Divertirsi sfidandosi a suon di figure, numeri e segni. Sembra strano in anni in cui la matematica, soprattutto quella insegnata all’università, è sempre più bistrattata dagli studenti delle superiori. Eppure non è stato così per più di duecento studenti bresciani e non che venerdì 12 marzo si sono dati appuntamento alla palestra “Mero” di Folzano per la sesta edizione della Disfida matematica, la gara a squadre per le scuole superiori organizzata dal Dipartimento di Matematica e Fisica in collaborazione col Seminario Matematico. E i veri figli di Pitagora sono risultati sette studenti del Liceo scientifico "Copernico" di Brescia, che hanno strappato la coppa ai cugini del "Leonardo", secondi classificati e vincitori della precedente edizione. I primi classificati ora scenderanno in campo alle Olimpiadi nazionali che si terranno verso i primi di maggio a Cesenatico, dove sono previste gare individuali e a squadre.
«E’ stata una bella divertita» questo il commento di molti studenti dopo aver affrontato i molteplici quesiti pensati dagli organizzatori, che hanno preso spunto nel comporre i quesiti dalla commedia musicale The Blues Brothers . Anche quelli che non sono riusciti ad arrivare in finale, si sono detti soddisfatti della sfida e promettono di ripresentarsi più agguerriti e preparati alla prossima edizione. «Sono esercizi diversi rispetto a quelli che solitamente si fanno in classe – tiene a sottolineare Andrea del liceo scientifico di Rho - qui servono più intuito che competenze, per questo è importante confrontarsi con i compagni di squadra».
«La matematica è realmente un gioco di squadra – aggiunge il prof. Alfredo Marzocchi, preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali - I ricercatori risolvono problemi confrontandosi. Dobbiamo sfatare l’idea che sia affare da geni: basta ragionare sulla base di un linguaggio condiviso. E’ stato un pomeriggio molto intenso – prosegue Marzocchi – i ragazzi hanno lasciato il campo di gara felicissimi e stremati. Però la loro gioia è stata per noi motivo di grande soddisfazione. La speranza è che questo tipo di gare serva a far riavvicinare i giovani alle materie scientifiche, facendo risollevare l’indice di gradimento».
La disfida matematica rientra, infatti, nelle iniziative del Progetto Lauree Scientifiche, istituito nel 2005 dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca per promuovere le lauree di tipo scientifico. Per un pomeriggio gli studenti si sono sfidati così come facevano i matematici nel Cinquecento per dimostrare le proprie intuizioni.
E’ quello che fece il bresciano Niccolò Tartaglia, quando accolse la sfida di Antonio Maria del Fiore che si vantava della propria capacità di risolvere le equazioni cubiche applicando la formula risolutiva che gli aveva svelato da Dal Ferro. Fu così organizzata “La disfida”, un evento pubblico in cui ciascuno degli sfidanti sottoponeva all'altro problemi di vario tipo, depositandoli da un notaio e distribuendoli ai testimoni. Tartaglia risolse tutti i problemi posti da Fiore in due ore, mentre questi non ne risolse alcuno fra quelli posti da Tartaglia; la disfida si concluse dunque con un pieno successo di Tartaglia.
Da qui l’idea di riproporre ancora oggi questa gara da parte del Dipartimento di Matematica e Fisica “Niccolò Tartaglia” che si è svolta contemporaneamente in altre 25 sedi sparse in tutta Italia per selezionare i candidati che parteciperanno alla gara nazionale di Cesenatico.