È andato al rettore dell’Università delle Nazioni Unite (Unu) Konrad Osterwalder, per la sua opera di diffusione della cultura, il Premio internazionale Matteo Ricci 2009, intitolato al matematico gesuita e missionario vissuto nella seconda metà del 1500. Osterwalder, nel corso della cerimonia di premiazione che si è svolta lo scorso 27 ottobre, ha tenuto una lectio magistralis nella cripta dell’Aula Magna, alla presenza del rettore dell’Università Cattolica Lorenzo Ornaghi e del preside di Scienze Politiche Alberto Quadrio Curzio.

Il rettore Ornaghi ha introdotto Osterwalder sottolineando l’importanza dell’università delle Nazioni Unite «nella ricerca di una fondamentale unitarietà del sapere, tesa a un’autentica conversazione interculturale». Nel suo breve intervento, il Rettore ha anche ricordato come il dialogo interculturale non debba limitarsi a un sincretismo generico, che rischia di essere un facile appiattimento delle differenze tra i popoli e le culture. Il preside di Scienze politiche ha evidenziato l’importanza del programma delle relazioni internazionali della facoltà promotrice del premio, che ha avuto sempre a cuore la ricerca della pace nel mondo, studiando l’interdipendenza dei popoli. Il professor Quadrio Curzio ha inoltre citato le parole di padre Giuseppe Pittau, premiato nel 1999, secondo cui «la Chiesa nei secoli ha preservato la cultura interdisciplinare senza distinzioni tra umanistica e scientifica». Fra’ Andrew Bertie, vincitore 2006 e Gran maestro dell’ Ordine di Malta, è stato invece ricordato come «indimenticabile ponte tra Oriente e Occidente».

La lectio di Konrad Osterwalder è stata ispirata da tre punti cardine: le nuove sfide globali e come le istituzioni e i programmi di ricerca sono stati pensati per affrontarle; un’interpretazione della giustizia basata sui lavori dello scienziato della politica John Rawls; e, infine, la ragione per cui l’università delle Nazioni Unite ha un ruolo unico nell’incoraggiare un dialogo basato sulla fiducia. Ed è proprio “fiducia” la parola chiave di tutto l’operato dell’Unu, dall’anno della sua fondazione, il 1973, fino alle sfide presenti e future. Alla base del lavoro di ricerca dell’università retta da Osterwalder c’è l’idea che l’umanità potrà rafforzarsi sviluppando il senso di responsabilità e  la condivisione di razza, i credo e i sistemi valoriali. Secondo la dottrina interculturale illustrata da Osterwalder l’indifferenza verso il sottosviluppo dei poveri rappresenta la più grave delle irresponsabilità. Il caso della crescita esponenziale del costo del cibo tra il 2007 e il 2008, che ha prodotto ulteriori settantacinque milioni di affamati cronici, è stata un’occasione per sviluppare la più forte intolleranza alle ingiustizie. «Le nostre politiche, i nostri governanti, le nostre comunità  - ha detto - devono rifiutare le condizioni che hanno permesso il costante aumento di quella cifra. Nella crisi del settore alimentare abbiamo un esempio di sfida globale».

Le partnership globali sono il cuore del progetto dell’Unu. Il rettore cita l’esempio del microcredito: «I progetti regionali di sviluppo sostenibile iniziati dal Banco do Brasil, ai quali siamo fieri di collaborare, hanno coinvolto 771.300 famiglie. Più di due miliardi di dollari sono stati erogati nella forma di prestiti di microcredito». Ritorna in questo senso il concetto fondamentale per lo sviluppo del dialogo interculturale tra i popoli: il requisito della “fiducia”. Osterwalden, in conclusione, cita il discorso del premio Nobel per la Letteratura nel 1950, William Faulkner: «L’uomo è immortale – sosteneva -, non perché è il solo tra le creature ad avere una voce instancabile, ma perché ha un’anima, uno spirito capace di compassione, di sacrificio e di perseveranza».

Fabrizio Aurilia



Queste le motivazioni con cui la facoltà di Scienze politiche ha assegnato il premio Ricci a Konrad Osterwalder: «Nell’ambito delle celebrazioni, già iniziate, del IV Centenario della scomparsa di Matteo Ricci, matematico e gesuita, il conferimento del Premio, che la facoltà di Scienze politiche gli ha intitolato, a Konrad Osterwalder assume grande significato. Il professor Osterwalder merita infatti un alto riconoscimento sia per la sua costante apertura alla cultura e al ruolo delle scienze nella cultura, sia per la sua opera quale Rettore dell’Università delle Nazioni Unite, all’interno della quale egli svolge un ruolo esemplare in applicazione del motto della detta Università: “Sviluppare la conoscenza per la sicurezza umana, la pace e lo sviluppo”».

Konrad Osterwalder è nato nel 1942 a Frauenfeld (Svizzera), dove ha conseguito la maturità, per intraprendere poi studi in fisica al Politecnico federale di Zurigo. Studi di postdottorato hanno condotto Konrad Osterwalder dapprima al Courant Institute of Mathematical Sciences all’Università di New York e in seguito all’Università Harvard di Cambridge nel Massachusset, dove è stato inizialmente collaboratore scientifico, assistente dal 1973 e professore associato in Fisica matematica dal 1976. Nel 1977 è stato nominato professore ordinario in Matematica al Politecnico federale di Zurigo. Dal 1995 al 2007 Konrad Osterwalder ha ricoperto la carica di rettore del Politecnico federale di Zurigo. Nel 2007 il Segretario generale delle Nazioni Unite ha nominato il professor Konrad Osterwalder rettore dell’Università delle Nazioni Unite, istituzione accademica che dal 1973 lavora sui temi della pace e del buon governo, dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile.

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