La vincitrice della sezione pendolari, Federica Baggio, con l'ad di Trenord Luigi Legnani«Il treno è da sempre un topos letterario, luogo e oggetto di letteratura più di qualsiasi altro mezzo di trasporto: sia di quelli che l'hanno preceduto, sia di quelli che l’hanno susseguito. Ora, da luogo letterario diventa luogo di produzione letteraria». Il rettore dell'Università Cattolica, Franco Anelli, introduce così la cerimonia di premiazione del concorso letterario "Scrittori in carrozza!", promosso da Trenord e dal corso di alta formazione "Il piacere della scrittura”, il 9 aprile nell'aula Pio XI di largo Gemelli a Milano.

Luigi Legnani, amministratore delegato del vettore ferroviario, sale, invece, sul treno dei ricordi, riandando a quando, solo undicenne, iniziò la sua esperienza da pendolare da Novate Milanese. Non ha ancora dimenticato il treno delle 9.01 con i suoi sedili di velluto rosso e il posto riservato di Giovanni Testori. Sdrammatizza sui disagi, che sono anche inizi preziosi di storie: come quella di un timido ragazzo che grazie a una lampadina rotta trovò il coraggio, nel buio, di rivolgere la parola alla ragazza che guardava da lontano e che proprio grazie a quella lampadina rotta diventò l'amore della sua vita.

 

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Pochi minuti bastano per dare alla cerimonia l'atmosfera di un racconto di tutto quello che il treno rappresenta nel nostro immaginario e il concorso si caratterizza subito come un grande collettore di storie di vita, che sono storie di viaggi. Lo scrittore Marco Missiroli si affida alle parole di Hemingway e Chatwin per ricordare come un gran romanzo o un gran racconto abbiano bisogno di una grande narrazione, ma anche di una fermata intermedia: di vedere dal finestrino qualcosa di bello che faccia venire voglia di scendere. Per la giuria esaminare i racconti è stato come viaggiare vedendo sempre qualcosa di bello dal finestrino.

Giuliana Grimaldi, coordinatrice del corso di alta formazione, spiega come l’intento del concorso fosse di portare gli studenti fuori dall'aula e costringerli a confrontarsi con la realtà: usarla come stimolo per creare racconti ad hoc che fossero un’occasione per far conoscere la dimensione del percorso di studi fuori dai chiostri. Trenord rappresentò allora il partner ideale, perché sensibile alle tematiche proposte e perché proprio il treno rappresentava un tema ampio e moderno da poter sondare nei laboratori. Da questa idea iniziale sono nate due sezioni diverse: la prima dedicata agli studenti dell’università, coordinati dal laboratorio del professor Giuseppe Lupo; e un’altra dedicata invece ai pendolari Trenord, a cui hanno risposto 356 persone con i loro racconti, mentre dal corso  ne sono arrivati 17). 

La vincitrice della sezione riservata al corso di alta formazione, Maria Grazia Casali (a destra), con Giuliana Grimaldi e il professor Giuseppe LupoVolutamente c’erano dei limiti: un massimo di 20mila battute e un incipit generico per costringere l’ambientazione e lasciare poi la facoltà di svilupparne una storia appartenente all'immaginario personale. I venti migliori racconti sono ora raccolti in un’antologia edita da Ponte alle Grazie e i migliori quaranta saranno invece pubblicati sul sito di Trenord. In tutto ciò, si sono aggiudicati il podio per la sezione del corso “Il piacere della scrittura”: Livio Gambarini, al terzo posto con L’azzurro strizzò per me, Chiara Tanzi, al secondo con La farfalla e infine la vincitrice Maria Grazia Casali (a detsra nella foto qui a lato, con Giuliana Grimaldi e il professor Giuseppe Lupo) con L’ultimo treno. Per la sezione viaggiatori di Trenord, invece: Raffaello Fontanella con Proprio qui, proprio da me, Juri Casati con La borsa e la prima arrivata Federica Baggio (nella foto in alto con l'ad di Trenord Luigi Legnani), con Jamila, che ha letteralmente conquistato la giuria.

Ermanno Paccagnini, direttore del corso di alta formazione, conclude la cerimonia ribadendo che scrivere è guardare e comunicare con gli altri, ma anche mettere in piazza se stessi, denudarsi della propria anima. Augurandosi che tutti i partecipanti continuino a farlo. 

I vincitori del concorso sul sito di Trenord.