Migliorare e gestire il flusso degli accessi del Pronto Soccorso (aumentato nel 2014 rispetto all’anno precedente del 4,8%) è l’obiettivo delle opere di riqualificazione e ampliamento del DEA del Policlinico Gemelli che costituisce un importante Hub di riferimento regionale per il trattamento del paziente politraumatizzato. I traumi vengono gestiti da un’equipe multidisciplinare con prestazioni che coprono a 360° tutte le evenienze. È inoltre Centro Hub per l'ictus, l'emorragia cerebrale e l'infarto del miocardio e Centro di riferimento regionale per le maxi emergenze (calamità naturali, incidenti nucleari, contaminazioni infettive su vasta scala).      
Il 15 luglio il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin hanno visitato i cantieri con i lavori in corso.
Ad accogliere l’autorità governativa e regionale sono stati il Direttore Generale del Policlinico Gemelli, Enrico Zampedri, il Presidente della Fondazione Policlinico, Giovanni Raimondi, il Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica, Rocco Bellantone, insieme al Direttore Sanitario aziendale Marco Bosio e ai professori Pierluigi Granone, Vicepreside della Facoltà di Medicina, e Rodolfo Proietti, Direttore del DEA del Gemelli.
 
«Maggiore accessibilità e comfort per i pazienti e i familiari, un nuovo accesso separato per il pronto soccorso pediatrico e per i diversi codici d'emergenza, con un modello per intensità di cura che vuole mettere al centro il malato. È il nuovo volto del DEA e del Pronto soccorso del Gemelli - ha spiegato Enrico Zampedri, - che sarà pronto l'8 dicembre per l'inizio del Giubileo straordinario. Saremo in grado - ha proseguito Zampedri - di garantire un'adeguata risposta a tutti i cittadini che si rivolgeranno al nostro pronto soccorso (previsti 80.000 accessi l'anno) e di rispondere al picco di richieste di assistenza che ci si aspetta per il Giubileo».

«l Giubileo - ha detto il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin - è un’occasione ma anche una prova per Roma. La volontà è di dare ai cittadini un servizio sanitario regionale adeguato a una Capitale europea, poiché siamo tra i primi sistemi sanitari del mondo. Nella Regione Lazio ci sono problematiche che si trascinano da decenni e la rete delle emergenze-urgenze è uno dei nodi sui cui lavorare e la sua efficienza fa la differenza tra la vita e la morte. A conclusione dei lavori del DEA, il Policlinico sarà ancora più forte e la stessa cosa deve avvenire per gli altri pronto soccorso degli ospedali della Capitale che saranno potenziati per il Giubileo».

«Questi lavori di riqualificazione e ampliamento del Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) del Gemelli - ha affermato il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti - sono il frutto di una bella collaborazione inter-istituzionale, cui partecipano il Governo, la Regione Lazio e la Santa Sede. A noi competono gli aspetti sanitari. Abbiamo attivato da subito un rapporto con il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per non vivere il Giubileo come un fatto straordinario, ma come l'occasione per accelerare i processi e i cambiamenti sostanziali  per la nostra Regione».
 
I lavori di ristrutturazione riguardano diverse aree del Pronto soccorso. L’ingresso delle ambulanze e delle auto private alla camera calda del DEA è previsto con un percorso di facile accesso per favorire il deflusso dall’area di emergenza. Dal punto di vista dell’organizzazione sanitaria, l’innovazione principale consiste nel superamento del concetto di sala visita/ambulatorio. Il nuovo modello organizzativo e architettonico è pensato secondo il criterio dell'intensità di cure che consente di "separare" i pazienti che richiedono maggiore intensità di trattamento dagli altri, realizzando quindi una situazione di maggiore sicurezza e comfort.
Medici, infermieri e operatori sanitari lavoreranno in equipe in un ambiente aperto, in cui sono delimitate le postazioni di assistenza. L’interno della struttura è ripartito in ampie sale di cura per codice di accesso.