Dalla preparazione di una colazione all’americana, alla simulazione di una riunione di lavoro in cui si fa esperienza della difficoltà di decidere e di farlo in tempi brevi; dall’assemblaggio di un mobile di arredamento, all’esercitazione e alla presentazione di sé finalizzata al successo nei colloqui di selezione: ingredienti vari, ben mixati, e con un solo “leit motiv”, che è il cambiamento continuo finalizzato al miglioramento.

Si è conclusa, con successo, nei giorni scorsi l’accademia delle soft skills, organizzata dal Servizio Stage & Placement della sede di Piacenza dell’Università Cattolica in collaborazione con Rolleri Cultura d’Impresa. Trentacinque studenti, attraverso cinque step, si sono lasciati guidare nel mondo delle “competenze leggere”, trasversali, slegate da nozioni di carattere tecnico, che caratterizzano a 360 gradi la professionalità in crescita e che in molte occasioni rappresentano spesso il fattore decisivo, assolutamente indispensabili per una nuova dimensione della formazione.

La volontà è stata quella di insegnare agli studenti un nuovo approccio alle sfide, fatto di fiducia in se stessi, di voglia di mettersi in gioco e di attenzione rispetto ai propri errori. Perché le regole del lavoro stanno cambiando… e noi dobbiamo cambiare con esse. La fedeltà al percorso, le domande e la curiosità crescente, l’autentica partecipazione, hanno permesso che questo gruppo di lavoro nel corso del tempo si trasformasse sempre di più in una squadra dai legami via via più solidi, più profondi, più maturi.

Gruppo, individuo, tempo, stress, competizione, orgoglio, insicurezze, creatività, entusiasmo, voglia di ricominciare. In poche parole: Soft Skills Academy. Una finestra sul futuro che aspetta i ragazzi nelle aziende. Pochissime sono ad oggi le università capaci di proporre questo genere di progetti, basati non solo sui contenuti, ma sulla competenze. Un’occasione preziosa per crescere come persone e come futuri professionisti.