Il professor Gabrio FortiQuale collegamento esiste tra “medicina narrativa” e “medicina difensiva”? E quale rilevanza tale connessione può avere nella prospettiva del giurista interessato al tema della responsabilità medica? Quale apporto potrà essere offerto su questo piano dalla letteratura? Caratteristica comune sia alla disciplina medica, sia a quella giuridica è la condivisa esigenza di apertura verso la complessità del reale, superando dunque la tendenza a pericolose semplificazioni.

In questa prospettiva, la medicina narrativa rappresenta un approccio differente e complementare rispetto ai modelli invalsi nella pratica medica degli ultimi decenni. Se la Evidence Based Medicine (EBM) si propone di fondare la proposta terapeutica sul riscontro di evidenze scientifiche, la Narrative Based Medicine (NBM) sostiene l’utilità di rivolgere attenzione al particolare, al caso singolo e alla vicenda personale di ciascun paziente, a partire proprio dalla narrazione che questi ne offre al medico. Non c’è dubbio allora che la medicina debba aprirsi al contributo delle scienze umane e, in particolare, alla letteratura come fonte di conoscenze, di storie e di possibilità. Non solo: l’attenzione alla dimensione umana della patologia permette al medico di ottenere una maggiore e più completa conoscenza della medesima, che consente anche una diagnosi e una terapia più efficaci. L’approccio empatico nei confronti del malato, inoltre, è strumento con cui può essere rinsaldata l’alleanza terapeutica medico-paziente, presupposto che concorre a ridurre il volume del contezioso sia civile, sia penale.

Questi temi verranno discussi nella ‘Tavola rotonda’ Responsabilità medica, medicina difensiva, medicina narrativa, a conclusione del ciclo seminariale “Giustizia e letteratura (Law and Literature)” 2013-2014, organizzato dal Centro Studi “Federico Stella” sulla Giustizia penale e la Politica criminale (Csgp).
 
Cover libro Giustizia e Letteratura IIL’evento avrà luogo il 10 aprile 2014 alle 15 nell’Aula Magna “Guido Galli - Emilio Alessandrini” della Corte di Appello di Milano. Parteciperanno alla tavola rotonda Giovanni Canzio, presidente della Corte d’Appello di Milano, Rocco Bellantone, preside della facoltà di Medicina dell’Università Cattolica e professore di Chirurgia generale, Paolo Giuggioli, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Giuseppe Gennari, magistrato, Remo Danovi, avvocato in Milano, Gabrio Forti, preside della facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica, Direttore del Csgp e professore di Diritto penale e Criminologia, Alessandro Antonietti, docente di Psicologia generale all’Università Cattolica, Maurizio Catino, docente di Sociologia dell'Organizzazione all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Egidio Aldo Moja, docente di Psicologia Clinica all’Università degli Studi di Milano, e i professori Francesco D’Alessandro, docente di Diritto penale commerciale, e Claudia Mazzucato, docente di Diritto penale,  coordinatori del Gruppo di ricerca del Csgp.
 
Nell’occasione sarà presentato il volume Giustizia e letteratura II a cura di G. Forti - C. Mazzucato - A. Visconti, per i tipi di Vita & Pensiero, Milano, 2014. Secondo di una serie, il libro trae origine dai cicli seminariali di “Giustizia e letteratura (Law and Literature)”organizzati dal Csgp negli anni accademici 2011-2012 e 2012-201, raccogliendo i contributi di numerosi autori, sia giuristi, sia letterati che, partendo dall’analisi di celebri testi letterari, si sono confrontati sui rapporti tra diritto  e letteratura.