Ci vuole coraggio, perché i giovani non devono limitare le loro ambizioni. Bisogna assumersi le responsabilità delle proprie scelte e portarle avanti con coraggio nonostante le difficoltà: lo ha ricordato Neri Marcorè, attore e conduttore televisivo, conversando con gli oltre 400 giovani che hanno partecipato il 6 maggio alla seconda edizione della Convention dell’Orientamento organizzata dalla sede piacentina dell’Università Cattolica, in collaborazione con alcune scuole del territorio. Protagonisti gli studenti delle classi quinte di Itas Raineri, Itc Romagnosi, Itg Tramello, Liceo Cassinari,  Liceo Colombini, Liceo Gioia, Liceo Marconi, Liceo San Benedetto, Polo Scolastico Val Tidone.

Nella mattinata il dibattito è stato intervallato da momenti di riflessione e di confronto, di ascolto di brani musicali e di visione di filmati formativi ed evocativi per stimolare i giovani a pensare in modo sempre più consapevole al proprio futuro. Il tutto animato da medley musicali eseguiti dalla band di Silvano Belfiore, nota per la sua partecipazione a La7.

Il direttore di sede Mauro Balordi, rivolgendosi agli studenti, ha ribadito l’obiettivo della giornata di lavoro, cioè quello di dare qualche strumento in più per la scelta importante che dovranno fare, scelta che dovrà essere meditata in quanto «andrà ad incidere sul vostro futuro».

Daniele Fornari, docente della facoltà di Economia e Giurisprudenza, ideatore e promotore della Convention, è entrato nel vivo con un intervento su “Camminare verso il futuro”. Futuro che è da costruire  su valori che dovranno guidare i giovani:  “valori” della libertà, del coraggio, della responsabilità, dell’impegno, della passione. «Se noi vogliamo camminare nel futuro dobbiamo essere consapevoli che esso non sarà più quello di una volta» ha spiegato Fornari. Ma ciò non significa che sarà un futuro peggiore: per i giovani potrà essere migliore se sapranno progettarlo sulla base di valori.

Concordi anche gli imprenditori “testimonial” Carlo Tagliaferri e Bruno Giglio, che partendo dalla parola chiave "passione", confermano che la crisi c’è, è innegabile, ma la fiducia nei giovani è forte e con passione, costanza e determinazione, si possono fare grandi cose, con uno sguardo costante all’innovazione.


Intervista PiacenzaSera.it

Toccante la testimonianza di Federica Bovolenta, vedova del pallavolista Vigor, che suggerisce ai ragazzi: «Apritevi, abbracciatevi, entusiasmatevi, arrabbiatevi anche: ma fatelo a 360 gradi perché la vita in un attimo vi può portare via. Non arrendetevi mai a chi cerca di creare un muro contro le vostre passioni: neanche Vigor lo ha fatto, il suo cuore era così veloce che ha seminato tutti gli altri verso il paradiso dei pallavolisti».

Parola anche ai docenti della Cattolica, in questa Kermesse. Primo intervento quello del professor Antonio Albanese, presidente del corso di laurea in Giurisprudenza, che ha spiegato: «Non si può immaginare un mondo senza diritto. La storia ci insegna che certe professioni si estinguono, altre sono necessarie alla società. Il giurista del futuro dovrà essere un professionista che si fa paladino della libertà e dei diritti fondamentali della persona».

Secondo Pierpaolo Triani, docente della facoltà di Scienze della formazione, «educare è un atto di libertà che richiede la forza di guardare oltre se stessi al bene dell’altro: davanti abbiamo diverse sfide a cominciare da quella di rispondere al diritto di ciascun bambino di essere educato».

Il professor Marco Trevisan, della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, ha ricordato che «la facoltà ha in atto diversi progetti nel mondo per dare cibo a chi non riesce ad averne e nel contempo rendere più corrette le abitudini alimentari dei Paesi ricchi, riducendo gli sprechi alimentari nella filiera e comunque compensandoli».

Infine l’economista Sebastiano Grandi .

A chiudere la mattinata è stata la preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza Annamaria Fellegara che, citando Sartre, ha spiegato: «Siamo liberi nella scelta, ma non dalla scelta. Quest’obbligo può paralizzarci e dunque la convention dell’orientamento serve per farci avere un po’ meno paura, per darci qualche strumento in più per una decisione che dobbiamo compiere».