Qualcosa di più che un mero “ritorno alla carta”. Dopo una lunga sperimentazione online, dettata anche dalle condizioni legate alla pandemia, domenica 4 ottobre L’Osservatore Romano torna in versione cartacea in una veste completamente rinnovata nella grafica e nei contenuti per offrire più approfondimenti sull'attualità vaticana, religiosa, politica e culturale.
 


«È il compimento di un progetto che viene da lontano, dai primi di questi 20 mesi della mia direzione», racconta il direttore Andrea Monda, alla guida del giornale dal 18 dicembre 2018. «Si riparte con la stampa su carta, perché un giornale e un giornale “singolarissimo” come L’Osservatore Romano, non può non avere l’edizione cartacea, ma in un altro formato e con un’altra impostazione. La dimensione delle pagine si rimpicciolisce, aumenta il numero delle pagine e il font dei caratteri. Ci sarà inoltre un inserto settimanale di quattro pagine estraibile dedicato ai grandi ambiti storicamente propri del quotidiano: l’informazione internazionale, religiosa, culturale e soprattutto quella vaticana e papale. E altri inserti sono previsti in futuro. Più approfondimento, quindi, per offrire al lettore chiavi di lettura, lo sguardo del Papa e della Chiesa sul mondo».

Una ripartenza e un ritorno in edicola che coincide con una data importante: l’uscita della nuova enciclica del Santo Padre “Fratelli tutti”. «Quando si è capito che stavamo per arrivare al compimento del progetto a settembre è stato facile, e bello, far coincidere la “ripartenza” del giornale con la pubblicazione dell’enciclica e lo stesso Santo Padre ci ha incoraggiati a realizzare come prima uscita un numero speciale con il testo di Fratelli tutti. Del resto comunicare vuol dire realizzare la comunione, o no?».

Il cambio di grafica e la nuova promozione sul digitale coincide con la piena integrazione del quotidiano vaticano nel sistema dei media della Santa Sede: con Radio Vaticana che, oltre a curare in diverse lingue la tele-radiocronaca del Papa, trasmette radiogiornali, programmi informativi e di approfondimento, reportage, musica e podcast in 40 lingue ed è ascoltabile in tutto il mondo grazie al satellite, internet e alle onde corte. Con il portale Vatican News che pubblica quotidianamente notizie, interviste e video in 35 lingue, trasmette le dirette degli avvenimenti papali e informa, anche attraverso i social media, sull’attività del Papa, del Vaticano e della Chiesa nel mondo. Inoltre, la nuova versione del quotidiano è disponibile su carta e sul digitale grazie alla nuova App, scaricabile gratuitamente.

«Questa nuova versione nasce con lo scopo di raggiungere una buona integrazione tra carta e digitale e tra Osservatore Romano e gli altri media vaticani. Carta, radio, web sono media diversi che possono e devono convivere virtuosamente alimentandosi a vicenda. Un giornale di approfondimento in questo senso può essere utile a questa integrazione», spiega il direttore Monda. «Senz’altro il pubblico dei lettori del quotidiano è di una certa età, tendenzialmente propenso al cartaceo, ma in questo periodo di blocco della stampa abbiamo anche avuto molte sorprese da questo punto di vista. Come ex-professore di scuola ed educatore il mio sogno sarebbe riuscire a incrociare il pubblico dei giovani, oggi in fuga dalla lettura dei quotidiani, ma a me le grandi sfide piacciono».