Con più di 150 interventi resettivi all’anno, tecnica di elezione nella cura dei tumori del fegato e delle vie biliari, l’Unità operativa epato-biliare di Gemelli si pone come uno dei centri di eccellenza italiani ed europei. Superate le mille resezioni epatiche da parte dell’Unità Operativa di chirurgia Generale ed Epato-biliare del Policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma. Tale risultato colloca la struttura assistenziale diretta dal professor Gennaro Nuzzo, ordinario di Chirurgia generale all’Università Cattolica di Roma e Presidente del Capitolo Italiano dell’International Hepato-Pancreato-Biliary Association, tra i centri di eccellenza nazionali ed europei nel campo delle patologie epato-biliari di interesse chirurgico.

La resezione epatica, che è la prima opzione di cura per numerosi tumori del fegato, consiste nell’asportazione chirurgica di una porzione dell’organo per il trattamento di tumori primitivi benigni (angioma, adenoma, iperplasia nodulare focale), di tumori primitivi maligni del fegato (epatocarcinoma, colangiocarcinoma), di tumori secondari del fegato (metastasi) e di malattie benigne e maligne delle vie biliari. «Oggi al Policlinico Gemelli abbiamo una casistica di oltre 150 epatectomie l’anno - spiega il chirurgo della Cattolica Gennaro Nuzzo –, ma presto il nostro centro sarà in grado di superare i 200 interventi per anno, cifra che ci collocherebbe ai primi posti in Italia per numero di interventi resettivi così come lo siamo già per la chirurgia biliare complessa».

«Le nuove tecniche chirurgiche nel settore epato-biliare - aggiunge Nuzzo - si sono particolarmente affinate: il rischio maggiore dell’epatectomia, l’emorragia intraoperatoria, si riesce quasi sempre a prevenire. Grazie agli straordinari progressi della chemioterapia la chirurgia dei tumori al fegato, sia primitivi che metastatici, dà risultati prima impensabili. Le complicanze post-operatorie, prima fra tutte l’insufficienza epatica, si possono limitare grazie a tecniche pre-operatorie di radiologia interventistica». Il Centro del Gemelli con la collaborazione multidisciplinare degli anestesisti, degli oncologi, dei radiologi, degli endoscopisti, degli anatomo-patologi, dei gastroenterologi ed epatologi, ha sviluppato una notevole quantità di lavoro clinico e scientifico, diventando un importante punto di riferimento sia per i malati che per i chirurghi che intendono perfezionarsi in questa chirurgia.