Riconoscenza per l’opera scientifica e rispetto per le qualità morali dimostrate nel corso degli anni: per diventare professori emeriti non basta l’anzianità, ma servono anche questi altri ingredienti, che l’Università Cattolica ha riconosciuto a cinque suoi maestri. Lo scorso 23 settembre l’ateneo ha consegnato i diplomi di professore emerito a Vittorio Colesanti, Giuseppe Picasso, Alberto Cova, Sergio Cigada ed Enrico De Mita, quest’ultimo non presente fisicamente in aula Pio XI. Alla cerimonia hanno partecipato docenti, studenti e i presidi delle facoltà coinvolte. «Questo è un gesto di profonda riconoscenza – ha affermato Lorenzo Ornaghi nel suo saluto introduttivo – verso chi si è adoperato nella ricerca e nell’insegnamento per tanti anni. Nell’antica Roma l’emerito è il soldato che ha concluso il suo lungo servizio ed è rispettato da tutti».

Nella cerimonia, rispettando l’ordine di anzianità delle facoltà, il preside della facoltà di giurisprudenza Giorgio Pastori ha premiato Vittorio Colesanti, docente di Diritto processuale civile. «In facoltà dal 1982 ha fornito un prezioso contributo prima all’Università di Varese e poi nell´ateneo di Gemelli nel campo del diritto civile processuale anche se la sua personale inclinazione è fra i temi al confine fra diritto e processo. Oggi festeggiamo due decani della nostra facoltà, Colesanti e De Mita – ha affermato Pastori consegnando il diploma –: rinnovo la mia gratitudine verso di loro per l’opera scientifica e di insegnamento». A prendere la parola è stato poi il preside della facoltà di Lettere e filosofia Luigi Pizzolato, che ha consegnato il diploma a Giuseppe Picasso, suo predecessore alla guida della facoltà e docente di spicco dell’area medievalistica. «Nel corso degli anni – ha detto Pizzolato – il professor Picasso si è sempre distinto per aver attirato la stima da parte di docenti e studenti grazie alla positività della sua attività di ricerca». Allievo di Cinzio Violante e Cosimo Damiano Fonseca fu collaboratore di quest’ultimo nell’insegnamento di Storia medievale prima in Cattolica, poi docente all’Università di Lecce prima di ritornare definitivamente nell’ateneo di largo Gemelli.

«Quando ho presentato la proposta di emerito per il professor Alberto Cova – ha affermato Giacomo Vaciago, docente di Politica economica - sapevo bene che nella facoltà di Economia è un onore raro e per questo non scontato o dovuto». Non si poteva però ignorare il grande contributo che il professore, per ben sedici anni alla guida della facoltà di economia e docente di Storia economica, ha dato all’Ateneo. «Egli ha concentrato i suoi studi sul credito - ha continuato Vaciago - e alla luce dell’attuale crisi la sua opera è più che mai da ricordare». L’ultima facoltà, ma solo in ordine temporale, è stata quella di Scienze Linguistiche e letterature straniere, con la consegna del diploma a Sergio Cigada (foto a sinistra), già preside e francesista riconosciuto a livello internazionale. «Un punto di riferimento per i docenti di francese – ha detto Luisa Camaiora, che gli è succeduta alla guida della facoltà – per la sua capacità di combinare l’interesse per la cultura e la lingua con la letteratura, ma anche in qualità di preside perché da precusore ha saputo anticipare i tempi».