La quattordicesima edizione del Festival di primavera ha in cartellone molti nomi famosi, ma non è meno significativa la presenza a Crucifixus 2011 anche di giovanissimi studenti e laureati della Cattolica. Circa un centinaio, fra attori, addetti all’organizzazione, alla comunicazioni e alla produzione di video, saranno impegnati dal 3 al 30 aprile nei 18 spettacoli che si svolgeranno in una ventina di comuni delle province di Brescia e Bergamo. L’edizione del festival rende omaggio al compianto studioso Sisto Dalla Palma, docente di storia del teatro della Cattolica, recentemente scomparso.

Fra gli attori ritroviamo Davide Pini Carenzi, iscritto alla specialistica di lettere, che dal 2007 debuttò a Crucifixus con “Campo Santo”, spettacolo che il 7 aprile verrà proposto per la prima volta nella Casa circondariale di Canton Mombello. Davide interpreta un detenuto che ripercorre la tragedia dei Gulag sovietici, raccontati da Gustav Herling in “Un Mondo a Parte”, accompagnando gli spettatori per il campo di concentramento e rivivendo con loro una tragedia da non dimenticare. Gli studenti dello Stars proporranno venerdì 8 aprile, nell’altro carcere bresciano quello di Verziano, Caffè Teatro... niente è come sembra, una sessione aperta di laboratorio che vede l'eccezionale presenza di uomini e donne in stato di detenzione che, insieme, attraverso l'esperienza creativa si confrontano con i temi del vivere.  Pini Carenzi sarà presente anche a Capo di Ponte con “Pregare non è solo muovere le labbra”. Davide, solo in scena, accompagna il pubblico alla scoperta di Paolo VI: dal Montini seminarista negli oratori bresciani fino al Montini pontefice, alla guida dello storico evento del Concilio Vaticano II.



Crucifixus Festival di Primavera negli anni si è distinto per la produzione di drammaturgie ed eventi teatrali e musicali, che vengono realizzati in accordo con professionisti delle arti performative, che lavorano individualmente a progetti appositamente ideati, ma che sempre più spesso intervengono anche sul territorio e collaborano con gruppi locali, dando origine a interessanti esempi di teatro di comunità. Fra gli appuntamenti, il 15 di aprile, ci sarà «Golgota la collina della vita», ideato dal giovane Walter Spelgatti, laureato Stars; si tratta di un itinerario di sei chilometri durante il quale gli abitanti e ospiti di Fonteno, di Solto Collina e di riva di Solto, circa 280 persone, rivivono in una sola notte il dramma dell’umanità nella speranza di un riscatto, di un’alba nuova.

È “targata” Cattolica anche “Spine”, una produzione di Crucifixus creata ad hoc da Elea - Espressione Libera e Artistica, associazione culturale formata da laureati e studenti dello Stars, che propongono un percorso, una salita lungo la scala del Santuario della Via Crucis di Cerveno dove le cappelle ci mostrano un intaglio vivo che ancora oggi continua a parlarci. Incisioni, scanalature che toccano lo spettatore e lo rendono scultore partecipe della Passione di Cristo.

Crucifixus mantiene vivo anche quest’anno quel percorso di re-invenzione della tradizione che, coniugando luoghi d’arte cristiana e antiche pratiche devozionali, propone un recupero del patrimonio teatrale medievale e rinascimentale, per dare voce a memorie, testi, musiche, immagini del passato nel continuo confronto con scritture contemporanee e nuove contaminazioni. Il programma è disponibile su www.crucifixus.com.