È responsabile dell’Area finanziaria del Comune di Pisogne, in Provincia di Brescia, e della Comunità Montana di Scalve con sede a Vilminore, in provincia di Bergamo - due zone particolarmente colpite dall’emergenza Covid-19 - mentre la sera, terminato il lavoro, segue le videolezioni sulla piattaforma Blackboard, prepara gli ultimi esami e ha già le idee chiare sulla tesi di laurea.
Storie di ordinaria quotidianità per Gabriele Bondioni, che dopo aver concluso il percorso triennale in Scienze dei servizi giuridici è ora iscritto al secondo anno della magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza al campus milanese dell'Università Cattolica.
Studente e lavoratore a tempo pieno, in tempi di Covid-19. Gabriele, in cosa consiste il tuo lavoro all’interno di due istituzioni territoriali e come avete gestito queste difficili settimane? «Innanzi tutto preciso che sono responsabile dell’Area finanziaria del Comune di Pisogne (Bs), che con circa 8mila abitanti è una realtà considerata medio-grande per la zona, e della Comunità Montana di Scalve, che ha sede a Vilminore in provincia di Bergamo. Si tratta di due aree geografiche particolarmente colpite dall’emergenza Covid-19, le cui istituzioni si soono trovate al centro di una crisi economica e sociale generata dal dilagare del virus. L’aspetto positivo è che localmente abbiamo potuto contare su un tessuto economico e sociale forte, fatto di aziende solide e che non hanno mai chiuso, avendo ricevuto il via libera alla produzione da parte della prefettura. Al contrario, una situazione emergenziale è andata creandosi nel settore dell’artigianato e dei negozi, così come per lo stesso Comune che, avendo sospeso l’attività di accertamento tributario, è l’ente che economicamente ha risentito maggiormente della situazione.
Come avete agito per tutelare cittadini e istituzioni? «Abbiamo trovato nello Stato un interlocutore che ci ha tutelato al 100%, stanziando risorse economiche e fornendoci risposte immediate. La burocrazia è sempre troppa, questo è vero, ma il sostegno ai comuni c’è stato. Nel frattempo, con gli aiuti statali che ci sono stati erogati, unitamente alle donazioni effettuate da parte di alcuni imprenditori locali, abbiamo sostenuto cittadini e residenti distribuendo pacchi alimentari e buoni spesa finanziati dal Comune. Sul fronte del telelavoro non eravamo preparati. Nonostante l’Agenzia italiana per il digitale ci avesse sempre spronato ad adottare tale modalità, noi lo reputavamo impensabile e complicato per realtà piccole e situate in provincia. Eppure grazie ai nostri tecnici informatici ora, con pochissime eccezioni, lavoriamo tutti da casa».
In questo contesto stai inoltre preparando i tuoi ultimi esami prima della laurea magistrale… «Esatto, e a questo proposito tengo a ribadire la grande importanza di avere a disposizione le videolezioni preparate dai docenti e caricate sulla piattaforma Blackboard. Utili e funzionali, permettono anche ad uno studente lavoratore come me – impegnato professionalmente per circa 36 ore settimanali - di poter fare lezione la sera da casa o nel tempo libero, senza il rischio di rimanere indietro nel mio percorso di studi e utilizzando le ore rimanenti per preparare gli esami. Una modalità messa a disposizione conseguentemente alla situazione emergenziale e pandemica, ma di cui personalmente spero di poter continuare ad usufruire anche in futuro».
A proposito di futuro, credi che l’esperienza lavorativa all’interno di istituzioni territoriali schierate in prima linea nella gestione dell’emergenza ti abbia lasciato qualcosa di utile per il domani? «Indubbiamente, anche se le idee in merito al mio futuro le ho abbastanza chiare. Una volta conseguita la laurea magistrale, vorrei infatti iscrivermi al Corso per aspiranti Segretari Comunali e Provinciali, attivo nella sede di Milano dell’Università Cattolica. Quella del Segretario è una figura fondamentale per l’avvio e la prosecuzione delle pratiche all’interno delle istituzioni, è il perno di ogni amministrazione. Una risorsa umana di grande importanza che negli ultimi anni qualcuno ha cercato di sminuire, per questo la mia tesi magistrale verterà sui decreti legislativi che hanno modificato il ruolo di una figura che dovrebbe essere valorizzata e non ridimensionata».