Il grande pubblico sta abbandonando il mondo del calcio? A verificare questa sensazione è il decimo rapporto curato da Focus in Media, l’Osservatorio sulla comunicazione e i media in Italia promosso dalla Fondazione per la Sussidiarietà con la collaborazione di diversi docenti universitari italiani e stranieri, che sarà presentato mercoledì 15 febbraio, alle 10 nella Cripta dell’Aula Magna dell’Università Cattolica del sacro Cuore. 

Il rapporto riguarda la relazione tra sport (il calcio, in particolare), etica e media, e si intitola “Il calcio in fuorigioco? Indagine sulla disaffezione del pubblico italiano nei confronti del sistema calcio”. La ricerca, affidata a una équipe di sociologi ed esperti di giornalismo sportivo, ricostruisce i principali mutamenti che investono il mondo del calcio a livello internazionale e nel contesto italiano, cercando di mettere in luce le specificità del nostro Paese. In particolare due vicende hanno segnato la storia recente del calcio in Italia: il “doping amministrativo”, con i suoi illeciti, e la complessa vicenda dei diritti televisivi da cui il sistema calcistico italiano dipende più di ogni altro grande sistema europeo. 

A integrare la ricostruzione storica, OssCom, Centro di ricerca sulla comunicazione e i media dell’Università Cattolica ha svolto una analisi empirica sugli orientamenti del pubblico: attraverso una serie di interviste in profondità a un campione di appassionati sono state indagate motivazioni e aspettative, le nuove pratiche di consumo e di fruizione dello “spettacolo calcio”, sempre più caratterizzate dalla connessione permanente online e da un flusso continuo di informazioni e commenti, e le ragioni di soddisfazione e insoddisfazione delle audience. 

Quattro le ipotesi testate per spiegare la disaffezione di parte del pubblico del calcio: motivazioni di tipo economico, legate ai costi dello spettacolo calcistico in questi anni di crisi; di tipo estetico, che coinvolgono la qualità dello spettacolo allo stadio e in Tv; di tipo organizzativo, che mettono sotto osservazione la professionalità del management delle società; e infine di tipo etico, dovute alla crisi di fiducia nei confronti del sistema causata degli scandali che, in modo ricorrente, colpiscono il nostro calcio. 

Relatori della mattinata saranno gli autori della ricerca (Guido Gili, Ivo Germano e Piermarco Aroldi) e, in veste di discussant, Giorgio Simonelli (docente di Storia della televisione e di Giornalismo televisivo), Popi Bonnici (regista televisivo Lega Calcio), Massimilano Castellani (giornalista sportivo di Avvenire), Matteo Campodonico (CEO di Wyscout) con la moderazione di Paola Abbiezzi (docente di Storia della radio e della televisione).