Sono arrivati da Lecco a Siracusa, da Bologna a Ragusa, da Genova a Taranto: è stato alto l’interesse che ha portato lo scorso 8 luglio quasi 400 studenti e genitori all’Open day della sede di Piacenza per raccogliere informazioni sulle facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, Economia e Giurisprudenza e  Scienze della formazione.

Nell’atrio sette punti informativi allestiti ad hoc per la consulenza personalizzata sui corsi, sulle opportunità all’estero, sulla modulistica e le procedure per l’immatricolazione e sulla normativa relativa alle tasse universitarie. Ma anche visite guidate, incontri nelle aule, grazie ai quali i giovani presenti hanno potuto avere informazioni su percorsi universitari e sbocchi direttamente dai loro futuri docenti.



«L’ afflusso è stato superiore a quello che ci aspettavamo - dice Mauro Balordi, direttore della sede piacentina della Cattolica - e credo che il successo di questa iniziativa, ormai tradizionale, abbia sostanzialmente due ragioni. La prima è l’attrattività che per fortuna continua ad avere la nostra sede; la seconda è che la decisione sulla scelta universitaria si è spostata più avanti rispetto al passato anche perché oggi è probabilmente più difficile per i ragazzi trovare il giusto punto di equilibrio tra le loro attitudini e gli sbocchi occupazionali, che rappresentano un motivo di preoccupazione. Anche se è giusto sottolineare come le nostre facoltà abbiano saputo in questi anni favorire l’inserimento nel mondo del lavoro».
 
Agli incontri di presentazione delle facoltà significativa è stata la presenza di laureati e studenti dei vari percorsi formativi, che hanno spiegato ai giovani presenti con un linguaggio diretto e coinvolgente la loro esperienza universitaria.

 

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Inoltre il poliedrico scrittore Giorgio Caponetti, autore del romanzo “Venivano da lontano” (Marcos y Marcos) è intervenuto all’incontro di presentazione della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, confrontandosi con il preside Lorenzo Morelli sul futuro dei ragazzi presenti: «Avrete il compito e il piacere di scoprire cose nuove – ha detto Caponetti  – che potranno diventare trainanti per tutti. Il vostro compito sarà quello di dar da mangiare al mondo e per questa ragione non dovrete perdervi in un divertimento vuoto, vacuo. Dovrete confrontarvi con esami in cui le materie scientifiche avranno un ruolo molto importante, ma non guardate tutto con un’ottica scientistica, allargate la vostra mente con uno sguardo umanistico».

E il richiamo al suo ultimo romanzo è inevitabile: «In questo libro la chiave interpretativa - ha spiegato - arriva da una ricerca portata avanti nel 2007 dalla facoltà di Agraria di Piacenza, “The mistery of etruscan origins: novel cues from Bos taurus mitochondrial Dna”, presentata alla Royal Society, la più antica e prestigiosa accademia scientifica del mondo. Questo lavoro fu messo a punto, tra gli altri, dagli studenti della facoltà, Marco Pellecchia, Riccardo Negrini, Licia Colli, e dal loro docente Paolo Ajmone Marsan».