L’amore è il protagonista della storia di “La danza del mondo”, l’ultimo libro della giornalista e scrittrice Maria Pia Ammirati, vice direttore di Rai Uno. Il testo è stato presentato il 18 marzo nell’ambito del ciclo “Il cielo nelle stanze”, l’iniziativa promossa dal Policlinico universitario “Agostino Gemelli” e dalle librerie Arion per portare il mondo della scrittura e i suoi protagonisti a contatto diretto con la comunità dei malati e dei loro familiari.

All’evento hanno partecipato lo scrittore e critico letterario Arnaldo Colasanti, che ha guidato la conversazione, e la giornalista e attrice Chiara Del Gaudio, che attraverso la lettura di alcuni estratti del romanzo, ha aiutato il pubblico a immergersi nella storia di Linda, la protagonista: una donna giovane che abbandona gli affetti e decide di fuggire per cercare una nuova vita. Alle spalle Linda, trentenne, lascia il marito e un amante e il ricordo doloroso di una maternità mancata.

«La danza del mondo - ha spiegato Colasanti - è un romanzo che indaga l’amore, tema di molti libri. Ma in questo romanzo Ammirati ha saputo cogliere lo straordinario, l'incredibile in una realtà comune, ordinaria, che tutti conosciamo in quanto esseri viventi». Secondo l’autrice, che ha esordito con il romanzo “I cani portano via le donne sole”, selezionato al premio Strega 2001 e che ha ricevuto importanti riconoscimenti, tra cui il Premio Selezione Campiello, «la storia di Linda è un misto tra fuga, ritorno, sentimenti, passione, ma anche violenza».

Trovandosi nella gestione di un triangolo che non vuole, un matrimonio ormai finito e una relazione poco soddisfacente, Linda fugge, lascia tutto e comincia una nuova avventura, a perdere: il recupero di una vita e di una libertà che sottende però a una rinuncia al comodo e confortevole presente. Tutte le persone che incontra Linda nel suo viaggio sono individui “normali”, ma ben presto la protagonista imparerà a dare valore a quello che apparentemente non ne ha. «Nel nascere due volte si può cambiare veramente?» ha chiesto alla scrittrice Colasanti. «La nascita è un’esperienza unica e irripetibile - ha chiosato l’autrice -, lo sforzo reale è voler rinascere per capire a cosa si va incontro».