Questo l’obiettivo della prima Giornata della Sostenibilità promossa dalla sede di Piacenza dell’Università Cattolica lo scorso 29 ottobre.

In programma il concerto di Antonio Ferrari e il reading curato da Domenico Sannino e Leonardo Lidi basato su brani di D'Annunzio, Leopardi e Antoine de Saint-Exupéry, oltre che su brani inediti scritti per l’evento.

Nel pomeriggio è stato Luca Mercalli, climatologo, presidente della Società metereologica italiana, “volto” della trasmissione Rai Che tempo che fa, a tenere un incontro aperto al pubblico. «Troppo spesso le persone pensano ala sostenibilità come un principio astratto – ha detto il metereologo durante il confronto con gli studenti -. Non è così: ognuno di noi può fare tanto adottando uno stile di vita diverso, virtuoso. Non aspettiamo solo decisioni governative o internazionali. Ognuno ha il dovere di agire subito».

Mercalli ha parlato innanzitutto di sprechi da abbattere, «dato che il trenta per cento di tutto quello che facciamo, di fatto, lo sprechiamo. Risparmiare sul nostro spreco è il primo punto da tenere in considerazione» ha spiegato. «Poi ci sono interventi più complessi da mettere a punto e su cui investire: a partire dalle nostre case. Le case italiane sono dei veri colabrodo dal punto di vista energetico».

Prima giornata della sostenibilità dunque, per dar seguito a un progetto che la Cattolica di Piacenza ha intrapreso nel 2012. «L’Università diventa protagonista e portavoce di un tema centrale per la nostra università e per i nostri ragazzi – sottolinea il direttore di sede Mauro Balordi -. Dal 2012 il campus piacentino ha deciso di intraprendere un percorso di sostenibilità e si impegna nella promozione della pratica dell’etica ambientale, riconoscendone il valore strategico per uno sviluppo umano integrale e inclusivo secondo la propria vocazione etica».

«La sede intende ridurre drasticamente gli sprechi energetici e di cibo della sede, sostenere la raccolta differenziata e promuovere la mobilità sostenibile attraverso interventi piccoli, ma puntuali, che poco chiedono a chi li deve mettere in atto – conclude Balordi -. Tutti insieme questi interventi possono avere un grande impatto sulla qualità di una comunità di persone, chiamata a dare piena e concreta attuazione alla dignità umana, rinsaldando il senso di communitas, di fiducia e di responsabilità».