È partita l’edizione estiva 2009 dell’Open day. I corridoi e i chiostri di largo Gemelli si sono riempiti di neo-diplomati ansiosi di conoscere le lauree triennali dell’Università Cattolica. L’onere-onore di aprire la tre giorni di orientamento è stato affidato dalla facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere presentata da Aldo Grasso, Giovanni Gobber, Vittorio Emanuele Parsi, Aldo Carera ed Enrico Reggiani. A coordinare i loro interventi la preside della facoltà Luisa Camaiora, che ha ricordato come il panorama della lingue che si possono studiare si è ampliato, passando da quattro a sei grazie all’aggiunta di due idiomi sempre più diffusi anche in Europa come cinese e arabo oltre ai più tradizionali francese, tedesco, inglese e russo. La conoscenza approfondita di queste ultime due lingue è stata determinante per due ex-studentesse della facoltà presenti che hanno raccontato alle future matricole la “loro” università. Roberta Vinciguerra è oggi responsabile internet&CRM cosmetique active Italia di l’Orèal e ha raccontato come appena finita l’università abbia colto l’occasione di fare uno stage di un mese e mezzo a Mosca: una occasione che è diventata un lavoro per quasi due anni. Raffaella Capitani invece ha riferito come uno stage abbia portato all’avvio della sua esperienza in Microsoft, dove attualmente è account manager per il cliente Unicredit. «La nostra carta vincente – dicono le due ex-studentesse  - è stato il metodo appreso in Università Cattolica per l’assimilazione delle lingue. Ci è servito molto una volta entrate nel mondo del lavoro».
 
La seconda facoltà a parlare agli studenti dell’aula Franceschini è stata Scienze politiche, presentata da Guido Merzoni, docente di istituzioni di economia politica, che ha presentato dal punto di vista strettamente didattico i corsi di laurea, e dal preside Alberto Quadrio Curzio, che ha illustrato le linee guida della facoltà. Incalzati dalle domande del giornalista Fabio Pizzul sono intervenuti come testimoni Elide Rizzi, Renato Giacon e Francesca Caselli, tre neo-laureati che con il loro racconto hanno proposto un percorso di studi agli studenti. Rizzi e Caselli dopo aver conseguito la laurea triennale hanno proseguito il percorso in Cattolica integrandolo con degli stage all’estero e ora si apprestano a seguire degli importanti corsi internazionali. Giacon invece dopo la laurea triennale ha arricchito il suo bagaglio personale grazie a un Erasmus a Parigi: l’esperienza lo ha fatto appassionare della cultura francese tanto che ha deciso di redigere la tesi magistrale sui rapporti economici fra Italia e Francia in lingua. Il passo dalla Francia a un’altra esperienza formativa oltreoceano è breve.
 
Nel pomeriggio è stato il turno di Lettere e filosofia con la presentazione affidata a Giuseppe Zecchini, docente di storia romana, e la testimonianza di Giuseppe Caffulli laureato della facoltà e ora direttore delle riviste edite in Italia dalla Custodia di Terrasanta. «Quando mi iscrissi nel 1981, la mia scelta cadde sull’Università Cattolica perché allora come adesso dava la possibilità di studiare le nuove forme del linguaggio». Laureato nel 1989 con una tesi sul poeta dialettale romagnolo e sceneggiatore Tonino Guerra, ha poi collaborato, nel corso degli anni, alla creazione del festival del cinema africano di Milano e si è specializzato come giornalista sul medi oriente. È stato uno dei testimoni più diretti dell’ultimo viaggio di Benedetto XVI in Terrasanta.