Alla Cattolica di Piacenza l’anno accademico è iniziato nel segno della musica. Lo scorso 30 novembre, infatti, l’università ha aperto le porte a Music for fun un appuntamento musicale organizzato in collaborazione con il Conservatorio “G. Nicolini” e realizzato con il contributo di Banca Generali.

«Con questo appuntamento, apriamo simbolicamente l’anno accademico – ha detto il direttore di sede Mauro Balordi – e non è un caso che questa serata non sia destinata solo alle componenti universitarie, ma a tutta la città perché vogliamo che Piacenza e Università Cattolica si conoscano sempre meglio perché solo conoscendoci il territorio riesce ad apprezzare appieno le eccellenze, e sono tante, di questa sede. Una sede che è nata con la facoltà di Agraria circa sessant’anni fa ma che ha visto poi nascere altre facoltà come Economia, Giurisprudenza e Scienze della formazione. E quale occasione migliore – ha aggiunto - per valorizzare un’altra “università”, un’altra “eccellenza” del nostro territorio: collaborare con il conservatorio Nicolini che, forse non tutti sanno, è classificato un Istituto di formazione universitaria».

Dopo aver salutato il pubblico che ha affollato l’auditorium Mazzocchi e in particolare Massimo Trespidi, presidente della Provincia, gli assessori comunali Anna Maria Fellegara e Paolo Dosi, monsignor Lino Ferrari, vicario generale della diocesi e il questore Michele Rosato, Balordi con un simpatico fuori programma ha rivolto un ringraziamento al suo predecessore Libero Ranelli, una persona “speciale”, come lui stesso l’ha definita, per avergli lasciato in eredità una sede universitaria efficiente e coesa.

È poi arrivato il momento della musica: sinfonie di Haydn e Bach si sono alternate a blues e rag-time, eseguiti magistralmente dall’Ensemble di sassofoni del conservatorio e dal Lively Brass Ensemble diretti dai maestri Mario Giovannelli e Luciano Caggiati. Nella prima parte del concerto i talentuosi musicisti hanno affrontato un repertorio più classico, mentre nella seconda hanno suonato pezzi folk e di danza spagnola come il paso doble, per poi concludere la serata, mentre la platea teneva il ritmo, con la celebre New York, New York. Una pioggia di “bis” e applausi scroscianti delle circa 400 persone presenti in sala hanno salutato l’evento con una richiesta esplicita: replichiamo serate coinvolgenti come questa.