La facoltà di Agraria di Piacenza ancora protagonista della ricerca internazionale. Merito questa volta di un intervento del preside Lorenzo Morelli, nell'ambito di un incontro voluto dal ministero della Salute per fare il punto sulla gestione della normativa (art. 36 del regolamento istituivo di Efsa, l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare) che regola la modalità con cui viene affidata la consulenza agli enti di ricerca.

«La nostra facoltà - sottolinea Morelli - è impegnata presso Efsa su due filoni: uno quello delle consulenze agli esperti, un ambito in cui la facoltà piacentina vanta, unica in Europa, tre docenti coinvolti nei panel di ricerca (Pier Sandro Cocconcelli, Ettore Capri e Vittorio Rossi). L'altro è quello in cui Efsa affida consulenze a enti e organismi di ricerca: anche in questo secondo filone la facoltà piacentina detiene un primato, poiché le sono stati affidati ben quattro contratti di consulenza, che fanno riferimento a tre docenti: Paola Battilani, Gianfranco Piva, e lo stesso Vittorio Rossi».

È per questo che la facoltà è stata coinvolta nell’incontro voluto dal ministero, finalizzato a esaminare il meccanismo di affidamento dei contratti di consulenza. Un confronto che si è svolto direttamente alla presenza del direttore esecutivo di Efsa Catherine Geslain - Lanèelle e di molti dirigenti del ministero della Salute: Romano Marabelli, Silvio Borrello, Enrico Garaci, Pier Giuseppe Facelli. In questa sede è stata messa in evidenza l’esperienza della facoltà, sottolineando gli aspetti fortemente positivi della collaborazione, ma anche le diverse criticità emergenti legate all’articolo 36, relative soprattutto ai riconoscimenti economici che Efsa garantisce agli enti.

«Un appuntamento interessante, in cui è emerso come siano pochissimi gli atenei che nel Vecchio continente hanno dedicato tante energie agli studi scientifici sulla sicurezza alimentare come il nostro - commenta Morelli - frequentare la nostra facoltà significa avere una porta privilegiata per l’Europa». Proprio in virtù di queste considerazioni e della grande autorevolezza che la facoltà di Agraria vanta in sedi internazionali, da parte della direttrice di Efsa è stata garantita la possibilità per il futuro di aumentare il numero di stage per i laureati della facoltà piacentina: «Si tratta di una possibilità riservata ai laureati magistrali e ai dottori di Agrisystem. Un esempio concreto - aggiunge Morelli - delle ricadute che la ricerca ha sempre avuto e continua ad avere sulla didattica: il legame tra queste due dimensioni è da sempre un punto di forza della nostra facoltà».