Attori in erba alla ribalta per mettere in scena tre grandi capolavori del teatro classico. Il 10 e l’11 novembre al Teatro San Lorenzo alle Colonne, in Corso di Porta Ticinese 45 a Milano, saliranno sul palco gli allievi del Liceo Massimiliano Massimo di Roma, del Liceo classico Carducci e del Liceo Manzoni di Milano, vincitori dei primi tre premi del primo Festival Thauma organizzato dall’Università Cattolica il 23-26 marzo scorsi.

A ospitarli è l’Associazione Kerkís. Teatro Antico In Scena  (che dal 2012, in collaborazione con l’Università Cattolica, anima questo teatro con l’intento di far emergere, nel cuore storico della città, quanto sia ancora significativo, seducente e attuale questo antico repertorio teatrale, promuovendo occasioni di formazione e di spettacoli (si veda qui).

Tutti i 14 spettacoli a concorso nel 2015 segnalarono la meritoria cura, la ricerca, la capacità sperimentale e la passione che animano i laboratori teatrali promossi all’interno delle scuole superiori italiane. I gruppi dei giovani impegnati nel Festival si sono segnalati per la qualità dell’ideazione registica pur nei differenti approcci, per i primi passi nella difficile arte della presenza scenica che facevano emergere lo studio, per l’attenzione alla dimensione corale del dramma antico (in molti casi ben resa), la ricerca di un preciso registro scenografico, vario e interessante, la capacità di dare unità in scena a un numeroso gruppo di attori.

Per la scelta dei tre primi classificati, la commissione ha seguito necessariamente alcuni precisi criteri critici, tuttavia senza poter negare seri motivi di ammirazione anche per gli altri spettacoli.

Proponendo in scena questi tre spettacoli nel Teatro San Lorenzo alle Colonne c’è la volontà di dare luce al prezioso lavoro di formazione teatrale, sommerso e silenzioso, che tradizionalmente avviene in numerose scuole superiori italiane, quale segno di una eccellenza educativa.

Ecco il programma:

10 novembre ore 20.30
MEDEA, MEDEE
Liceo Massimiliano Massimo di Roma (III classificato Festival THAUMA 2015)

La riscrittura drammaturgica presenta il personaggio di Medea, la mitica donna straniera, dotata di poteri magici e assassina dei propri figli sacrificati sull’altare della propria gelosia, percorrendo l’arco storico delle sue vicende a partire dalla saga argonautica, con un efficace adattamento di più rivisitazioni del personaggio femminile dai testi di Ovidio, Euripide, Seneca e Christa Wolf, capace di muovere emozioni anche grazie alla cura per le parti musicali (tuttavia si rinuncia alle parti corali). Si segnala l’intenzione di presentare i tanti volti del mito di Medea via via interpretati da attrici differenti attraverso la trasmissione di un oggetto simbolico, una collana capace di rendere unitario l’accostamento di episodi diversi.

11 novembre ore 20.30
ADELPHOE di Terenzio
Liceo Giosuè Carducci di Milano (II classificato Festival THAUMA 2015)

Lo spettacolo propone un’originale riscrittura del testo terenziano che intreccia le vicende sentimentali di due fratelli complicate dalla severità di un padre tradizionalista. La regia attualizza in forma moderna, con qualche cedimento di stampo televisivo, la pratica di contaminazione del teatro terenziano, con una buona capacità di valorizzare molte presenze attorali. Vivacità e ritmo incalzante trattengono l’attenzione del pubblico, con omogenee capacità di recitazione da parte degli attori, dai quali emerge la qualità di interpretazione di Ctesifone.

12 novembre ore 20.30
TROADES: oratorio per le vittime della violenza nel percorso dell'umanità
Liceo Alessandro Manzoni di Milano (I classificato Festival THAUMA 2015)

Uno spettacolo capace di attualizzare senza tradimenti gli snodi drammaturgici della tragedia Troiane di Euripide, il miserevole dramma sul destino, al termine della guerra, delle donne troiane nelle mani dei Greci, ridotte in schiavitù. I giovani attori e attrici affrontano con consapevolezza e forte presenza scenica ruoli complessi tra i quali emerge quello della protagonista Ecuba, che comunica alta tensione all’intera rappresentazione. Apprezzabile la ricerca simbolica dei colori. Nella scena di apertura, la regia universalizza il tema della prigionia di guerra presentando un efficace lamento corale di prigioniere africane, in cui sono riconoscibili riferimenti alla contemporaneità, ma in una dimensione efficacemente extra-temporale e pertanto poetica.

I giovani attori hanno bisogno di essere messi alla prova davanti a un pubblico numeroso e partecipante: chi è interessato a questi spettacoli, può inviare una mail a direzione@kerkis.net o chiamando il numero +39 342 5304844.