Uscire dalle aule universitarie per intercettare un bisogno della comunità locale, e mettere le proprie competenze al servizio di tale bisogno. È quanto stato fatto dagli studenti della facoltà di Scienze politiche e sociali con progetti di tirocinio e stage da loro ideati.


Se ne è discusso nell’8° convegno annuale organizzato dagli studenti della facoltà stessa, in cui a parlare e a portare la loro esperienza diretta sono stati proprio gli studenti del corso di laurea triennale in Scienze del servizio sociale e del corso magistrale in Politiche e servizi sociali per le famiglie, i minori e le comunità che hanno ideato e coordinato progetti distage, tirocinio, formazione e service-learning.


Coinvolgimento di gruppo, collaborazione, azzeramento o diminuzione delle disparità sociali, aggregazione e relazione sono stati gli ingredienti importanti per praticare il lavoro sociale.


«Oggi è anche l’occasione per presentare il ventaglio di tutte le attività di formazione sul campo, organizzate dalla facoltà di Scienze Politiche e sociali per i futuri assistenti sociali – ha spiegato la professoressa Maria Luisa Raineri. -  Il convengo è organizzato dagli studenti, quindi a parlare delle esperienze effettuate di stage, tirocinio e service learning – ovvero una modalità di formazione e, contemporaneamente, di servizio alla comunità - saranno proprio loro».


Un esempio concreto lo fornisce Daniela Salvinelli, stagista del secondo anno di laurea magistrale e ideatrice del progetto “Giovani e cittadinanza attiva”.

«Abbiamo ideato un percorso sul concetto di cittadinanza attiva, destinato ai giovani dai 16 ai 30 anni in cui i ragazzi hanno approfondito il significato del concetto e ascoltato una serie di testimonianze che dessero loro l’idea di come questo principio teorico si possa tradurre concreto nel quotidiano - ha spiegato Salvinelli – La parte pratica è infine consistita nell’organizzazione di un evento che andasse a beneficio della comunità locale».


“La forza del condividere: con-tiamoci” è invece il progetto di service learning ideato da Andrea Bracchi, stagista iscritta il terzo anno di laurea triennale in Scienze del servizio sociale.
«Il lavoro è stato pensato e svolto per il quartiere Badia di Brescia e ha avuto come obiettivo quelli di creare o rafforzare il legame tra i vari giovani della comunità – racconta la studentessa. - Per farlo abbiamo deciso di aprire luoghi di aggregazione come un’aula studio e una ludoteca per facilitare l’incontro, lo scambio e il dialogo tra persone e generazioni diverse. Il progetto è tutt’ora work in progress: per finanziare l’apertura di questi spazi ricreativi abbiamo avviato una campagna di eventi e raccolta fondi che è ancora in fase di svolgimento».