Prende spunto dal tipico piatto libanese lo spettacolo messo in scena dal Cut La Stanza, lo scorso 10 dicembre allo Spazio Dams, per rappresentare la convivenza tra culture diverse. Ciascun ingrediente è in armonia con gli altri e prepara il palato e la mente ad accogliere altre pietanze. La scrittrice libanese Lidia Keklikian ha trasportato questo magico equilibrio sulla carta nel racconto “Tabboulè.Una ricetta per l’integrazione” che la direttrice del Cut Maria Candida Toaldo ha trascritto per il teatro. Cosa c’entra un piatto composto da prezzemolo, pomodoro, limone, cipolla e menta e si prepara per una festa o un momento di convivialità con le persone e i fattori che hanno a che fare con l’integrazione? Cosa c’entra poi con il tabboulé l’amore tra due persone diverse per cultura, per religione, per lingua e per il colore della pelle?
Domande alle quali non si dà una risposta definitiva ma si offre il parallelismo tra quanto accade nella preparazione del piatto e quanto dovrebbe avvenire per l’integrazione: accompagnare le persone attraverso la scelta degli ingredienti necessari e giusti, predisporli attraverso le fasi del lavaggio e della lavorazione e infine decidere la ciotola giusta e la maniera adatta per assaporare il prodotto finale con gioia e consapevolezza: un processo che dovrebbe indicare anche le varie fasi dell’integrazione. Come l’amore non si completa al momento del matrimonio perché segna solo una tappa del cammino, così la consumazione del tabboulé apre il palato e la mente per accogliere le altre pietanze preparate per l’occasione. Per l’integrazione il cammino è analogo e presuppone la genuinità degli ingredienti locali, la bellezza delle tradizioni, il rispetto verso ogni componente – o ingrediente – che fa parte del cammino intrapreso dalle persone e dalle comunità per arrivare a costituire una comunità dove i colori e i sapori interagiscono fra di loro per offrire sia alla vista che al palato una completezza che riempie di gioia e soddisfa le aspettative.
L’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il corso di laurea in Scienze e tecnologie delle arti e dello spettacolo (Stars), grazie anche al contributo di Educatt e di Slow Food. A fine spettacolo per tutti i presenti un assaggio di tabboulè, compresi gli autori di Crasch – contatto, impatto, convivenza”, il programma televisivo prodotto da Rai Educational, arrivati a Brescia per registrare le spettacolo che verrà mandato in onda nelle prossime settimane.