Motivazione, curiosità, competenza. Capacità di (re)inventarsi professionalmente, di investire sui propri talenti e di scommettere su se stessi. Sono questi gli ingredienti principali per fare imprenditoria e per realizzare start-up innovative, così come emerso dagli interventi di Federica Olivares e di Selene Biffi, le imprenditrici ospiti del convegno “Ispirare, costruire e valorizzare idee imprenditoriali innovative”.

L’evento del 22 ottobre scorso ha di fatto lanciato “Dr. Start-upper”, l’innovativo progetto voluto dall’Università Cattolica insieme alla Camera di Commercio di Milano per promuovere tra dottorandi e studenti in formazione post-laurea l’auto-imprenditorialità come occasione professionale. Il percorso, che si sviluppa da novembre 2013 a febbraio 2014 in presenza e online, offre la possibilità di incontrare attori chiave dell’eco-sistema delle start-up e di sviluppare, con il supporto di docenti e coach, il proprio progetto imprenditoriale per presentarlo nelle principali competizioni regionali e nazionali. Un’opportunità per fare emergere, come ha spiegato Mario Molteni, direttore dell’Alta Scuola Impresa e società (Altis) e responsabile scientifico del progetto, “i semi delle idee imprenditoriali” del capitale umano di eccellenza dell’Ateneo e dare loro coraggio e alimentazione. Un’opportunità da saper cogliere e coltivare perché può fare la differenza per il futuro professionale dei partecipanti, come hanno spiegato le due imprenditrici.

Le molte vite imprenditoriali di Federica Olivares e Selene Biffi, pur differenti per modalità, tempi e ambiti di azione, hanno in comune una fortissima passione e tenacia e una spinta a non fermarsi mai agli obiettivi raggiunti, fissandone in modo quasi “bulimico” di nuovi. La prima, fondatrice, tra l’altro, della casa editrice Edizioni Olivares e promotrice di moltissime iniziative di diplomazia culturale, ha sottolineato come siano indispensabili quattro gambe per fare business: un’idea innovativa, la conoscenza del mercato di riferimento, il reperimento di finanziamenti e lo sviluppo di un business model, il tutto alimentato da una inesauribile curiosità per il mondo. Tramite la sua storia di start-upper negli ambiti della formazione e della cooperazione allo sviluppo, Selene Biffi, fondatrice di Youth Action for Change e successivamente di Plain Ink, ha dimostrato che esiste una vasta zona grigia di mercato relativa al social business che può essere riempita di nuove idee e progetti imprenditoriali.

Il messaggio che è passato è di sviluppare le proprie idee imprenditoriali con passione: rendere questa passione “competente”, attraverso percorsi come Dr. Start-upper, può lasciare un segno, non solo sulla propria carriera e sulla propria vita, ma anche su quella degli altri.