivamente transitati nel corso dei quattro giorni di eventi nello scenario del Parco Sempione, un grande apprezzamento da parte dei 169 atleti in rappresentanza di 26 nazioni che hanno preso parte all'avvenimento. Le strutture promozionali aperte al pubblico hanno consentito a tutti di arrampicare in assoluta sicurezza, grazie anche all’esperienza degli studenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

«Gli studenti che hanno partecipato all’evento sono stati 12 per ogni giornata– ha commentato Daniele Coco - l’impegno e l’entusiasmo dei nostri ragazzi hanno dato la possibilità a più di 1000 bambini e ragazzi di provare l’arrampicata sportiva nelle tre diverse discipline: Boulder per gli adulti, Speed per i ragazzi (la manifestazione ha infatti ospitato anche i Giochi sportivi studenteschi regionali di arrampicata sportiva), Difficoltà per bambini. Gli studenti hanno potuto assistere alle gare dei più grandi campioni del mondo di arrampicata sportiva, partecipare all’organizzazione dell’evento e osservare e mettere in pratica alcuni elementi fondamentali affrontati all’interno del corso».

«Nel Boulder – spiega Coco - è stato fondamentale osservare come la conoscenza del proprio corpo, delle proprie capacità e dei propri limiti sia indispensabile per praticare tale disciplina sportiva. Per la Velocità con i ragazzi invece si è riscontrato come sia complesso gestire le proprie emozioni ed eseguire un gesto motorio di base in una situazione nuova e di estrema rapidità ad una altezza di quindici metri, davanti al pubblico. Mentre davanti ai bambini è stato indispensabile spiegare e definire sin da subito gli elementi caratterizzanti di tale attività, quali l’affidarsi al proprio istruttore nell’eseguire le manovre richieste, rispettare le regole fondamentali di tale attività ludica e l’utilizzo di sistemi di sicurezza per loro nuovi, in una parete alta circa sei metri. L’arrampicata sportiva – conclude Coco - è dunque un’attività educativa che forma il carattere e dà un'espressione positiva del proprio io nel dominio del proprio corpo».