Aiutare la viticoltura europea ad affrontare le sempre più aspre sfide del mercato globale agendo su tre leve principali: assecondare i gusti dei consumatori sempre più attenti alla diversificazione ed alla salubrità del prodotto, proporre soluzioni concrete per gli utenti che, a gran voce, richiedono strategie produttive rispettose dell’ambiente e sempre meno dipendenti da continui input esterni di natura non rinnovabile o riciclabile e offrire ai produttori nuovo materiale vegetale, tecniche colturali e nuove tecnologie utili a fronteggiare eventuali impatti negativi del cambio climatico mantenendo, nel medesimo tempo, un’imprescindibile qualità, un basso impatto ambientale e un reddito remunerativo per il viticoltore.

E questo l’obiettivo primario di Innovine, il progetto coordinato dal francese Inra-Institut National de la Recherche Agronomique, e focalizzato sull’integrazione tra gestione del vigneto e diversità genetica per un approccio sempre più “sostenibile” per la viticoltura del “vecchio mondo”.

Realizzato nell’ambito del VII programma quadro della ricerca nell’Unione Europea il progetto è stato finanziato, per il quadriennio 2013-2016 e per un ammontare complessivo di 6 milioni di euro. Imponente il numero dei partecipanti, potendo contare su un totale di 27 enti, tra università ed enti di ricerca (Rtd), piccole e medie Imprese (Sme), nonché aziende viticole che fungono da “utilizzatori finali”. L’Università Cattolica del Sacro Cuore partecipa al Progetto con gli Istituti di Frutti-Viticoltura e di Entomologia e Patologia vegetale con un ruolo di primo piano. La Cattolica infatti risulta, nella persona di Stefano Poni, direttore dell’Istituto di Frutti-Viticoltura, responsabile di una delle 7 tematiche previste nel Progetto, dedicata alla messa a punto di tecniche e strategie finalizzate ad una drastica riduzione dell’utilizzo di prodotti chimici nell’ecosistema vigneto.

Inoltre, con un ruolo altrettanto prestigioso, tra i partecipanti figura anche Horta Srl, spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che, in qualità di Sme, coordina, attraverso Vittorio Rossi, presidente di Horta nonché docente dell’Ateneo, la tematica dedicata alla implementazione di sistemi di supporto alle decisioni in un’ottica di migliorata sostenibilità nella conduzione del vigneto.