Serena Massa *

Il monastero di Santa Maria Assunta di CairateUn corso intensivo dedicato a mettere in luce i profondi legami che uniscono gli ambiti di studio dell’archeologia al presente e al futuro. Il passato rappresenta una delle grandi frontiere della conoscenza per costruire una qualità della vita sostenibile per le società dell’oggi e del futuro. L’archeologia del XXI secolo si pone a confronto con i problemi del mondo contemporaneo, con una visione sul lungo periodo idonea a studiare il passato per capire il presente e immaginare il futuro, cioè per iniziare a costruirlo.

Una ricerca sull’identità delle persone e dei luoghi che ricompone in unità i molteplici apporti di numerose discipline specialistiche per comprendere la lunga vicenda dell’adattamento umano all’ambiente circostante espressa dai diversi sistemi culturali nello spazio e nel tempo.

Il corso, che si terrà nel prossimo mese di novembre, prende spunto dal caso-studio concreto del monastero di Santa Maria Assunta di Cairate (Varese), di antica fondazione longobarda.

Gli scavi, conclusi nel 2012, hanno rivelato la fitta sequenza storica del sito, occupato in età romana da una villa. La splendida veste attuale ci presenta la fase rinascimentale del complesso, con il prezioso affresco di Aurelio Luini, ma la ricerca archeologica ne ha svelato l’eccezionale fase romanica nascosta e le vicende quotidiane della comunità religiosa femminile che vi risiedeva.

Strutture architettoniche, decorazioni, materiali d’uso quotidiano, spazi religiosi e funerari nella loro evoluzione nel tempo sono leggibili nel percorso archeologico, quasi un manuale di scavo.

Accanto alle tematiche archeologiche e storico artistiche il corso affronterà i diversi aspetti della valorizzazione dei beni culturali, sia nella gestione che nella comunicazione, con l’apporto di funzionari della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia e della Direzione Regionale, Struttura Musei. La direzione scientifica è affidata alla professoressa Silvia Lusuardi Siena.

Un particolare del MonostaroIl recupero del complesso, fortemente segnato dalle trasformazioni e degrado susseguitisi dopo la chiusura settecentesca, è il frutto di un impegno pluriennale e del lavoro congiunto delle Soprintendenze e degli Enti locali. In particolare la Provincia di Varese, proprietaria del bene e promotrice dei restauri, ne persegue la valorizzazione anche con il contributo della Fondazione Cariplo per gli interventi emblematici: è in corso di realizzazione l’allestimento di ulteriori sezioni didattico-espositive che faranno del monastero la sede del polo museale del medioevo nel Seprio, un territorio che comprende anche il sito Unesco di Castelseprio.

La molteplicità degli aspetti affrontati nel corso, che si realizza con il contributo della Provincia di Varese, offre una preziosa occasione di approfondimento per professionisti che operano nel settore dei beni culturali, esperti che collaborano con Soprintendenze per i Beni archeologici e con Musei, studenti dei corsi di laurea in Scienze dei Beni culturali e delle scuole di specializzazione in Beni archeologici, dottorandi di ricerca in discipline archeologiche, architetti, operatori museali, volontari.

* coordinatrice del corso