«La possibilità di accedere tempestivamente a una diagnosi precoce di demenza è centrale per la possibilità di mettere in atto provvedimenti terapeutici e assistenziali». In occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer in programma lunedì 21 settembre, Paolo Maria Rossini, professore di Neurologia alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica e direttore della Neurologia del Policlinico A. Gemelli, richiama l’attenzione sul fatto che l’indagine neuropsicologica e le neuro immagini, a cui si aggiungono le procedure di indagine biologica e genetiche per lo studio delle forme familiari di malattia, permettono oggi una precocissima diagnosi con appropriatezza che supera il 90%.

La Giornata mondiale è anche l’occasione per la presentazione del nuovo “Percorso Clinico Assistenziale” per le Demenze del Policlinico Universitario A. Gemelli. Il percorso, inserito all’interno dell’Unità di Clinica della Memoria, di cui è responsabile il dottor Camillo Marra, nasce da un’iniziativa congiunta della Geriatria diretta dal professor Roberto Bernabei e della Neurologia, che fa capo al professor Rossini, e prevede un sistema di assistenza integrato e multidisciplinare, in grado di fornire al paziente con demenza, un accesso e un inquadramento diagnostico e terapeutico rapidi ed efficaci, offrendo così un importante sostegno anche ai suoi familiari.

Il Percorso vuole promuovere la presa in carico e la diagnosi tempestiva anche tramite le tecnologie più avanzate, e rendere omogenea l'assistenza, prestando particolare attenzione alle disuguaglianze sociali e alle condizioni di fragilità e vulnerabilità socio-sanitarie. Lo scopo finale è la razionalizzazione dell'offerta e l’applicazione di metodologie di lavoro basate soprattutto sull'appropriatezza delle prestazioni erogate. In questo modo il Percorso Clinico Assistenziale (Pca) del Gemelli fornisce una risposta agli obiettivi auspicati nel piano Nazionale Demenze.

Il Percorso assistenziale fornirà alle persone con sospetto di demenza un rapido inquadramento attraverso un accesso preferenziale alle prime “visite neuropsicogeriatriche”, che vengono effettuate presso il poliambulatorio del Centro di Medicina per l’invecchiamento – Cemi del Gemelli. All’interno della Clinica della Memoria coesistono diverse figure assistenziali (neurologo, geriatra, psicologo, psichiatra, genetista, neurochirurgo, riabilitatore cognitivo, logopedista, assistente sociale), che intervengono per le proprie competenze nei vari momenti della storia clinica del paziente.

Oltre alla diagnosi precoce, «la gestione della comorbilità nel paziente anziano è un altro aspetto cruciale e in questo ambito le competenze geriatriche sono fondamentali per una corretta gestione delle fasi più avanzate della patologia», sottolinea il professor Roberto Bernabei, docente di Geriatria alla facoltò di Medicina e Chirurgia. Non meno importanti sono i supporti riabilitativi, cognitivi e motori e l’attività di supporto, formazione e informazione per i caregiver.

«Nel Pca è previsto anche un sistema di consulenze e di interventi multidisciplinari che possano rispondere a molte delle esigenze del paziente con demenza - prosegue il dottor Marra - come gli interventi in caso di emergenza comportamentale e di assistenza in caso di urgenza».

Il Percorso demenze del Policlinico si ripromette infine di promuovere incontri informativi con i medici di medicina generale, familiari e caregiver nell’ambito di una integrazione e continuità assistenziale con il territorio e di favorire tutte le forme di partecipazione, in particolare attraverso il coinvolgimento di famiglie e associazioni dei malati, per rinforzare la rete di sostegno.

Per informazioni: percorso.demenza@rm.unicatt.it