L’Alta scuola per l’ambiente (Asa) ha aperto l’attività di ricerca e formazione del 2015 con tre eventi. Il primo seminario, aperto dall’assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori, è stato dedicato al cambiamento climatico in vista della Conferenza delle Nazioni Unite che si svolgerà a Parigi. Nella seconda giornata al centro dell’attenzione sono state le parole di Papa Francesco, Terra! Lavoro! Casa!, diritti sacri per ogni persona.

«Da sette anni ormai Asa cerca di affrontare le sfide ecologiche emergenti, attraverso l’educazione e la ricerca scientifica multidisciplinare, in dialogo con le comunità, le associazioni, gli enti pubblici, il mondo imprenditoriale e le università, su scala locale e globale” - ha detto il direttore Asa Pierluigi Malavasi -. Dobbiamo abitare con giustizia il mondo in cui viviamo e definire strumenti d’intervento per prendersi cura delle risorse, della bellezza e della fragilità del creato».

In apertura al convegno, il saluto del ministro Gian Luca Galletti letto dal direttore di sede Giovanni Panzeri, dove è stata sottolineata l’importanza di una cultura ambientale fra i giovani, e che molto probabilmente diventerà una materia da insegnare nelle scuole elementari, medie e superiori. Secondo il ministro dell’Ambiente, c’è l’esigenza di diffondere una visione nuova dello sviluppo e del cambiamento orientata sul riutilizzo delle risorse e della sostenibilità ambientale.

Un aiuto in questa prospettiva potrebbe essere la creazione di un Osservatorio sul turismo sostenibile, il primo in Italia. Lo ha suggerito il direttore generale di Federturismo, Antonio Barreca, che ha chiesto ad Asa di formare figure professionali nuove che siano in grado di confrontarsi con un mercato in continua evoluzione; agli studenti ha suggerito di partire dalla loro curiosità per portare nuovi progetti per far conoscere un patrimonio enorme ancora da scoprire.

Per Flavia Coccia, direttrice Area turismo di Sicamera, si dovrebbe investire di più sull’accessibilità dei nostri siti turistici. Una nicchia di mercato ancora praticamente esclusa per molte persone. Sostenibilità in questo caso si sposa con la qualità dell’accoglienza, che significa ospitare anche le persone con diverse esigenze. Potenziare l’accessibilità alle strutture recettive potrebbe rappresentare un mercato enorme per le aziende italiane. Basti pensare che ci sono nel mondo un miliardo di persone che hanno problemi legati all’accessibilità. Se non miglioriamo questa capacità di accoglienza, perdiamo una grossa opportunità per le imprese.

Fra i numerosi interventi, quelli dei professori Roberto Zoboli, Piersandro Cocconcelli, Antonio Albanese, dei presidi Alfredo Marzocchi, Lorenzo Morelli e Luigi Pati e del critico gastronomico Paolo Massobrio.

La tre giorni si è conclusa l’evento “Food waste, sviluppo umano, educazione. Environmental Educational Hub. Buone pratiche alla prova” dove è stata presentata una ricerca sostenuta da Fondazione Comunità Bresciana, sulle buone pratiche di educazione allo sviluppo sostenibile del territorio bresciano con particolare riferimento alla formazione di una coscienza civile al fine di intraprendere azioni per ridurre lo spreco alimentare ed educando alla solidarietà.