La modernità del diritto romano. Si è sviluppata attorno a questa tesi la Lectio magistralis che il professor Giovanni Negri, studioso di origini piacentine e di notorietà internazionale, ha tenuto il 10 novembre nella sala ‘G. Piana’ della sede piacentina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Salutato dal prorettore Antonella Sciarrone Alibrandi e dal preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza Anna Maria Fellegara il noto giurista ha parlato di fronte a un pubblico di studenti, iscritti a diverse annualità del corso magistrale in Giurisprudenza, e di numerosi docenti.

Nella sua lezione, dal titolo: "Il Diritto Romano nella formazione del giurista odierno e nella giurisprudenza tra Diritto ed Economia", il professor Negri ha rammentato come il Diritto Romano continui ad avere un ruolo essenziale nell’edificazione degli ordinamenti giuridici vigenti in quasi ogni parte del mondo: a testimonianza è stata addotta la scelta di recente operata dalla Repubblica Popolare Cinese.

L’illustre studioso ha anche rimarcato come il lessico e i concetti delle moderne tecniche giurisprudenziali siano tutti conformati a quelli propri del diritto romano. In via esemplificativa, il professor Negri ha, infine, proposto l’esegesi di un passo del giurista classico Giavoleno, conservato nel Digesto giustinianeo, relativo a un caso di “diritto minerario”, ponendone in rilievo la “modernità”.

Alla lectio erano presenti anche magistrati e professionisti piacentini che, insieme agli studenti e alle autorità accademiche, hanno tributato un caloroso ringraziamento al Magister.