Sono già in classe le prime cinque studentesse spagnole arrivate a Brescia, nell’Istituto comprensivo di Bagnolo Mella, per conoscere come si svolge l'attività di tirocinio proposta dall’Università Cattolica agli studenti del corso di laurea in Formazione primaria, come spiega il video pubblicato qui a lato. Fra pochi giorni sette loro colleghe della Cattolica - Feriti StefaniaScutari Daiana, Pasini Elena, Facchetti Valentina, Pilotelli Sara, Arrighi Fabiana - si trasferiranno nella scuola di base Ceip Garcia Lorca di Madrid per conoscere come viene svolta in Spagna las praticas. Tutto questo grazie al progetto Comenius Regio ottenuto dall'Università Cattolica, con la Provincia di Brescia e l'Istituto comprensivo di Bagnolo Mella (Bs) e da un consorzio di scuole spagnole.

 

 

Le prime attività previste dal progetto, che durerà due anni, sono ormai avviate. Dopo la visita a Brescia della delegazione spagnola, anche il gruppo coinvolto nel progetto, coordinato da Luciano Caimi e Ugo Belloli, ha trascorso alcuni giorni in Spagna per una prima verifica dell’attività in corso.

«Sono stati evidenziati tre nodi critici - riferisce Belloli -: rapporto teoria-pratica, necessità di migliorare il rapporto tra università e scuola di base; come affrontare i nuovi bisogni formativi degli studenti. Le presentazioni hanno riguardato l’esperienza del Ceip Garcia Lorca che si trova in un quartiere “ricco di madrid”, Alcobendas, a poche centinaia di metri dalla Comillas, ma anche il Ceip Aragon, che invece è un barrio povero che deve affrontare giornalmente problematiche sociali e ambientali di ben altra gravità».

Renato Ferrari, dirigente dell’Istituto di Bagnolo Mella ha spiegato il lavoro che sta svolgendo in modo concertato con il territorio bresciano per affrontare le emergenze sociali, mentre Belloli ha illustrato l’origine del tirocinio in Italia e le criticità del nuovo ordinamento. L’aumento del monte ore previsto (si passa dalle 400 alle 600 ore) risulta essere un deterrente notevole per le scuole, sempre più riluttanti ad accogliere studenti tirocinanti.

I docenti della Cattolica sono convinti che il modello di tirocinio deve essere cambiato. Si devono allacciare nuovi rapporti con il territorio, rivalutando il ruolo del tirocinante che non deve essere solo osservatore. Anche la scuola non deve più essere semplicemente accogliente, ma propositiva e progettuale, permettendo agli studenti tirocinanti di confrontarsi fin da subito, quindi fin dal primo anno di tirocinio, con le problematiche vere quelle della vita della scuola. La scuola vissuta sulla quale si riflette.

In questi giorni, dal 1° al 5 aprile, la delegazione spagnola sarà di nuovo a Brescia per visitare altre realtà del territorio e per definire le altre tappe del progetto di ricerca. Significativo sarà l’incontro di venerdì 4 aprile in Cattolica con i dirigenti delle scuole di base bresciane che avrà per tema “Il tirocinio universitario nella scuola dell'infanzia e primaria: una pietra miliare della formazione, una risorsa per la scuola di base”.

Relatori saranno Luciano Caimi, coordinatore del corso di laurea in Scienze della formazione Primaria, Michele Lenoci, preside della facoltà di Scienze della formazione, Aristide Peli, assessore alla Pubblica istruzione della Provincia di Brescia, Mario Maviglia, dirigente Ufficio scolastico provinciale di Brescia, Ugo Belloli, supervisore del tirocinio/coordinatore progetto europeo Comenius Regio, Renato Ferrari, dirigente scolastico Istituto comprensivo Bagnolo Mella, partner del progetto europeo Comenius Regio.